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giovedì 29 novembre 2012

Fondo centrale: le nuove disposizioni operative

MCC-Help desk ha inviato ieri una comunicazione con la quale anticipa a soli fini informativi – delle nuove Disposizioni Operative del Fondo di Garanzia per le PMI. Tali Disposizioni, già adottate dal Comitato di gestione del Fondo, entreranno in vigore dal giorno successivo alla data di pubblicazione, nella Gazzetta Ufficiale, del decreto del Ministro dello sviluppo economico di approvazione.

Tra le principali modifiche introdotte si segnala l’incremento delle percentuali di intervento del Fondo e dell’importo massimo garantito in relazione a specifiche categorie di soggetti beneficiari, aree geografiche di appartenenza, tipologie di operazioni finanziarie. Viene inoltre rimodulata la misura delle commissioni di accesso alla garanzia del Fondo.

Sperando di far cosa utile, vi riporto i collegamenti ai documenti resi noti:

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34 commenti:

Anonimo ha detto...

Salve prof. Ma nessuna notizia relativamente al DM che dovrebbe permettere l'operatività di portafoglio?
Grazie

Anonimo ha detto...

So che da tempo all'interno del Ministero dello sviluppo economico ci stanno lavorando. Amici bene informati dicono di averne visto circolare una bozza.
Sui tempi non so altro.

Anonimo ha detto...

Un amico mi ha illustrato la bozza del DM che lancerà la cosiddetta operatività a portafoglio sul FCGPMI. E' una tranched cover strutturata su una riserva patrimoniale di 100 milioni di euro scorporati dal Fondo medesimo. I soggetti richiedenti, solo Banche e Confidi 107, dovranno concordare con una convenzione perfezionata con il Gestore l'entità del portafoglio ed annessa quota fondo destinato. Solo i Confidi dovranno versare un cash collateral dell'1% calcolato sull'importo finanziato. Il cap è del 4%, se trattasi di operazioni per liquidità e del 6%, se trattasi di operazioni per investimenti. Non viene smontato niente dell'architettura normativa e del processo istruttorio del Fondo per cui è a portafoglio sulla carta ma non nella sostanza. Per quello che ho letto si tratta di uno strumento per tutelare il bilancio dello Stato e non ci darà neanche la ponderazione zero prevista invece per l'attività ordinaria. Quest'ultima è infatti fondata sul DM marzo 2009 che sancisce l'illimitata responsabilità dello Stato per le garanzia/controgaranzie escutibili che non possano essere coperte dal patrimonio del Fondo, mentre qua stiamo parlando in tutto e per tutto di una semplice tranched cover presidiata in parte da fondi pubblici. Se verrà confermata quest'impostazione mi pare che la mente "tecnica" dell'esecutivo in carica in questo caso emerga in modo palese: garanzie segregate su un fondo destinato per tutelare il bilancio dello Stato e remunerazione del Fondo condivisa con i Confidi.

Sapio ha detto...

Uno strumento del genere sarebbe totalmente ineligibile e non mitigherebbe di un centesimo il rischio dei Confidi.

Anonimo ha detto...

Salve a tutti
perchè non dovrebbe essere eleggibile?
I confidi, da quello che viene spiegato sopra, sarebbero esposti per l'1% del rischio totale del ptf, quidni costo all in (patrimonio + accantonamenti) per tutta la durata dell'intervento 1%, rischio massimo sempre 1% delle perdite del ptf.
Intervento dello stato limitato.
Ciao

Sapio ha detto...

Un fondo è eligibile solo nell'ambito di una operazione di tranched cover che presuppone una organizzazione molto complessa che qui non appare, almeno per ora. Comunque aspettiamo di saperne qualcosa di più. Quell'1% è la quota di partecipazione al finanziamento del fondo, non il rischio che rimane ai Confidi.

Anonimo ha detto...

