Paolo Nardelli, direttore della Cooperativa artigiana di garanzia di Trento, mi ha ricevuto con alcuni studenti per illustrare l’innovativa operazione di cartolarizzazione delle garanzie ed i vantaggi perseguibili promossa da Unicredit Banca e Fedart. L'accordo consentirà entro un anno di cartolarizzare le garanzie dei Confidi artigiani, mettendo a disposizione delle piccole imprese artigiane (massimo 10 dipendenti) un plafond fino ad 1 miliardo di euro. In sostanza, le garanzie rilasciate dai confidi artigiani associati sui finanziamenti concessi da Unicredit Banca nel periodo intercorrente tra il 1° novembre 2006 ed il 31 ottobre 2007 verranno per la gran parte trasferite ad Unicredit Banca a fine periodo.
La Cooperativa Artigiana di Garanzia di Trento prevede di costituire un portafoglio di 10 milioni di euro di operazioni, mediamente garantite al 50%; non sono previste penalità se il pool finale costituito fosse inferiore ai 10 milioni di euro ed è concessa la possibilità di superare tale volume prefissato. Le garanzie si riferiscono a mutui chirografari a 5 anni, di importo compreso tra 15 mila ed 1 milione di euro (per la maggior parte costituiti da importi medi inferiori ai 50 mila euro), concessi da Unicredit Banca a condizioni particolarmente favorevoli (da 0,5% a 1,25% di spread sull’euribor a tre mesi). Nella sostanza l’operazione consentirà alla Cooperativa artigiana di garanzia di liberarsi del 98% delle garanzie concesse, (o meglio, di trasferire le perdite superiori al 2%) attraverso la costituzione di un fondo rischi pari appunto al 2% delle esposizioni garantite. Quindi, ipotizzando un volume finale pari a quello prefissato, la Cooperativa si obbliga a costituire presso Unicredit Banca un fondo pari a 200 mila euro, destinato a coprire le prime perdite realizzate sul proprio portafoglio. Si badi che la destinazione dei fondi rischi è vincolata: ciascun confidi contribuisce alla costituzione del fondo rischi nazionale presso Unicredit Banca, ma l’utilizzo del fondo è esclusivamente finalizzato a coprire le perdite dello specifico confidi regionale. Il trasferimento delle garanzie costa inoltre alla Cooperativa Artigiana una commissione periodica, pari allo 0,15% annuo del portafoglio prestiti ancora in essere, pagata ad Unicredit Banca in virtù della protezione acquistata.
La struttura descritta è assimilabile alle operazioni di cartolarizzazione “virtuale”, basate sulla copertura per tranche (tranched cover) e previste dal nuovo Accordo di Basilea (punto 199). In sostanza, il trasferimento del rischio da parte del confidi avviene mediante l’individuazione su un portafoglio prestiti di una tranche del rischio di prima perdita - successivamente ritenuta dal confidi stesso mediante l’effettuazione di un deposito finanziato dai fondi rischi- ed una parte di second loss trasferita ad un protection seller -Unicredit Banca- attraverso un contratto di credit default swap. Mediante tale operazione la Cooperativa artigiana di garanzia di Trento è in grado di operare in qualità di garante e allo stesso tempo, individuando un massimale, può limitare la propria responsabilità dato che le perdite residue eccedenti il 2% sono a carico di Unicredit Banca. In strutture di questo tipo la determinazione dello spessore della tranche equity (in tali operazione mantenuta dal confidi) dipende strettamente dal profilo di rischio del portafoglio sottostante: dalla distribuzione stimata delle perdite - tipicamente condotta attraverso simulazioni Monte Carlo- si individua la percentuale di perdite oltre la quale il rischio accollato al soggetto che vende protezione (in tali operazioni Unicredit Banca) abbia il rating equivalente desiderato (solitamente di rango almeno doppia A). Tale percentuale corrisponde al livello di credit enhancement che deve essere garantito dalla tranche equity trattenuta dai confidi. In merito alle finalità ed ai vantaggi perseguibili dalla Cooperativa Artigiana di garanzia di Trento è chiaramente emerso dall’incontro come l’operazione non abbia alcuna finalità speculativa. Piuttosto, il valore strategico va ricondotto all’obiettivo della Cooperativa di trasformarsi in intermediario ex art.107. Come noto, la trasformazione in ex 107 o in banche di garanzia permetterà ai confidi di rilasciare garanzie personali di rango bancario, con ponderazione al 20%; allo stesso tempo per adeguarsi ai requisiti oggettivi richiesti da Basilea 2 essi dovranno applicare forme di garanzia dirette che, di fatto, richiederanno un rafforzamento patrimoniale. Affinché la trasformazione istituzionale non comprometta l’operatività, data la difficoltà di aumentare il capitale sociale del confidi si rivelerà cruciale la capacità di operare attraverso strumenti in grado di mantenere equilibrato il rapporto tra garanzie concesse e capitale accantonato. In tal senso, la cessione delle garanzie mediante operazioni di cartolarizzazione virtuale permette al confidi di cedere rischio e liberare capitale e potere quindi disporre di risorse per offrire ulteriori garanzie alle imprese artigiane. Diretto è quindi il beneficio per la singola impresa artigiana: alla cessione della garanzia, infatti, si libera il plafond di cui essa dispone e pertanto si rende fruibile la richiesta di ulteriore garanzia.
L’adesione all’operazione di cartolarizzazione delle garanzie promosso da Unicredit Banca rappresenta pertanto per la Cooperativa Artigiana di garanzia di Trento un ottimo banco di prova della futura operatività in qualità di intermediario vigilato.
In un’ottica di ripetibilità delle operazioni di cartolarizzazione delle garanzie, la costituzione del fondo rischi da parte della Cooperativa Artigiana potrà senz’altro avvalersi della costituizione del "fondo per la finanza d'impresa", come previsto dalla legge finanziaria della Provincia Autonoma di Trento per il 2007 .
Eleonora
3 commenti:
Salve
Prima di tutto,essendo assiduo frequentatore di questo sito, volevo fare i complimenti per questo blog.
A proposito di Unicredit volevo segnalare un documento disponibile on line "Il credito del territorio e la banca. L'esperienza dei Consorzi Fidi in Italia" molto interessante.
Cordialmente
Stefano
Rileggendo con piu' attenzione questo blog sento la necessita' di chiedere alcuni chiarimenti:
1) Il rischio che resta a carico del confidi e' il 2% dell'erogato o della garanzia concessa?
2) la commissione dello 0,15% annuo viene calcolata sull'importo dei prestiti ancora in essere o sulle garanzie sottostanti e quindi sul 50% di tale importo?
Grazie della attenzione.
Premetto che non ho a disposizione documenti contrattuali completi sulla struttura. Dai comunicati stampa pare che oggetto del risk transfer siano le esposizioni della Cooperativa, quindi soltanto il 50% dei crediti sottostanti. Il 2% e lo 0,15% dovrebbero fare riferimento a quelle.
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