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venerdì 28 agosto 2009

Quasi 300mila imprese pronte per la moratoria



Un articolo di Paolo Bricco sul Sole 24 ore di oggi stima la massa delle imprese che approfitteranno della sospensione dei rimborsi sul debito (qui il nostro ultimo post in tema) concordata tra Banche e Associazioni d'impresa. La notizia è stata ampiamente ripresa, ad esempio da repubblica.it
(Teleborsa) - Roma, 27 ago - E' la carica delle 300 mila imprese. Così inizia l'articolo di Paolo Bricco su Il Sole 24 Ore di oggi. Per la precisione sono 280 mila le imprese pronte a rinegoziare i passivi con le banche.
Le prime stime, fornite al margine dell'accordo di sistema siglato il 2 agosto fra il Ministero del Tesoro, Abi, Confindustria ed altre associazioni di imprese, indicavano in un milione le aziende potenzialmente interessate a un flusso di denaro calcolato fra i 30 e i 40 miliardi di euro. Adesso, mentre sono saliti a 177 gli istituti che hanno aderito all'iniziativa, incomincia a profilarsi l'identikit di chi ha una sete di credito ormai insostenibile: del Nord con meno di 50 addetti e non necessariamente attivo nel manifatturiero.
Buona parte di queste richieste finirà anche sul tavolo dei CdA e dei comitati tecnici dei confidi, ritengo.

Luca

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4 commenti:

pbiffis ha detto...

280-300 imprese, secondo una mia personalissima stima, dovrebbero rappresentare la metà delle PMI costituite in società di capitali (circa 600mila).
Sarebbe molto interessante avere informazioni sulla loro dislocazione geografica, sulla forma societaria che le contraddistingue ma, soprattutto, su quante saranno quelle che richiedono di farsi finanziare aumenti di capitale.

Luca ha detto...

Penso che nelle 280 mila ci sia una buona fetta di imprese individuali e società di persone. Quanto agli aumenti di capitale, li potranno fare gli imprenditori ricchi con società povere, se ci credono ancora.

bobo ha detto...

quale sarà l'atteggiamento dei confidi rispetto alla sospensione dell'ammortamento quota capitale?
Euro fidi, Toscana Comfidi hanno deciso di far sostenere alle aziende costi supplementari...ritengo inopportuno, se non truffaldino..
Gli altri???

Luca ha detto...

Bobo: giusto l'invito a raccontare cosa hanno fatto gli altri confidi. Quanto all'equità di una richiesta di commissioni aggiuntive, ci sono ragioni tecniche per sostenerla, dato che il debito residuo garantito (che rimane più alto per effetto della moratoria) è per i confidi il driver delle perdite su crediti, degli assorbimenti patrimoniali o delle richieste di fondi monetari da parte delle banche. Per simmetria, pensiamo a come le banche trattano le esposizioni a fronte dei rimborsi sospesi per la moratoria: abbuonano gli interessi, o la parte di interessi per spread creditizio? Se non la abbuonano, allora sarebbero truffaldine anche loro, quanto i confidi, se il ragionamento di bobo è fondato.
E' una materia, quella del perché e del quantum delle commissioni di garanzia, su cui non c'è sempre stata una comunicazione trasparente alle imprese, per cui non era chiaro l'impatto della commissione sul costo del credito garantito, e non si può dire se il costo per il confidi della moratoria è una bazzecola oppure pesa sul conto economico e necessita di una contropartita, a carico delle aziende o di agevolatore pubblico.