Chiedo venia, ma proprio non capisco come mai diate per scontata l'assenza di zero risk weight da parte della quota coperta dal Fondo. Sarebbe alquanto illogico non tener conto del DM marzo 2009 per l'operatività del tranched cover FDG based. Non trovate?
Uno strumento come questo che voglia promuovere la capacità dei soggetti richiedenti di generare portafogli di qualità, con un incentivo a finanziare investimenti, difficilmente può rinunciare a un tale requisito. Si tratta di capire se, in questa ipotesi, ci sarebbe una domanda da parte del mercato tale da "tirare" in fretta le risorse stanziate.

Sapio ha detto...

Nelle tranced cover allorché la quota junior coperta dal Fondo copre tutto il Kirb=PA+PI, la quota senior protetta mantiene una ponderazione minima residuo del 7%. Per coprire tutto il Kirb la quota junior alias Cap deve essere fra il 12 ed il 20% dell'intero portafoglio (che va sottoposto a rating d'agenzia con costi non indifferenti)

Anonimo ha detto...

Anonimo delle 20:31, nella sostanza il fondo introduce le garanzie su portafogli per limitare la sua partecipazione ai rischi, compresa la garanzia di ultima istanza. Nella forma la garanzia di ultima istanza assiste le garanzie dirette e le controgaranzie di garanzie personali a prima richiesta erogate dai confidi. Una garanzia cappata non è una personale a prima richiesta quindi difetta dei requisitl oggettivi per la ponderazione zero. Tornando alla sostanza, perchè lo Stato dovrebbe accollarsi le perdite eccedenti il cap del 6% dopo aver giá coperto parte del cap stesso; un'eventualità non remota oggi. Basta far finta di non capire l'ovvio per dimostrare su base nominalistica che alla fine Pantalone deve pagare e tutto si risolve. Non si risolve un accidente.

Sapio ha detto...

@ Luca non ho capito questo punto:Basta far finta di non capire l'ovvio per dimostrare su base nominalistica che alla fine Pantalone deve pagare e tutto si risolve. Non si risolve un accidente. ????

Anonimo ha detto...

Intendo che un sistema di garanzia, comprendente garanzia diretta e controgaranzia attraverso i confidi, non può appoggiarsi sul Fondo centrale e la ponderazione zero. Se la popolazione di una città si rifugia su un ponte il ponte crolla

Anonimo ha detto...

Prof. concordo, infatti per il mondo Confidi ci vorrebbe un intervento organico e nazionale sui fondi pubblici detinati alle PMI. Creiamo un fondo nazionale, destinando risorse camerali e regionali, diretto a dare in gestione ai Confidi vigilati fondi a plafond a mezzo dei quali rilasciare garanzie eleggibili presidiate da detti Fondi. E' oramai inutile e anche dannoso per le PMI dispedere risorse in mille rivoli.

Anonimo ha detto...

E' più facile che si riuniscano la chiesa cattolica e le chiese ortodosse d'Oriente, dopo lo scisma sul Flioque circa mille anni fa.....

perla ha detto...

"Tali Disposizioni, già adottate dal Comitato di gestione del Fondo, entreranno in vigore dal giorno successivo alla data di pubblicazione, nella Gazzetta Ufficiale, del decreto del Ministro dello sviluppo economico di approvazione."
Si hanno notizie in riferimento a quando partirà la nuova operatività del Fondo?

Anonimo ha detto...

@Anonimo delle 22:21: no, temo che non siamo d'accordo. Le garanzie a plafond non sono eleggibili per Basilea 2/3 in quanto non sono garanzie personali incondizionate. Come diceva Sapio, l'efficacia in termini di credit risk mitigation si ha in caso di applicazione delle regole sulla cartolarizzazione (tranched cover).
Mi pare che dietro la sua richiesta di un Fondo nazionale potenziato riservato ai confidi vigilati non ci sia un'adeguata istruttoria tecnica, ma soltanto una (legittima) istanza del confidi vigilati. Però occorre un passo avanti rispetto a questo approccio, che alla fine porta tutti gli interlocutori a mettersi in fila davanti agli sportelli di erogazione di fondi pubblici e chiedere la precedenza. E quello che viene fuori sono compromessi al ribassa che lasciano intatti i problemi (sempre più gravi) che restano sullo sfondo.

Anonimo ha detto...

