Parlando in occasioni varie nei giorni scorsi con amici che seguono il mondo confidi, ho avuto notizia (ufficiosa, e quindi da prendere con riserva) che il limite che fa scattare l'obbligo di iscrizione di un confidi all'elenco ex art 107 TUB sarà unico e probabilmente fissato dal Ministro dell'economia a 75 milioni di euro di "volume di attività finanziaria". Rettifico perciò quanto da me accennato nella recente intervista - fiume a Confidi TV, nella quale parlavo di un probabile innalzamento del limite a 103,3 milioni di euro, come previsto per i "107" non confidi. Pare confermata l'abolizione della fascia intermedia tra 75 e 100 milioni nella quale, secondo la prima ipotesi diffusa dal Ministero dell'economia, il confidi avrebbe avuto la facoltà, ma non l'obbligo, di iscriversi all'elenco speciale.
Sui tempi di pubblicazione del decreto ministeriale che fisserà questo punto cruciale non ci sono anticipazioni (per quello che potrebbero contare), ma c'è da sperare che l'intero processo di emanazione delle norme di attuazione (Ministero + Banca d'Italia) si possa completare entro il 2007.
Per commentare gli aspetti tecnici (in particolare la definizione del "volume di attività finanziarie" rispetto a cui si verifica lo soglia), è meglio aspettare la pubblicazione.
Si può notare che, in caso di conferma di quanto sopra ipotizzato, non pochi confidi dovranno entro 12 mesi conformarsi ai requisiti e chiedere l'iscrizione come 107 alla Banca d'Italia. Pare che le associazioni di settore, e con loro i fornitori di servizi consulenziali e informatici, si stiano preparando alla stagione delle migrazioni verso l'elenco speciale. Potrebbe derivarne una spinta verso l'aggregazione per i soggetti con volumi superiori alla soglia che non se la sentono di affrontare "in solitaria" gli oneri del passaggio a intermediario vigilato.
Luca
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