Come riferivo qui, procede l'iter consiliare della legge organica sui confidi della Regione Abruzzo. Dopo l'approvazione a maggioranza di un testo emendato da parte della Quarta commissione consiliare, i confidi della rete Confcommercio (Ascomfidi Marsicana, Ascomfidi Pescara, Ascomfidi Sulmona, Co.Fidi Chieti, Ter.Fidi Teramo) hanno espresso un netto dissenso rispetto ai limiti dimensionali di cui all'art. 3 del progetto di legge, che escluderebbero dalle provvidenze regionali i confidi minori. Confcommercio chiede che almeno sia concesso un lasso di tempo ragionevole (almeno tre anni dall’entrata in vigore della legge) prima dell’applicazione integrale della nuova normativa. Per maggiori dettagli rinvio a questa news.
Luca
PS 27/7: Sono risalito agli emendamenti contestati da Confcommercio, non ancora recepiti nel sito web della Regione. Successivamente Alex ha postato i valori "definitivi" approvati dal Consiglio regionale. Il testo aprovato prevede quindi che siano ammessi a fruire delle agevolazioni regionali i confidi rispondenti ai seguenti requisiti (tra parentesi quadre i valori della prima bozza di decreto seguiti da quelli inseriti con gli emendamenti contestati di cui sopra):
a) essere operanti alla data del 31/12/2005 o essere risultanti dalla fusione di confidi esistenti alla predetta data;
b) avere un numero di imprese socie o consorziate, al momento della richiesta di contributo, non inferiore a 500 [250, 500];
c) essere iscritti nel registro delle imprese di una delle province della regione Abruzzo nella quale hanno sede;
d) avere un patrimonio netto, comprensivo dei fondi rischi indisponibili, non inferiore ad € 5.000.000 [€ 6.000.000, € 10.000.000] ed un fondo speciale antiusura di € 250.000 [€ 0, € 500.000];
e) avere nel proprio oggetto sociale la finalità di rilasciare garanzie alle categorie economiche interessate;
f) avere erogato garanzie da almeno tre anni ad imprese socie o consorziate;
g) avere avuto negli ultimi tre esercizi un volume medio di operazioni di credito garantite, attestate dalle Banche, pari almeno a € 10.000.000 [€ 10.000.000, € 20.000.000];
h) avere operatività territoriale regionale;
i) prestare garanzie in favore delle micro, piccole e medie imprese industriali, commerciali, turistiche e di servizi, imprese artigiane e agricole, come definite dalla normativa comunitaria, ivi compresi i liberi professionisti.
Come si può notare, il nuovo testo alza l'asticella per alcuni requisiti dimensionali (e di operatività antiusura), la abbassa per altri. Questo può avere vari scopi, in primis favorire la concentrazione del settore, che oggi in Abruzzo conta quasi 50 confidi. Certo che rimane un elemento di discrezionalità nella calibrazione delle soglie, che potrebbe avere effetti arbitrari. Speriamo che il compromesso raggiunto mantenga lo stimolo alla razionalizzazione del settore senza penalizzare arbitrariamente i confidi che lavorano bene.
Importante: il testo finale recepisce la richiesta di differire l'impatto dei nuovi limiti, che entreranno in vigore in data 1/1/2013 per quanto riguarda l'ammissione a concedere contributi in conto interessi, mentre per gli apporti a fondi rischi avranno effetto a partire dal 2011.
14 commenti:
La Regione Abruzzo con un comunicato stampa odierno ci informa che il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza la nuova legge organica in materia di Confidi.
Attendiamo la pubblicazione del testo ufficiale.
Parametri approvati:
a) patrimonio netto € 5.000.000;
b) numero soci 500;
c) fondo speciale antiusura € 250.000;
d) entrata in vigore 01/01/2013;
Al di là di ogni considerazione nel merito, una delle finalità perseguite dalla legge (concentrazione del settore) può comunque dirsi rispettata.
I confidi abruzzesi avranno più di 2 anni di tempo per aggregarsi e non è poco.
E' possibile, invece, che di fondi pubblici a disposizione dei confidi ce ne saranno di meno per il futuro.
Due anni e' un'enormita se l'obbiettivo e' il cambiamento... Mi sembra che il termine sia stato fissato affinché tutto succedere.....
Chi vivrà vedrà !
Grazie Alex, ho aggiornato il post scriptum. Mi manca però l'aggiornamento del limite relativo al volume medio di operazioni garantite negli ultimi tre esercizi.
