L'attività dei confidi a favore dell'accesso al credito delle piccole e medie imprese è stata particolarmente rilevante durante la recente crisi economica e finanziaria. Questo lavoro si pone due obiettivi. In primo luogo, si descrivono le caratteristiche strutturali del mercato italiano della garanzia mutualistica e la sua rilevanza per il credito alle imprese di minori dimensioni. A tal fine, si utilizzano ampie basi dati (Centrale dei rischi, Cerved-Cebil) e indagini specifiche presso gli operatori, che consentono di approfondire il funzionamento del settore e dare conto delle differenze a livello territoriale. In secondo luogo, si analizza il comportamento dei confidi nel periodo in cui le banche hanno adottato politiche di offerta restrittive. I risultati dell'analisi indicano che i confidi hanno contribuito in misura significativa a non interrompere il flusso di prestiti alle imprese associate, che ne hanno beneficiato anche sotto il profilo del costo del credito. Il sostegno alle imprese nella fase più acuta della recessione ha tuttavia comportato l'assunzione di maggiori rischi, riflettendosi in un peggioramento della qualità del credito.
lunedì 24 ottobre 2011
Banca d'Italia: pubblicato lo studio sui confidi durante la crisi
Valerio Vacca della Banca d'Italia mi ha fatto sapere che lo studio sui confidi da lui coordinato con Pietro Mistrulli è stato pubblicato nella collana Occasional papers. Lo potete scaricare qui. Se ricordate, il paper era stato presentato a questo workshop in Banca d'Italia. Per rinfrescare la memoria sui contenuti del lavoro riporto l'abstract:
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
3 commenti:
Regione Sardegna DELIBERAZIONE N. 42/24 DEL 20.10.2011
Oggetto: Legge regionale 30 giugno 2011, n. 12, art. 18, commi 37 e 38. Autorizzazione ad imputare a riserve patrimoniali le risorse trasferite dalla Regione al Fondo rischi.
Richiesta Confidi Sardegna S.c.p.a.
L’Assessore dell’Industria fa presente che l’art. 18, comma 37, della legge regionale 30 giugno
2011, n. 12 ha previsto che, nel rispetto delle disposizioni comunitarie e statali in materia, con apposita deliberazione della Giunta regionale, previa ichiesta, al fine di promuoverne il onsolidamento, i Consorzi fidi iscritti nell’elenco speciale degli Intermediari Finanziari vigilati,operanti nell'intero territorio regionale, possano essere autorizzati ad imputare a riserve patrimoniali le risorse allocate presso i fondi rischi o altre riserve derivanti da contributi erogati dalla
Regione successivamente alla data del 30 giugno 2007.
Considerato che in data 11 ottobre 2011 è pervenuta all’Assessorato dell’industria apposita richiesta del Consorzio Fidi Confidi Sardegna S.c.p.a. per l’attuazione della sopracitata norma, si
propone di autorizzare Confidi Sardegna S.c.p.a. ad imputare a riserve patrimoniali le risorse
trasferite dall’Assessorato medesimo successivamente alla data del 30 giugno 2007 per
l’integrazione del Fondo rischi ai sensi della legge regionale 5 marzo 2008, n. 3 art. 7, comma 47
come integrata dalla legge regionale 14 maggio 2009, n. 1, art. 4, comma 3 e successive modifiche e integrazioni.
In attuazione del comma 38 all’art. 18 della medesima L.R. n. 12/2011 le risorse trasferite a
riserve patrimoniali saranno soggette, in particolare, ai limiti e ai vincoli stabiliti ai sensi dell'articolo 13, commi 18 e 33, del decreto legge n. 269 del 2003, convertito con modificazioni dalla legge n.326 del 2003.
La Giunta regionale, sentita la proposta dell’Assessore dell’industria, constatato che il Direttore generale dell’Assessorato ha espresso il parere favorevole di legittimità sulla proposta in esame
DELIBERA di autorizzare Confidi Sardegna S.c.p.a. ad imputare a riserve patrimoniali le risorse trasferite dall’Assessorato dell’industria successivamente alla data del 30 giugno 2007 per l’integrazione del Fondo rischi ai sensi della legge regionale 5 marzo 2008, n. 3, art. 7, comma 47 come integrata dalla legge regionale 14 maggio 2009, n. 1, art. 4, comma 3 e successive modifiche e integrazioni.
In attuazione del comma 38 dell’art. 18 della L.R. n. 12/2011 le risorse trasferite a riserve
patrimoniali saranno soggette, in particolare, ai limiti e ai vincoli stabiliti ai sensi dell'articolo 13,commi 18 e 33, del decreto legge n. 269 del 2003, convertito con modificazioni dalla legge n. 326 del 2003.
Il Direttore Generale Il Presidente
Ma secondo Lei puo' essere efficace o creerà problemi con BI ?
La Regione Sardegna ha già creato seri problemi agli agricoltori (ora in rivolta) allorché ha loro concesso mutui agevolati in violazione delle leggi comunitarie sugli aiuti di Stato. L'UE ha di recente richiesto la restituzione delle agevolazioni provocando il fallimento di molti agricoltori.
Questo provvedimento di giro a patrimonio dei Confidi di somme già concesse a fondo rischi è un illeggittimo aiuto di stato che prima o poi verrà richiamato. Gli aiuti vanno concessi direttamente alle imprese e non ai Confidi affinché li girino alle imprese. I Confidi sono intermediari qualunque e non possono essere finanziati a carico delle risorse pubbliche.
Il provvedimento di giro di fondi rischi a riserve di patrimonio è simile a quello disposto de iure con la finanziaria 2007, e a numerosi altri interventi autorizzati a livello di singole regioni. La questione aiuti di Stato è aperta; nel testo qui sopra non se ne fa menzione. In altri casi regioni più preoccupate del rischio infrazione hanno stabilito l'applicazione i un regime di aiuto sulla parte di portafoglio correlata (in maniera non precisa) all'apporto patrimoniale.
Al momento il rischio che lei paventa è remoto. Ben più pressante è l'esigenza di reintegrare il patrimonio dei confidi 107.
PS: la prossima volta mi mandi la segnlazione per mail, così lo mettiamo in un post(o) apposito e non nel primo che capita.
Posta un commento