Caro Prof. c'è già un'interessante esperienza in Veneto su una tranched parzialmente finanziata da fondi pubblici. Per cui mutatis mutandis las questione è perfettamente ribaltabile a livello nazionale. http://www.venetosviluppo.it/portal/portal/vs/Attivita/Agevolata/ProdottiWindow?action=2&categoria=Garanzie&prodotto=%2FGaranzie%2FTranched_Cover

Sapio ha detto...

Ottimo. E come sta andando? Quanti Confidi si sono presentati. Chi ha dato un rating alle tranches? e poi che significa questa frase :"Resta inteso che il Cash Collateral Junior e il Cash
Collateral Mezzanine dovranno essere costituiti – ai sensi di quanto previsto nel presente Atto – anche
nel caso in cui il Finanziatore non riesca a conseguire, con riferimento al relativo Portafoglio, il
trattamento prudenziale indicato dalla Circolare n. 263/2006 (“Nuove disposizioni di Vigilanza
prudenziale per le banche”) e successive modifiche per il caso di mitigazione del rischio."

Sapio ha detto...

In cauda venenum. Quanto è costato questo?"Rimane a carico dei Finanziatori la valutazione, ai fini della determinazione dei requisiti patrimoniali,
dell’intervento di mitigazione del rischio attuato dal Fondo ai sensi del presente Atto, in funzione di
quanto ad essi consentito dalla Circolare n. 263/2006 (“Nuove disposizioni di Vigilanza prudenziale
per le banche”) e successive modifiche"

Anonimo ha detto...

@ Sapio - Al progetto partecipano le Banche nazionali Intesa, Unicredit e MPS. Per ovvi motivi. I confidi che partecipano sono i Confidi vigilati da Bankit veneti raggrupati in RTI. Ragazzi qualcosa bisogna pur inventarci. Mi pare una buona ed innopvativa soluzione.

Sapio ha detto...

Bene! E quali sono i Confidi che si sono presentati al 30/11/2012 dopo un primo rinvio di 3 mesi?

Anonimo ha detto...

E le altre banche venete che non possono partecipare perché non sono Airb sono contente di fare tappezzeria?

Sapio ha detto...

Trattasi di provvedimento "ad bancas"

Anonimo ha detto...

Per la precisione hanno espresso interesse solo Unicredit e MPS, no Intesa . Non tutti i Confidi vigilati veneti e il progetto che ho visto è poca cosa tarato sul lotto minimo previsto dal bando.
La montagna ha partorito il topolino.

Anonimo ha detto...

Non aspettiamoci reali progressi dalle tecniche nuove. La tranched cover è un modo diverso (e complicato) di fare garanzie cappate su fondi monetari. Senza le conoscenze, i modelli di portafoglio, l'infrastruttura informatica per lo scambio dei dati è un salto nel buio.
Plaudere alla tranched cover perché è una novità (magari senza sapere o capire nulla dei suoi meccanismi) è provincialismo.

Sapio ha detto...

D'accordissimo con Luca. Aggiungo che le banche sono restie alle T.C. perché non c'è modo di assicurarsi ex ante della reale redditività dell'operazione. Essa è condizionata dal fatto (verificabile solo ex post) che il profilo di rischio delle imprese entrete nel portafoglio sia uguale a quello ipotizzato in fase di progettazione. Tornando a bomba: l'operazione in preparazione allo FCG sarà un vantaggio solo per lo Stato che si appresta a sganciare 100 ME ed a fuggir via lasciando i Confidi nei guai. Consiglio ai Confidi: tenetevi e migliorate il vecchio fondo. Non c'è cosa migliore, credete.

Anonimo ha detto...