A parziale integrazione di quanto già indicato da Alex:
-volume di operazioni garantite nell'esercizio precedente o volume medio di operazioni garantite negli ultimi 3 esercizi pari a 10.000.000,00.
E' da precisare che i confidi non in possesso dei requisiti minimi al 31.12.2010 beneficeranno per gli esercizi 2011 e 2012 solo di contributi in conto interessi e non per integrazione f.di rischi.
E' paradossale che uno dei più grandi confidi abruzzesi non risulta in possesso dei requisiti minimi esclusivamente perchè ha scelto di non gestire il f.do antiusura ed il mancato possesso di tale fondo lo escluderà fino a quando non otterrà i contributi dal Mef o non farà fusione con un confidi in possesso di tale fondo di almeno 250.000,00 euro.
Molti i dubbi di costituzionalità di tale provvedimento legislativo.
Esiste una definizione 'ufficiale' di fondo antiusura?
Se si dove si reperisce?
Se no, non sarà sufficente, in sede di approvazione del prossimo bilancio, deliberare la istituzione di un tale fondo destinato a garantire le operazioni (quali?) antiusura?
Riporto uno stralcio della circolare operativa del 27/01/2010 del Dipartimento del Tesoro dalla quale si evince la composizione del Fondo Antiusura:
Al fine di uniformare il metodo di calcolo dell'ammontare del fondo antiusura si chiarisce
che, lo stesso, è determinato dalla sommatoria dei seguenti aggregati1:
1. (+) stanziamento iniziale effettuato per la costituzione;
2. (+) altri contributi/integrazioni ricevuti sul fondo antiusura da altri enti;
3. (+) totale contributi ricevuti del Ministero dell'Economia;
4. (+) totale interessi maturati sul fondo speciale antiusura al netto delle spese di gestione;
5. (-) totale escussioni certe registrate dall'inizio dell'operatività;
6. (-) totale spese rimborsate.
Un chiarimento: un fondo escusso pesantemente e tendente all'esaurimento quindi non conta?
Se le escussioni sono certe e definitive (il Ministero obbliga di fatto l'azione di recupero da parte del Confidi)direi proprio di si.
Bene Alex, hai risposto, indirettamente, ad una delle mie domande: un confidi può deliberare di stanziare una somma per costituire il fondo antiusura.
Resta la seconda: quali sono le pratiche da garantire con tale fondo?
Ciao Dario,
Ti riporto l'art. 15 della Legge 108/96, qui trovi la risposta alla Tua domanda. Ti consiglio anche di leggere attentamente la circolare del Dipartimento del Tesoro che trovi in questo link
http://www.dt.tesoro.it/export/sites/sitodt/modules/documenti_it/prevenzione_reati_finanziari/normativa/Circolare_operativa.pdf
Se hai bisogno di qualcosa chiedi pure.
Art. 15.
1. ' istituito presso il ministero del tesoro il "fondo per la prevenzione del
fenomeno dell'usura" di entità pari a lire 300 miliardi, da costituire con quote di
100 miliardi di lire per ciascuno degli anni finanziari 1996, 1997 e 1998. Il fondo
dovrà essere utilizzato quanto al 70 per cento per l'erogazione di contributi a
favore di appositi fondi speciali costituiti dai confidi, di cui all'articolo 13 del
decreto-legge 30 settembre 2003, n. 269 e quanto al 30 per cento a favore delle
fondazioni ed associazioni riconosciute per la prevenzione del fenomeno dell'usura,
di cui al comma 4.
2. I contributi di cui al comma 1 possono essere concessi ai confidi alle seguenti
condizioni:
a. che essi costituiscano speciali fondi antiusura, separati dai fondi rischi
ordinari, destinati a garantire fino all'80 per cento le banche e gli istituti di credito
che concedono finanziamenti a medio termine e all'incremento di linee di credito a
breve termine a favore delle piccole e medie imprese a elevato rischio finanziario,
intendendosi per tali le imprese cui sia stata rifiutata una domanda di
finanziamento assistita da una garanzia pari ad almeno il 50 per cento dell'importo
del finanziamento
Ma vi rendete conto? Un Confidi ha creato un fondo antiusura, lo ha usato ed il fondo di è esaurito, ed ora il Confidi viene escluso dai fondi regionali?
E poi quando i legislatori capiranno che ormai i Fondi sono ineligibili ed inutili?
Caro Sapio la Legge regionale ha veramente tante criticità.
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