Nel sito di Fedart Fidi in questa pagina trovate i video e i materiali del Convegno di presentazione della 16a Ricerca sui confidi artigiani, che si è svolto a Roma il 14 dicembre.
Il presidente Petri ha chiesto un rafforzamento del sostegno ai confidi attraverso le garanzie di portafoglio del Fondo Centrale (da riservare ai confidi) e l'utilizzo di parte dello stesso Fondo centrale per la ricapitalizzazione dei confidi. Ha nel contempo riconosciuto la necessità di aumentare anche gli apporti dei soci.
Segnalo poi gli interventi di Leonardo Nafissi (Direttore Fedart) e di Giorgio Gobbi (Servizio Studi Banca d'Italia).
Nafissi commenta i dati della Ricerca Fedart (qui le slide) seguendo un percorso collaudato tra informazioni strutturali e dati operativi, in uno scenario caratterizzato dalla contrazione del credito alle imprese artigiane e dalla crescita delle sofferenze. Presso i confidi Fedart, le sofferenze incidono "soltanto" per il 6,3% sulle garanzie (contro il 10,9% osservato sui prestiti bancari alle imprese artigiane in Italia). La loro crescita però persiste, e non si è ancora fermata (cliccate sui grafici per ingrandirli):
E' interessante l'uniformità di tale incidenza tra confidi del Nord, Centro e Sud, a differenza di quanto si osserva per le sofferenze totali nel credito agli artigiani:
Le sofferenze pesano di più nei confidi "106" strutturati che nei 107:
Il presidente Petri ha chiesto un rafforzamento del sostegno ai confidi attraverso le garanzie di portafoglio del Fondo Centrale (da riservare ai confidi) e l'utilizzo di parte dello stesso Fondo centrale per la ricapitalizzazione dei confidi. Ha nel contempo riconosciuto la necessità di aumentare anche gli apporti dei soci.
Segnalo poi gli interventi di Leonardo Nafissi (Direttore Fedart) e di Giorgio Gobbi (Servizio Studi Banca d'Italia).
Nafissi commenta i dati della Ricerca Fedart (qui le slide) seguendo un percorso collaudato tra informazioni strutturali e dati operativi, in uno scenario caratterizzato dalla contrazione del credito alle imprese artigiane e dalla crescita delle sofferenze. Presso i confidi Fedart, le sofferenze incidono "soltanto" per il 6,3% sulle garanzie (contro il 10,9% osservato sui prestiti bancari alle imprese artigiane in Italia). La loro crescita però persiste, e non si è ancora fermata (cliccate sui grafici per ingrandirli):
E' interessante l'uniformità di tale incidenza tra confidi del Nord, Centro e Sud, a differenza di quanto si osserva per le sofferenze totali nel credito agli artigiani:
Le sofferenze pesano di più nei confidi "106" strutturati che nei 107:
Giorgio Gobbi ha tracciato gli scenari del credito alle imprese. Lo ha fatto in maniera molto chiara, con realismo. I tempi sono cambiati, è il suo messaggio di fondo. C'è bisogno di gettare nuove fondamenta per lo sviluppo dei finanziamenti alle Pmi, affrancandosi dalla dipendenza al 100% da un credito bancario che rimane in contrazione. Le banche devono prepararsi all'uscita dal patronage della Banca centrale europea, e tornare a fare raccolta a medio-lungo termine sul mercato (non solo retail). Occorre guidare le imprese fuori da strategie di adattamento finanziario nelle quali il leverage, cresciuto in passato, continua a salire per il calo della redditività degli attivi, un connubio che non si può reggere a lungo.
I confidi hanno un ruolo importante per assicurare relazioni efficienti e corrette tra banche e Pmi in questo scenario difficile.
La strada è ancora lunga.
19 commenti:
6,3 miliardi di euro di garanzie in essere, 563 milioni di euro di patrimonio, 450 milioni di euro di garanzie a sofferenza, ... ? milioni di euro di garanzie "deteriorate". I numeri parlano da soli. Urgono provvedimenti o il sistema implode.
Eh, sì, c'è un problema sistemico a livello di finanza delle Pmi, di credito bancario e, quindi, di confidi.
Temo che non basti rabboccare il patrimonio di questi ultimi, anche se può essere necessario e urgente farlo.
Ci si deve pensare nell'anno che viene, subito.
Urge una radicale riforma del sistema. E' necessaria anche qui una nuova agenda. Abbiamo bisogno di un confidi di respiro Europeo, per dirla in breve, di un Confidi che parli inglese. Abbiamo bisogno si di concorrenza, ma di più concentrazione, perché l'obiettivo finale è aumentare il potere contrattuale delle pmi. Abbiamo bisogno di un intervento pubblico che colmi i gap iniziali, ma che permetta nel tempo la responsabilizzazione dei board e del management delle strutture.
