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sabato 28 giugno 2008

Il DL "Disposizioni urgenti per lo sviluppo" rilancia il private equity, ma senza garanzie pubbliche



Il recente DECRETO-LEGGE 25 giugno 2008, n. 112, all'Art. 4 dispone quanto segue:
Strumenti innovativi di investimento
1. Per lo sviluppo di programmi di investimento destinati alla realizzazione di iniziative produttive con elevato contenuto di innovazione, anche consentendo il coinvolgimento degli apporti dei soggetti pubblici e privati operanti nel territorio di riferimento, e la valorizzazione delle risorse finanziarie destinate allo scopo, anche derivanti da cofinanziamenti europei ed internazionali, possono essere costituiti appositi fondi di investimento con la partecipazione di investitori pubblici e privati, articolati in un sistema integrato tra fondi di livello nazionale e rete di fondi locali. Con decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, sono disciplinate le modalita' di costituzione e funzionamento dei fondi, di apporto agli stessi e le ulteriori disposizioni di attuazione.
2. Dalle disposizioni del presente articolo non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, sono escluse garanzie a carico delle Amministrazioni Pubbliche sulle operazioni attivabili ai sensi del comma 1.
La norma prospetta una opportuna razionalizzazione degl interventi statali e regionali in materia di private equity: le risorse giù stanziate o stanziabili su programmi della specie non sono poche, e risultano spesso sottoutilizzate. Nel DL in oggetto si introducono agevolazioni fiscali sugli investimenti in start-up e aiuti ai progetti di internazionalizzazione, ma non si menzionano forme di intervento basate sul credito. Nel secondo comma sopra riportato il legislatore mette le mani avanti rispetto all'ipotesi di garanzie pubbliche sui programmi di investimento in private equity. Di qui sorge la domanda: ci sarà disco rosso anche per la controgaranzia su programmi di di credito alle PMI? Si tratta di due ambiti sostanzialmente diversi: la controgaranzia su un rinnovato Fondo centrale per le PMI nell'ambito del Fondo finanza d'impresa comporta rischi di uscite future che possono essere pressoché annullati, se il Fondo è ben amministrato. Speriamo che il Governo faccia sentire presto la sua opinione in materia di politiche del credito alle PMI, e su questo punto in particolare.

Luca

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