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martedì 28 giugno 2011

Unionfidi Piemonte iscritto all'elenco speciale

Come ho appreso dal suo Direttore Giorgio Guarena, Unionfidi Piemonte è stato autorizzato all'iscrizione all'elenco speciale ex art. 107 TUB. Ne sono lieto, per la stima che nutro nei confronti del direttore e di altre persone che conosco della struttura, molto brave professionalmente e umanamente.
Ecco le dichiarazioni alla stampa del Presidente Pietro Mulatero:

CREDITO: UNIONFIDI INTERMEDIARIO VIGILATO DA BANKITALIA
(ANSA) - TORINO, 27 GIU - Unionfidi ha ottenuto in questi giorni l'iscrizione nell'Elenco speciale dei Confidi 'vigilati' da Banca d'Italia che ha verificato la presenza dei necessari requisiti di carattere organizzativo e patrimoniale.
Potra' cosi' accrescere il supporto alle imprese associate per l'accesso al credito, mediante le
proprie garanzie che acquisiscono un maggior peso nei confronti delle banche finanziatrici; queste potranno quindi concedere alle piccole e medie imprese un volume piu' alto di fondi e a migliori condizioni.
'Il traguardo che abbiamo raggiunto - spiega il presidente di Unionfidi, Pietro Mulatero rappresenta un importante riconoscimento per il lavoro che abbiamo svolto in tutti questi anni ed e' stato reso possibile anche da una serie di iniziative e strumenti attivati dal nostro Confidi, con il supporto delle Associazioni ed Amministrazioni di riferimento, finalizzati al rafforzamento patrimoniale. Si e' trattato di un percorso reso lungo dal permanere della difficile situazione dell'economia, ed in particolare dalle difficolta' che affrontano le Piccole e Medie Imprese'.
'Adesso - aggiunge ancora Mulatero - potremo supportare ancora meglio le imprese che ci hanno dato fiducia, lavorando al loro fianco per aiutarle ad agganciare la pur timida ripresa'.
I soci di Unionfidi, tutti piccoli e medie imprese, sono circa 14 mila, di cui l'80% in Piemonte, mentre le garanzie in essere del Confidi superano i 620 milioni di euro, che hanno reso possibile l'erogazione di nuovi finanziamenti (o rinnovo di finanziamenti in essere) per oltre 1 miliardo e 200 milioni di euro. Soltanto nel 2010 le garanzie rilasciate sono state pari a 250 milioni di euro, a fronte di 532 milioni di euro di finanziamenti erogati dal sistema bancario ai soci del Confidi per soddisfare le loro esigenze finanziarie di breve e medio termine.
L'iter autorizzativo è stato lungo, per i motivi che sono stati discussi (non sempre in modo appropriato) su aleablog. Due mesi fa, per ristabilire la verità dei fatti ho dovuto bacchettare qualche commento pretestuoso.
La lunga sospensione del via libera da parte della Vigilanza ha palesato un problema che molti confidi hanno affrontato nel dopo crisi, specialmente se industriali e di taglia grande: quello dell'adeguatezza del patrimonio in un contesto di alti tassi di default. Unionfidi ha attuato un piano di riassetto e rilancio che costituisce un caso di riferimento: ha acquisito a riserva fondi pubblici erogati ad altro titolo, ha chiesto apporti straordinari ai soci, ha ridotto l'esposizione con accordi e maggior ricorso a garanzie cappate.
Le stesse cose sono state o saranno nell'agenda di altri confidi. Io insisto da mesi che è un problema di sistema, e come tale andrebbe affrontato.
A chi preferisce prendere spunto dai problemi che emergono per attaccare strumentalmente i colleghi che non li nascondono sotto il tappeto, va tutta la mia disapprovazione. Stampa questo post

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Complimenti vivissimi ad Unionfidi per la .... "bicicletta"!. Ed ora .... pedalare! Ma questa è un'altra storia.

Anonimo ha detto...

Ormai i ciclisti sono un cinquantina, e li aspetta un tappone dolomitico. Prepariamo le borracce.

Anonimo ha detto...

basta un poco di zucchero e la pillola va giù!
chi dichiara di aver acquisito a riserva fondi pubblici erogati ad altro titolo, ha chiesto apporti straordinari ai soci, ha ridotto l'esposizione con accordi e maggior ricorso a garanzie cappate.... può dire di aver attuato un piano di risanamento che rappresenta un punto di riferimento?

Anonimo ha detto...

@Anonimo: mi sai dare una ricetta alternativa per un piano di risanamento? Forse sei della scuola dei confidi alchemici, che riuscivano a trasformare le sofferenze in palloni aerostatici che scomparivano nella stratosfera?
Rileggiti la frase conclusiva del post, se non ti riguarda, stracciala.

Anonimo ha detto...

Nessuno vuol insegnare niente a nessuno, non concordo su fatto che sia un caso di riferimento, perchè secondo me da poca credibilità all'intero sistema dei confidi. é stato fatto per la propria sopravvivenza e va "accettato": trovo poco coerente dire che sia un esempio da seguire.

Anonimo ha detto...

Stiamo parlando di piani che sono casi unici. Esempio di riferimento lo intendevo rispetto al mix di azioni per ripartire. È un caso del quale abbiamo informazioni a differenza di altri, penso che meriti di essere studiato.