Durante la mia breve vacanza, Sapio mi ha segnalato diversi articoli interessanti:
- la singolare protesta dei lavoratori della Smit Textile di Schio (meccanotessile), che hanno minacciato di chiudere i conti correnti presso le banche che non forniscono al loro datore di lavoro il credito richiesto per pagare i fornitori (LiberoNews del 21/6);
- la difficoltà dei gruppi MPS e Banco popolare a trovare acquirenti per sportelli da dismettere (antitrust) e partecipazioni non strategiche (Repubblica Affari e Finanza del 22/6);
- un intervista al presidente di Federcasse Alessandro Azzi sul ruolo anticrisi del credito cooperativo (il Giornale del 23/6); merita una citazione:
Alcuni analisti sottolineano però il rischio che le piccole banche stiano dando rifugio, sotto la bandiera del localismo, anche ai clienti poco solidi che si sono visti negare ulteriori prestiti dai grandi gruppi...
«Il conto economico delle Bcc è solido: il nostro coefficiente di patrimonializzazione è migliore della media del sistema. Sappiamo fare i nostri conti, mi lasci dire che queste paure non hanno ragione d’essere; l’attuale congiuntura è difficile, ma le Bcc sono in grado di affrontarla facendo leva sui propri mezzi e sulla forte penetrazione del territorio. Utilizzando un termine caro alla Borsa, potremmo considerare le Bcc realtà “anticicliche”».
Luca
3 commenti:
L'anno scorso, di questi tempi, l'ICCREA annunciava per i primi del 2009 il lancio del Fondo Istituzionale di Garanzia, una specie di 107 con la mission di controgarantire i crediti delle banche rurali. Ora non se ne parla più- Qualcuno sa che fine ha fatto?
Sulla dismissione degli sportelli: sotto casa mia ci sono più sportelli che banche. Ho notato che qualcuno di questi sportelli comincia a chiudere visto che non è facile neppure cederli. Il ciclo si inverte.
errata corrige: più sportelli che bar ...
Posta un commento