Per gli incentivi è iniziato un anno all'insegna della semplificazione, almeno sulla carta. In attesa della riforma nazionale degli aiuti alle imprese, che entrerà in vigore nel 2012, le regioni cercano di far quadrare i conti dopo la riduzione dei trasferimenti statali, senza però rinunciare agli investimenti.
Sommando nuovi stanziamenti (pochi) e il ripescaggio di fondi europei non spesi, il budget complessivo per il sostegno alle piccole e medie imprese si aggira intorno ai due miliardi. Una sfida riuscire a distribuirli tutti: l'esperienza del passato insegna che molte Pmi si sono tenute lontane dagli sportelli regionali a causa degli iter complessi e dei tempi lunghi per ottenere le risorse.[...] Nella gestione dei budget l'azione dei governatori si snoda lungo due direttrici: da un lato sostenere l'accesso al credito delle Pmi, rafforzando i fondi di garanzia regionali, dall'altro supportare l'innovazione, conditio sine qua non per la competitività delle imprese sullo scenario globale.
via ilsole24ore.com
Interventi più semplici e focalizzati: mi sembra un buon programma. Ma non dimentichiamo di aggiornare e irrobustire gli interventi per l'accesso al credito, coordinando le azioni regionali con i programmi statali.
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