Ma esiste tutto cio': e' Eurofidi. Opera in Italia, Francia, Cile, Argentina e Tunisia. I suoi manager sono internazionali e dotati di geniali intuizioni per una grande innovazione...basti pensare alle straordinarie parole del Responsabile Gaido al recente convegno di Cuneo. Basta dire ci vorrebbe..., se parliamo di Confidi con Eurofidi abbiamo tutto.
Buon Natale anche ai fans di Eurofidi!
"..... straordinarie parole del Responsabile Gaido......." e' proprio brutta. In perfetto stile Eurofidi.
Buon Natale a tutti voi.
No, è lo stile di Pico-Garo, che in Eurofidi è l'omologo del bardo Assurancetourix nel villaggio di Asterix.
Ma lasciamolo cantare, è Natale!
Eurofidi è una roba che non è niente. Un ibrido che ha perso la sua identità e non sa più cos'è e dove va? Serve altro e serve dal mondo delle imprese e per le imprese.
Buon natale, auguri natalizzissimi(come direbbe Elio) a tutti anche agli antipatici.
Memnone, una domanda per Luca. Da pochi mesi frequento il tuo Blog, ho notato un forte accanimento dei frequentatori verso Eurofidi, che origine ha questa acredine?
@Memnone (?), anch'io mi sono sorpreso nel 2002 di questa acredine, ai miei primi passi nel mondo confidi; è presto spiegata, Eurofidi è un soggetto percepito come estraneo al mondo associativo dal quale la maggior parte dei confidi proviene. Non è l'unico confidi non allineato, però è il più grande, e il più orientato alla crescita. Critiche meritate? Mi chiamo fuori dai bisticci e dalle risse tra tifoserie rivali. Mi preme che le squadre in campo giochino bene. Il problema è lì.
Memnone, tutto qui?.....credevo ci fossero dei motivi più seri dell'estraneità al mondo associativo e delle dimensioni- non lo sottolineo come critica alla tua risposta, e che mi sembra davvero poco per giustificare questo atteggiamento-....Boh...
Come ti dicevo, non mi scaldo particolarmente per la querelle pro e contro Eurofidi, non fosse per il fatto che la sorbisco da dieci anni. Forse se chiedi a qualche fiorentino i motivi della sua ostilità verso la Juve avrai maggior soddisfazione. Ma anche di quella querelle ci si può stufare.
Memnone, ah questa mi tocca sul vivo, sono Juventino....però dell'ostilità dei fiorentini conosco le motivazioni... Comunque grazie.
Presto detto. Eurofidi è una squadra di volley, i confidi una squadra di calcio. Insomma non praticano lo stesso sport. Eurofidi, fuori dal suo territorio madre, conosce poco o pochissimo le aziende.Le banche lo utilizzano come mero strumento di sharing ed esso utilizza il fondo centrale per coprirsi. E' giusto è sbagliato? Per dirlo bisognerebbe avere il coraggio di ridisegnare la politica industriale del credito in Italia, con tutti gli strumenti da mettere in campo nel modo più efficace ed efficiente possibile e sempre sotto un vincolo di bilancio.
Capisci, la visione è di sistema e quindi macro e non micro sul singolo intermediario.
Dopo di che si potrebbe decidere di giocare solo a volley.....io sinceramente resto per un buon calcetto, flessibile, sicuro e duraturo!!!!!!
Condivisibile quanto riportato dal precedente post; in effetti Eurofidi dispone, per esempio, di quantita' smisurate di garanzie su crediti deteriorati senza adeguata copertura del rischio conseguenza negli anni di una conduzione industriale votata alla quantita' e non alla qualita', giusto per chiudere in utile, elargire lauti premi e ingigantire in maniera abnorme quello che doveva essere un confidi inter-provinciale. Assoggettato ora alla vigilanza di BI la situazione credo debba cambiare pesantemente, modificando, senza certezza di tenuta, le spinte motivazionali di una struttura meramente push up. Si vedranno dunque perdite d'esercizio, richieste di stralcio alla banche con perdita della nota credibilita' e una struttura più' debole di certezze.
Mi sembra che i giudizi precedenti su Eurofidi siano piuttosto sommari. Rinviamo i giudizi a quando sarà pubblicato il bilancio 2012, potremo parlare di fatti documentati.
Grazie Luca, questo e' parlare da professionisti. Eurofidi e' e sara' un confidi globale con una rete pronta ad obbiettivi sfidanti come non mai. Io e il mio collega garo siamo stati educati alla religione dei numeri; questi contano per dare un vero servizio alle nostre imprese. Eurofidi rappresenta per le Pmi e le banche il garante più' credibile, governato da professional che ben conoscono la strada da percorrere. Buon anno a tutti, ci aspettano qualche giorno di riposo.
ma voi conoscete le commissioni applicate da eurofidi??a me risultano un po' care e a voi??
@Davide: Si possono fare diversi rilievi sul conto di Eurofidi, e anch'io li ho fatti in diverse occasioni. Però proporrei di rinviare la discussione all'anno nuovo altrimenti chiudiamo il 2012 con un remake del processo del lunedì di venerata memoria, e non me la sento di fare l'Aldo Biscardi della situazione.
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