Raccogliendo informazioni per un progetto in corso (ancora misterioso), ho contattato alcune società candidate all'autorizzazione come ECAI. Di ECAI italiane abbiamo parlato diverse volte su aleablog. Banca d'Italia ha ricevuto un numero non piccolo di domande di accreditamento, e pare che tra non molto potrebbe esserci il disco verde per una o più società, quelle più mature e strutturate.
Come ipotizzavo qui, le agenzie italiche saranno specializzate nel rating unsolicited di prestiti alle PMI, e successivamente anche di strutture di cartolarizzazione sulla stessa classe di attivi. Un soggetto di questo genere potrebbe dare un rating esterno alle tranched cover, che in questo modo diventerebbero eleggibli per Basilea 2 anche da parte di banche originator non IRB (le IRB possono utilizzare la c.d. supervisory formula sui loro rating interni).
Prevedo confermata un'altra mia supposizione: il costo del rating made in Italy dovrebbe essere molto più abbordabile di quello delle agenzie internazionali. Con il costo di un'istruttoria (poche centinaia di euro) si potrebbe avere il rating esterno di un cliente PMI, con possibilità di sconti nel caso in cui si riuscissero ad eliminare lavorazioni manuali sulla documentazione per l'istruttoria (il nostro progetto PEF-XBRL capiterebbe a fagiolo).
Restiamo dunque in fiduciosa attesa: con rating esterni a buon mercato si potrebbero realizzare tanti progetti che finora sono rimasti sulla carta, come l'intervento dei confidi su tranched cover eleggibili e i modelli di calcolo dell'intensità di aiuto delle garanzie basati sul rischio, come quello tedesco di cui parlavo qui.
Luca
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