Dopo l'approvazione in Senato, con larga maggioranza, del disegno di legge sulla riforma dei confidi, le due principali associazioni dell'artigianato hanno espresso la loro soddisfazione. Le riporto evidenziando i passaggi più specifici. Non che il richiamo generale sui meriti e sul ruolo dei confidi non sia importante, ma qui ne siamo convinti da tempo. Cominciamo dal comunicato del presidente di Confartigianato, Giorgio Merletti:
Il presidente di Confartigianato Giorgio Merletti esprime soddisfazione per il via libera del Senato al disegno di legge delega per la riforma del sistema dei confidi “indispensabile - sottolinea - per offrire un quadro di riferimento normativo certo e al passo con i tempi a strumenti, come i Consorzi fidi, strategici per accompagnare lo sviluppo delle piccole imprese”. “I Confidi - sostiene Merletti - sono un patrimonio unico dell’Italia, rappresentano un efficace strumento di garanzia mutualistica, ispirato al principio della sussidiarietà pubblico-privato. Sono un’ottima pratica di rete tra imprese che ha saputo assicurare l’accesso al finanziamento bancario per migliaia di imprenditori, orientandoli ad un sostanziale miglioramento del dialogo con il mondo bancario e accompagnandoli nelle loro esigenze di gestione della finanza d’impresa. Per questo è necessario valorizzarne il ruolo, potenziandone il patrimonio e semplificando le norme che li regolano”.Ed ora il comunicato di CNA:
“Mi auguro - sottolinea il presidente di Confartigianato - che ora il provvedimento venga rapidamente approvato dalla Camera per poi essere altrettanto rapidamente attuato da parte del Governo. Mai come in questa fase economica le misure normative devono essere in perfetta sincronia con l’evoluzione del mercato e con le esigenze degli imprenditori. Non possiamo permetterci - aggiunge - di attendere mesi o anni, come è avvenuto proprio con la norma sul rafforzamento patrimoniale dei Confidi contenuto nella legge di stabilità 2014 che è ancora in attesa di attuazione. Il ddl di riforma varato oggi dal Senato - fa rilevare ancora il presidente Merletti - dovrà anche ben coordinarsi con la recente riforma del Testo Unico Bancario e con le attività di controllo e vigilanza nei confronti dei Confidi”.
La CNA esprime apprezzamento per l’approvazione al Senato del disegno di legge di riforma dei Confidi, promosso dal senatore Gianluca Rossi. La conclusione di questa prima fase dell’iter, rappresenta la prima tappa del rilancio di strumenti molto importanti per l’accesso al credito delle piccole imprese.[aggiornamento 6/7] Dalla newsletter FedartFidi apprendo che è uscita una circolare in materia di tale associazione (riservata ai soci) e anche un comunicato di Assoconfidi (che invece potete scaricare qui), da cui riprendo le dichiarazioni del Presidente Petri, con analoghe mie sottolineature:
La mutualità, il radicamento territoriale, la prossimità e la conoscenza diretta delle imprese, sono elementi distintivi di un sistema privato di sussidiarietà che non ha eguali al mondo. Un’ancora fondamentale per le imprese di minori dimensioni.
La garanzia che viene rilasciata da queste strutture, sempre dopo una accurata istruttoria, è determinante per consentire l’accesso al credito a tutte quelle imprese di piccole dimensioni dell'artigianato, del commercio e dei servizi, tradizionalmente penalizzate da un rapporto difficoltoso con il sistema bancario.
I Confidi, in questi anni di crisi, hanno contribuito ad ammortizzare gli effetti sulle imprese, ma il generale deterioramento del credito si è riflesso in misura pesante sui loro patrimoni, oggi indebolito.
Per questo la CNA chiede interventi per aumentare la dotazione patrimoniale dei Confidi, condizione fondamentale per rilasciare nuove garanzie e sostenere l’accesso al credito di un numero crescente di imprese.
L’ampia maggioranza con cui il Senato ha approvato il Disegno di Legge, è la prova di una forte attenzione delle forze politiche su questo tema.
“L’approvazione da parte del Senato del disegno di legge delega è un importantissimo risultato strategico per tutte le PMI associate ai Confidi – ha dichiarato il Presidente di Assoconfidi, Fabio Petri. – La riforma nella direzione tracciata dalla norma consentirebbe infatti al sistema privato della garanzia di potenziare ancora il ruolo di partner privilegiato delle imprese associate e, in questo modo, di sostenerne l’accesso al credito. Ne beneficerebbe anche l’alleanza con le Istituzioni pubbliche del territorio, che avrebbero a disposizioni maggiori e migliori strumenti per promuovere l’azione dei Confidi quale loro “braccio operativo” nell’attuazione dei loro interventi di politica economica. Desidero ringraziare la Commissione Finanze del Senato e tutti i Parlamentari per la sensibilità che hanno dimostrato sul tema dell’accesso al credito delle PMI attraverso i Confidi. Ora è la volta della Camera dei Deputati: siamo fiduciosi nel suo operato ed in una rapida approvazione del provvedimento affinché il Governo possa avviare la fase di predisposizione del relativo ed urgente Decreto Legislativo”.
1 commento:
Poveretti.
costretti a vivere in un film nella pausa tra il primo ed il secondo tempo.
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