Ho letto i precedenti commenti e ne sono rimasto sorpreso. Nell’ambito di un Fondo che ha una dotazione finanziaria importante (solo lo stanziamento per il triennio 2012-2014 ammonta a 1,2 miliari di euro), lo Stato destina, se ben capisco, 100 milioni di euro per sperimentare una nuova operatività e, senza nemmeno aspettare di leggere il decreto attuativo, l’intervento è già bocciato senza appello? Mah… Peraltro, sul lato tecnico e almeno per quanto riguarda le banche, affermare che il beneficio generato da una operazione di tranched cover non sia neanche lontanamente paragonabile a quello associato alla tradizione garanzia personale rilasciata dal FCG non mi sembra neanche corretto. Io credo che un intervento del FCG per coprire una tranche junior del 6%, perlomeno stando a quanto ho letto nei commenti, possa produrre un abbattimento comunque importante del requisito patrimoniale delle banche e non necessariamente inferiore rispetto a quello generato dalla tradizionale garanzia del FCG sul singolo finanziamento, posto che quest’ultima gode si della ponderazione 0 ma solo sulla parte garantita (oggi credo mediamente nella misura del 50%) del finanziamento. Rimane il fatto che questa operatività sarebbe più adatta alle grandi banche, questo mi sembra abbastanza evidente. Tuttavia, ripeto, la tradizionale operatività del FCG mi sembra sia preservata e rimanga assolutamente prevalente rispetto al nuovo intervento. Inoltre, credo che nessuno costringa le banche e i confidi ad attivare la nuova operatività rinunciando alla “vecchia via”. E allora, tornando all’inizio del mio commento, a sorprendermi è soprattutto lo scetticismo preconcetto che in questo paese colpisce qualsiasi tentativo anche solo di sperimentare qualcosa di diverso. Un’ultima considerazione, che prescinde dall’oggetto della discussione, sui confidi. In passato, mi sono sempre trovato d’accordo con il Professore allorquando ne ha auspicato un sostanziale rinnovamento, che li affrancasse dalla dipendenza dal sostegno pubblico, li spingesse alla ricerca di nuovi modelli organizzativi e li orientasse maggiormente al mercato, soprattutto in termini di erogazione anche di servizi specialistici alle piccole imprese. A mio modesto avviso, il loro futuro, se non la loro sopravvivenza, passa anche e soprattutto da lì.

Anonimo ha detto...

Giusto, non bisogna essere critici per preconcetto verso le novità. Ma bisogna approfondire bene le caratteristiche delle nuove forme di garanzia sui portafogli. Se trovo il tempo scriverò una nota tecnica. Il mio paper di qualche anno fa sull'argomento è un po' lungo, c'è bisogno di una cosa più essenziale. Anticipo che l'efficacia della tranched cover è legata alle caratteristiche del portafoglio e cambia al passsre del tempo. Ed è interessante soltanto per le banche AIRB

Sapio ha detto...

@Anonimo 12:32 Per valutare l’efficacia di due diverse coperture di garanzia (50% o 80%) non ci si deve riferire a questo parametro. Una garanzia (caso A) che copre l’80% e ne lascia scoperto il 20%, secondo Basilea si spezza in una esposizione coperta al 100% sull’80 ed una scoperta di 20. Un’altra garanzia (caso B) che copre il 50% si spezza in una esposizione al 100% su 50 ed una scoperta di 50. A questo punto le due coperture sono comparabili. Nel caso delle garanzie del FCG la quota coperta assume ponderazione 0. Nel caso delle Tranched Cover la tranche stra-protetta da una stra-capiente quota junior non può scendere (per normativa, cfr circ. BdI 263/2006) sotto ponderazione 7%.

Anonimo ha detto...

Sapio fai meglio conti.
Devi considerare il RW ante Tranched Cover che nel tuo caso B, ipotizzando come è che la granzia confidi valga poco niente a mitigare il rw, sarebbe:
Rw quota non garantita: 50% X 50% (RW finanzimento impresa non garantito);
RW quota controgarantita (80% x 50%): 0%;
RW quota garantita da Confidi: 10% X 50% (la garanzia confidi vale poco o nulla anche se è 107.
Quindi totale medio 35%.
Nel caso tranched cover avremo:
Senior 94% X 7%;
Junior coperta 5%X 0%;
Junior non coperta 1% X 1250%
Totale 19,08%
Mi pare che convenga.
Per il Confidi l'operatività sarà iscritta in bilancio come un investimento in tanche junior con cash per l'1% e garanzia pers. controgarantita per il 4%.
Alla fine il Confidi scriverà 1% X 1666,67 cioè 1% e 4% X 1666,67% X 0% (Controgaranzia) quindi alla fine avrà un costo all in del 1%.
Poi se invece bisogno solo criticare vi esortirei ad essere più tecnici poichè noi del mondo confidi (almeno quello più evoluto) guardiamo con attenzione a ciò che viene scritto in questo forum, altri meno sofistificati potrebbero prenderlo per oro colato e perdere delle occasioni.
Saluti

Anonimo ha detto...

