La legge finanziaria della Provincia Autonoma di Trento per il 2007, nel testo licenziato dalla Giunta il 31 ottobre scorso, razionalizza il sistema di interventi a sostegno dell'economia provinciale mediante l'istiuzione di due nuovi strumenti "il fondo per le agevolazioni", volto a veicolare attraverso un unico canale le risorse destinate ai contributi della legge 6, e "il fondo per la finanza d'impresa" destinato per la maggior parte a finanziare nuove iniziative di sostegno delle imprese: rafforzamento dei consorzi di garanzia fidi, chiamati anche a effettuare operazioni compensative sul trattamento di fine rapporto (Tfr), aiuti ai progetti integrati e, soprattutto, l'ingresso della Provincia, tramite le finanziarie controllate, nel settore dei fondi di investimento chiusi, il private equity, attraverso cui partecipare al capitale delle imprese.
Il "fondo per la finanza d'impresa", in primo luogo, riunifica due interventi già esistenti, le integrazioni ai fondi rischi dei consorzi fidi e i contributi sui prestiti partecipativi, strumento quasi inutilizzato in questi anni. Complessivamente si tratta, nel bilancio 2006, di 4 milioni 382 mila euro, di cui 2 milioni e mezzo dati al Confidi industriale, 1 milione 350 mila euro alla Cooperativa artigiana di garanzia e 500 mila euro al Terfidi, il consorzio del terziario. Per il 2007 sono previsti 9 milioni. Per gli stessi consorzi fidi è previsto un nuovo sostegno. La Provincia darà contributi fino a 3.000 euro alle imprese che sottoscrivono quote capitali nei confidi. La cifra coprirà il sovrapprezzo sulla quota sociale normalmente chiesto per entrare nei consorzi. In caso di recesso, questa quota resterà al confidi. Sempre attraverso i confidi saranno studiati interventi compensativi del Tfr che le aziende trasferiranno all'Inps o ai fondi pensione, come ad esempio prestiti a tasso agevolato.
Vengono inoltre favoriti i progetti integrati, ad esempio un gruppo di imprenditori che intervengono insieme per riavviare un'attività produttiva dismessa. Prevista la semplificazione delle procedure, nel senso che i contributi provinciali, con relativi vincoli, possono andare al consorzio costituito dalle imprese partecipanti invece che alle singole aziende, e un contributo nuovo, cioè la copertura dei costi del project manager nel caso che il progetto preveda di realizzare anche un'opera di interesse pubblico.
La Finanziaria prevede poi, che attraverso il fondo per la finanza d'impresa la Provincia possa entrare nel capitale delle aziende trentine non più, come in passato, direttamente ma attraverso la partecipazione a fondi di investimento o altre forme di finanza strutturata. Non ci sono finora casi del genere e quindi occorre ancora chiarire con quali vincoli un ente pubblico potrebbe operare nel private equity. In sostanza l'ipotesi è che, tramite controllate come Tecnofin, Cassa del Trentino o Agenzia per lo Sviluppo, Piazza Dante entri in fondi come Mc2 di Mediocredito Trentino Alto Adige per accrescerne le risorse e le possibilità di partecipazione a piccole e medie imprese.
Naturalmente tutta questa partita dovrà passare all'esame di Bruxelles e delle severe norme europee sugli aiuti alle imprese.
La Provincia Autonoma conferma con questo provvedimento il suo forte appoggio al settore dei confidi.
Flavio A.
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