Traduco liberamente la storiella istruttiva inviata da un lettore al Financial Times (l'ho ripresa da aleablog.com)
Da Mr Eric Keetch.Aggiungo: è quello lo snodo critico per chiudere il circuito dei pagamenti?
Sir, in una sonnacchiosa località turistica europea, con un'economia depressa e quindi nessun viaggiatore, c'è grande eccitazione quando alla reception un ricco ospite russo si presenta, comunica la sua intenzione di fermarsi per parecchi giorni e posa una banconota da 100 euro sul banco come caparra mentre chiede che gli siano mostrate le stanze disponibili.
Mentre gli mostrano le stanze, l'albergatore prende i 100 euro e li porta al macellaio, che gli sollecitava un debito. Il macellaio, a sua volta, paga il grossista il quale, a sua volta, paga l'allevatore che lo aveva rifornito.
L'allevatore corre a portare la banconota alla sua ragazza preferita, a cui doveva 100 euro per essersi con lei piacevolmente intrattenuto. E costei, a sua volta, si precipita all'albergo per saldare il conto delle camere messe a disposizione a credito.
Nel frattempo, il russo torna alla reception, dichiara che non ha trovato stanze soddisfacenti, si riprende i 100 euro e se ne va, senza farsi più rivedere.
L'immissione netta di moneta nell'economia locale alla fine è zero, eppure i debiti di tutti sono stati saldati.
E' questo il "quantitative easing"?
Luca
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