@Anonimo delle 13.51: il conto dell'assorbimento patrimoniale è complesso. Mi prendo il tempo (come dicevo sopra) di scrivere una nota tecnica dove precisare le ipotesi. Proprio per la tua giusta cautela di non dire cose fuorvianti ai visitatori del blog "meno evoluti", tengo a precisare subito una cosa: la tranche senior di un portafoglio coperto da una junior del 6% non è ponderato al 7% per legge, sempre e comunque. Il valore del 7% è il pavimento sotto il quale il RW non può scendere, ma il RW applicato al caso specifico si deve calcolare partendo dall'assorbimento che il portaoglio avrebbe in assenza di tranched cover (il mitico K_irb) e poi con una formula statistica (c.d. supervisory formula) che tiene conto della LGD media e della granularità delle esposizioni si può calcolare l'assorbimento patrimoniale sulle diverse tranche. Penso di non sbagliarmi affermando che il portafoglio tipo candidato alle future garanzie di portafoglio FCG avrà un RW ben superiore al minimo del 7%, anche perché la bozza di decreto è abbastanza larga in materia di granularità (esposizioni individuali non superiori a 1 milione di euro o l'1% del portafoglio, limiti elevabili a 2 milioni e al 2% in caso di finanziamenti per progetti di ricerca, sviluppo e innovazione).
Ribadisco che le tranched cover non fanno miracoli.

Anonimo ha detto...

Salve
concordo pienamente con lei.
Il caso da me esposto si riferisce a banche che utilizzano SFA.
Relativamente allo spessore della tranche junior e alla ponderazione al 7% dò per scontato che essendo gli interventi del confidi e del fcg cappate il ptf debba necessariamente essere erogato in modo da ottonere un kirb coerente con una senior al 7% dato il livello della junior.
Se così non fosse si rischierebbe un struttura inefficiente per la banca stessa.
Devo dire che la difficoltà insita nello strumento potrebbe rappresentare un ottimo incentivo per banche e confidi a erogare portafogli virtuosi e, data l'atuale situazione dei bilanci dei vari intermediari finanziari, sarebbe un riusltato quanto meno auspicabile.
Saluti

Anonimo ha detto...

Concordo con lei.
Il mio esempio si riferiva a banche che utilizzino la SFA.
Per il RW al 7% ritengo che trattasi di un obiettivo che la banca dovrà raggiungere erogando ptf che abbiano un kirb finale coerente il rw del 7% (pena una minore effienza per la banca).
Penso che l'obiettivo sia sfidante ma potrebbe essere un modo per rendee viruoso qualcosa che oggi non lo è e cioè l'erogazione del credito in Italia (sia lato banca che lato confidi).
Lo strumento a me parrebbe interessante.
Saluti

Sapio ha detto...

Per fare quanto dici le banche dovrebbero prendere aziende con ottimo rating, e che non hanno bisogno di garanzie, ed inserirle nel portafoglio in modo che un modestissimo cap del 6% basti a far scendere la ponderazione della senior al 7%? E' sensato tutto questo? Il Cap deve essere ben superiore per aziende "normali". Fra il 12 ed il 20%.

Sapio ha detto...

Da modesto NON tecnico faccio notare che non ci si può limitare a comparare le ponderazioni ma occorre tener conto, nel valutare le operazioni tradizionali anche se garantite dal FCG, anche della PA perché, nelle tranched cover il Kirb copre anche la PA. Occorrrerebbe paragonare il Taeg di filiera per il cliente nei due casi. E, come dice Luca, le TC non fanno miracoli. Saluti da un non tecnico.