Con Provvedimento del Governatore del 14/2/2006 (v. Bollettino vigilanza, Banca d’Italia, Febbraio 2006, pag. 20) si è chiarito che gli intermediari finanziari soggetti a Vigilanza prudenziale, quelli iscritti all'elenco speciale ex art. 107 TUB, applicheranno i principi contabili internazionali IAS, come sono tenute a fare le banche dall'esercizio 2006. Gli intermediari non vigilati (iscritti all'elenco ex art. 106 TUB) continueranno invece ad applicare le regole oggi vigenti, derivanti dal DL 87/1992 relativo ai bilanci bancari per-IAS. Alle regole del citato DL sono apportate nelle prassi delle integrazioni suggerite dalle associazioni di categoria dei confidi, che tengono conto delle specificità dell'attività di garanzia, in particolare le voci del passivo per la registrazione dei fondi rischi su perdite attese e rettifiche specifiche (Fondo rischi per garanzie prestate) e la Riserva fondi rischi indivisibili, che accoglie invece gli apporti ricevuti da enti pubblici oppure è alimentata con giri da avanzi di gestione o riserve di patrimonio netto.
Nelle ricerche su due sistemi di confidi regionali che stiamo effettuando, abbiamo constatato che non tutti applicano lo schema "bancario" (diversi confidi di piccole dimensioni adottano lo schema di bilancio in forma abbreviata delle imprese non finanziarie). Inoltre, anche nei bilanci conformi al DL 87/92, l'interpretazione delle diverse voci è quanto meno discrezionale: dalla Nota integrativa non è facile risalire alla natura dei fondi rischi (accantonamenti fronte di perdite attese eventuali sulle esposizioni in bonis oppure rettifiche di valore specifiche di poste già in stato problematico?). Non parliamo poi del dettaglio della movimentazione dei fondi e dei conti d'ordine, che manca o è riportata al netto di compensazioni incrociate, il che rende spesso impossibile capire in un anno quanti crediti sono passati a sofferenza, di che origine sono i valori portati a conto economico (se accantonamenti o perdite realizzate), ecc. ecc.
Anche i criteri di imputazione dei ricavi da commissioni anticipate su garanzie pluriennali (per cassa, o mediate risconti per competenza) sono mutevoli nel tempo, con vistosi sbalzi della redditività.
Speriamo che la situazione migliori. Le banche stanno applicando ai confidi i propri modelli di rating interno, e penso che apprezzino bilanci che mettono in chiara luce come sono andate le cose sul fronte dello sviluppo commerciale e della qualità dei rischi. Anche la maturazione delle procedure informatiche in uso nel settore può aiutare ad avere conti più ordinati e leggibili.
Luca
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