Nel 2010 Italia Comfidi, ha garantito finanziamenti per 4,544 miliardi di euro, con 6.172 nuove operazioni a favore di 4.476 imprese socie. Lo stock dei finanziamenti garantiti ha subito un ridimensionamento di circa il 7%, attestandosi tuttavia a oltre 4,544 mld di euro. Le nuove operazioni prevedono finanziamenti per 530 milioni di euro, pari a 237 mln di garanzie mutualistiche rilasciate. Le operazioni chirografarie a medio termine rappresentano il 44% del totale, mentre quelle a breve ne costituiscono il 48%.Italia-Comfidi segue una politica di limitazione del rischio massimo, con un'operatività imperniata in prevalenza su garanzie cappate. Era questa la linea tenuta da Toscana Comfidi, ma probabilmente non dai tre confidi incorporati nel dicembre 2009 per dar vita al'attuale struttura: l'esercizio chiude infatti in perdita per effetto di un'operazione pulizia sui portafogli conferiti in tale occasione. Questo spiegherebbe anche il tasso di decadimento piuttosto alto (sopra il 4%).
Il finanziamento medio accordato è pari a 118 mila euro. Il tasso di ingresso di nuove posizioni classificate dalle banche a sofferenza è pari al 4,19% calcolato sullo stock dei fidi garantiti all'inizio dell'esercizio: i valori assoluti sono in diminuzione di oltre il 13% nel numero delle posizioni e del 21% per gli importi. Le aziende socie del consorzio sono 60.626: il 44% di queste hanno sede in Toscana, regione che ha dato vita a Italia Comfidi, consorzio che ha incorporato i tre confidi di Confesercenti operanti in Lombardia, Piemonte e Veneto. Tale opera di incorporazione e di analisi dei portafogli dei confidi aggregati, secondo la relazione del presidente Massimo Vivoli, ha influito sul risultato di esercizio 2010 che indica una perdita di 2,4 mln, a fronte dei 3,9 mln di utile del 2009.
Con l'occasione saluto l'AD Aleandro Manetti e Saverio Tani, Responsabile convenzioni e controgaranzie.
Nessun commento:
Posta un commento