Da una cortese segnalazione, ho appreso della fusione imminente fra 3 confidi del settore commercio operanti in Sardegna: Confidi Commercio Sassari, Terfidi Nuoro e Ascomfidi Oristano, tutti del sistema Confcommercio.
La scorsa settimana si sono tenute le assemblee straordinarie per approvare il progetto di fusione. I tre partner sono confidi iscritti alla sezione ex art. 155 c.4. Dal 1° gennaio 2016 si uniranno in un unico organismo denominato Unifidi Sardegna, restando comunque iscritti tra i confidi non vigilati. Il portafoglio di Unifidi comprenderà un volume di garanzie pari a circa 110 milioni di euro, ampiamente coperto da patrimonio e fondi rischi per oltre 40 milioni.
Sono numeri importanti, e con qualche anno di crescita sostenuta il nuovo confidi potrebbe varcare la soglia dei 150 milioni, sebbene l'iscrizione all'Albo 106 non rientri negli obiettivi immediati del piano strategico.
Non partecipa alla fusione il quarto confidi sardo della stessa sigla, il Cofimer di Cagliari.
Grazie al direttore di Terfidi Nuoro, Pier Paolo Stefanopoli, per la notizia e auguri per la nuova iniziativa. Mi permetto un commento: con l'aumento della soglia da 75 a 150 milioni è venuta meno, forse, la remora alle fusioni come questa, che avrebbero portato a scavalcare la soglia precedente con il conseguente obbligo di iscrizione all'elenco speciale. E' un fenomeno interessante, e tutti auspichiamo che il mondo dei confidi "minori" (come li definisce il TUB riformato) si popoli di strutture con scala adeguata che lo qualifichino, pilotando prima o poi l'avvio dell'Organismo che sovrintenderà alla loro attività.
Anche la Regione Sardegna, con la nuova cornice degli aiuti ai confidi con commentavo positivamente in questo post di luglio, può aver incoraggiato la fusione.
La scorsa settimana si sono tenute le assemblee straordinarie per approvare il progetto di fusione. I tre partner sono confidi iscritti alla sezione ex art. 155 c.4. Dal 1° gennaio 2016 si uniranno in un unico organismo denominato Unifidi Sardegna, restando comunque iscritti tra i confidi non vigilati. Il portafoglio di Unifidi comprenderà un volume di garanzie pari a circa 110 milioni di euro, ampiamente coperto da patrimonio e fondi rischi per oltre 40 milioni.
Sono numeri importanti, e con qualche anno di crescita sostenuta il nuovo confidi potrebbe varcare la soglia dei 150 milioni, sebbene l'iscrizione all'Albo 106 non rientri negli obiettivi immediati del piano strategico.
Non partecipa alla fusione il quarto confidi sardo della stessa sigla, il Cofimer di Cagliari.
Grazie al direttore di Terfidi Nuoro, Pier Paolo Stefanopoli, per la notizia e auguri per la nuova iniziativa. Mi permetto un commento: con l'aumento della soglia da 75 a 150 milioni è venuta meno, forse, la remora alle fusioni come questa, che avrebbero portato a scavalcare la soglia precedente con il conseguente obbligo di iscrizione all'elenco speciale. E' un fenomeno interessante, e tutti auspichiamo che il mondo dei confidi "minori" (come li definisce il TUB riformato) si popoli di strutture con scala adeguata che lo qualifichino, pilotando prima o poi l'avvio dell'Organismo che sovrintenderà alla loro attività.
Anche la Regione Sardegna, con la nuova cornice degli aiuti ai confidi con commentavo positivamente in questo post di luglio, può aver incoraggiato la fusione.
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