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giovedì 25 ottobre 2007

Zootecnica bancaria (e finanziaria) all'AIA



Torno da una giornata di formazione a Roma presso l'AIA (Associazione Italiana Allevatori), ente che coordina una rete di Associazioni territoriali fornendo assistenza (soprattutto tecnica) alle aziende del settore zootecnico . Direttore dell'AIA è un amico, Paolo Scrocchi, mio laureato quand'ero ancora in Bocconi. L'avevo poi coinvolto in un corso per imprenditori agricoli, dove aveva presentato il caso del piano di sviluppo della sua azienda. Mi ricordo sorridendo della sua reazione ai presagi infausti dei partecipanti che discutevano il caso ("questa azienda la vedo male, secondo me non ce la fa"), al che Paolo aveva lanciato uno scongiuro "Tocca [non ricordo cosa, rima in -one] e la sfortuna torna al suo padrone!". Questo sì che è proactive risk management!. A parte i ricordi sorridenti, pare che quel piano finanziario a cui avevo collaborato fosse ben fatto, tant'è che l'azienda (oggi seguita dal fratello) è cresciuta di qualche centinaio di capi.
Per caso ho incontrato Paolo Scrocchi a Fiumicino in giugno, ci siamo aggiornati sugli sviluppi familiari e professionali, con promessa di risentirci. Infatti mi ha richiamato un mese fa per propormi un seminario rivolto ai dirigenti delle APA (associazioni provinciali), su analisi finanziaria e valutazione degli investimenti. In un giorno ho potuto dare un assaggio della materia. I miei interlocutori avevano una formazione tecnica (laurea in agraria o veterinaria). Dovete sapere che in agricoltura i bilanci si fanno con tecniche peculiari tipiche dell'economia agraria. La dimensione finanziaria e patrimoniale non è sempre esplicitata. Quello che raccontavo era quindi per molti aspetti nuovo, e impegnativo in alcuni passaggi. Non era scontato tenere desta l'attenzione dei partecipanti, ma spero di esserci riuscito, anche promettendo di ritornare sugli argomenti con un corso più articolato e calato sulla realtà delle APA e delle aziende di allevamento.
Molti di voi, gentili visitatori, non sanno che nei primi anni di carriera ero un appassionato studioso di credito agrario e finanza delle imprese agricole. Il mio primo lavoro, del 1982, è stato il contributo al libro "I problemi finanziari dei giovani agricoltori", e la prima monografia "Inflazione e credito all'agricoltura", Giuffré, 1983. Ultimamente avevo percepito una ripresa di interesse per questi temi dall'esperienza dei confidi agricoli, che stanno crescendo. Da questo seminario, ho colto un forte bisogno di aggiornamento sugli strumenti di contabilità, controllo di gestione e finanza. Chissà che non sia l'occasione per tornare a questo primo amore (scientifico).

Luca

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