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domenica 30 gennaio 2011

Fondo centrale: l'anno che verrà

Sapio, che si è concesso qualche giorno di meritata vacanza, mi consiglia di aprire un gruppo di discussione sul Fondo centrale di garanzia. Il tema lo merita, ma prima di lavorare di braccia su un nuovo sito vorrei lanciare un ballon d'essai per sondare la partecipazione dei visitatori e lo faccio in questo post.


Il 2011 potrebbe essere per il Fondo un anno importante quanto i due precedenti, se non di più. Ci sarà l'avvicendamento tra MCC e il nuovo gestore, espresso dal raggruppamento di banche che è risultato vincitore del bando indetto dal Ministero dello Sviluppo Economico lo scorso settembre.
Nel 2011 il Fondo sarà rifinanziato per 309,5 milioni di euro. Avremo ancora una crescita impetuosa delle domande, come nel 2009 e nel 2010. Molte banche si sono attrezzate per inoltrare al Fondo domande di garanzia diretta (in tutto più di 3000 postazioni abilitate). Ci sono poi anche le società di leasing, con 220 operatori registrati. Nel mondo confidi ci sono ancora molti operatori di rilievo che non hanno finora attinto al Fondo, ma sono interessati a farlo (in tutto i confidi hanno circa 340 postazioni abilitate).
Il MiSE sta lavorando alacremente ai nuovi sviluppi del Fondo. Ha attivato un tavolo con le Regioni, alla ricerca di una collaborazione secondo un modello federativo. Ci sono poi molte questioni tecniche che il MiSE dovrà impostare e girare al nuovo gestore: le procedure di istruttoria e concessione e lo scambio di dati; il monitoraggio del rischio dei portafogli in cui il Fondo è suddiviso; l'avvio di nuove linee (come ad esempio il supporto a tranched cover  o forme di garanzia congiunta Stato-Regione), la misura dei benefici netti ristornati alle imprese, l'affinamento dei regolamenti operativi e il chiarimento di alcuni dubbi di natura legale sull'efficacia e l'eleggibilità della garanzia.
Mantenendo il coefficiente di copertura "storico", il Fondo andrebbe ad impegnare circa il 12% del garantito (per la sua quota) sulle nuove erogazioni, per cui con 309 milioni si mobiliterebbero garanzie dirette e controgaranzie per circa 2,6 miliardi, cifra di molto inferiore alle erogazioni del 2010. I coefficienti di assorbimento potrebbero essere abbassati o differenziati per durata, o riferiti a un target di copertura sulle consistenze in essere. Suggerisco di introdurre anche una differenziazione delle commissioni per durata del finanziamento (le attuali commissioni uniformi sono anacronistiche e distribuiscono vantaggi in maniera arbitraria).
Ci sono quindi ottimi motivi per interrogarsi su quello che il Fondo deve diventare, costruendo su un'esperienza di successo. Trattarlo come un serbatoio di attenuazione del rischio davanti a cui mettersi in coda, fino a quando ce n'è, sarebbe molto riduttivo. Lo ripeto da anni, il Fondo può essere la piattaforma sulla quale si razionalizza l'intera rete di relazioni tra banche, confidi, Stato e Regioni, con ricadute positive sull'operatività non agevolata.

Per maggiori informazioni, vi lascio alcuni riferimenti:

  • il sito www.fondidigaranzia.it gestito dal MiSE in collaborazione con l'attuale gestore MCC; contiene pagine informative, regolamenti e modulistica, e una sezione di dati statistici che però è aggiornata al 2009;
  • la pagina del MiSE relativa al bando di gara per l'affidamento in concessione della gestione del Fondo centrale di garanzia;
  • le slide presentate da Salvatore Vescina, membro del comitato di gestione del fondo, a un recente convegno a Torino
Altre vostre segnalazioni sono benvenute oltre, naturalmente, ai commenti. Stampa questo post

4 commenti:

Sapio ha detto...

Mi sarebbe piaciuto leggere nelle slides di Vescina anche un'analisi dell'effetto attenuativo del FCG sul Taeg di filiera applicato alle imprese.
Avrei desiderato sapere i tassi di decadimento, non ex-post e diluiti dall'aumento del denominatore, ma retrospettivi così:
Erogato nell'anno 2000 per teste ed importi, decaduti nell'anno 2001, decaduti nell'anno 2002, decaduti nell'anno 2003 etc (sempre per teste ed importi). E poi continuando per l'erogato del 2001 etc.
Inoltre, ma forse mi è sfuggito qualcosa, nel nuovo bando non si richiede al gestore di calcolare alcun rating delle imprese richiedenti?!

Anonimo ha detto...

Ecco, Sapio, son tornato a casa è ho sistemato il link.
Lo stile del sito applica ai link un colore grigio leggermente più chiaro. Al momento cerco di segnalarne la presenza nel testo, appena ho un attimo posso provare altri colori.

Anonimo ha detto...

@Sapio: le slide accompagnano un intervento di 20 minuti, il Fondo produce i dati di cui parli e confido che col tempo saranno rendicontati con regolarità, come le statistiche della Banca d'Italia. Tra le altre cose il Fondo può diventare una formidabile banca dati sul credito alle Pmi.

Sapio ha detto...

Aggiungiamo pure, ma non chiediamolo al FCG bensì ai Confidi : Garanzie escusse ed onorate da FCG/Garanzie richieste al FCG. Questo indice fornirà una indicazione del rischio operativo affrontato dai Confidi nell'operare col FCG.