aleablog

martedì 9 agosto 2011

Fincalabra: 4 milioni per un programma di tranched cover

Dodona mi segnala un avviso di Fincalabra, finanziaria regionale della Calabria, relativo ad una manifestazione di interesse per operazioni di tranched cover, supportate da fondi pubblici per 4 milioni di euro

In dettaglio, il CdA di Fincalabra ha deliberato nella riunione del 27 luglio 2011, di pubblicare un avviso per una Manifestazione d’Interesse finalizzata ad individuare uno o più soggetti che intendono stipulare una convenzione aperta per la realizzazione di una Tranched Cover.
Gli interessati possono scaricare l’avviso integrale completo.
Da una lettura veloce ho appreso che il programma è rivolto a istituti di credito, singoli o riuniti in raggruppamento temporaneo di impresa. Requisito principale è quello di aver svolto attività di gestione di fondi pubblici presso PA per almeno un milione di euro nell'ultimo triennio. Potranno essere selezionati uno o più soggetti proponenti.
Non sono menzionati i confidi.
Quanto ai destinatari e agli interventi finanziabili, i  finanziamenti  sono  concessi alle imprese che hanno sede in Calabria e che intendono realizzare, anche in forma congiunta tramite la definizione di un Contratto di Rete, investimenti finalizzati allo svolgimento di attività d’impresa, nell’ambito di proprie unità locali ubicate nel territorio della Regione Calabria. Tali finanziamenti, chirografari e non utilizzati a smobilizzo di precedenti esposizioni, possono riguardare interventi a sostegno di nuovi investimenti o investimenti per ampliamenti/ammodernamenti in attivi materiali ed immateriali.

L’intervento è attuato attraverso la costituzione di un cash collateral infruttifero dato in pegno al soggetto proponente, selezionato sulla base della procedura di cui al presente avviso, a  copertura delle prime perdite registrate su un portafoglio di esposizioni creditizie erogato, dal medesimo soggetto proponente. Una classica tranched cover su un portafoglio suddiviso in due tranche, una junior che assorbe le prime perdite e coperta da fondi pubblici, e una senior.
Il bando non precisa la quota di prime perdite che rimane a carico della banca. Siccome fa riferimento alle regole comunitarie sul de minimis (Regolamento n. 1998/2006), c'è da presumere che le banche si accollino comunque almeno il 20% delle perdite di ogni pratica deteriorata, e addossino ai fondi pubblici il restante 80% fino ad esaurimento della tranche junior. In caso contrario la misura andrebbe notificata a Bruxelles.
Analogamente al bando MiSE sul Fondo nazionale innovazione, si applica un procedimento di determinazione della quota di tranche junior che fa riferimento alla supervisory formula dell'approccio IRB di Basilea 2. In questo avviso l'impianto tecnico è più semplice, e il target di abbattimento del rischio a favore delle banche molto più vantaggioso (per le banche stesse); recita infatti l'avviso in questione:

Per effetto dell’intervento pubblico attuato sotto forma di garanzia, la classe di merito creditizio della tranche senior deve essere corrispondente alla prima classe della tabella 1, riportata nel titolo 2, Capitolo 2, allegato A della Circolare 263/2006  – (AAA scala Standard & Poor’s). La predetta classe di merito creditizio della tranche senior ed i conseguenti punti di stacco e spessore della tranche junior sono determinati applicando l’approccio della formula di vigilanza (Supervisory Formula Approach) di cui alla Circolare 263/2006, ovvero tramite certificazione del rating da parte di una agenzia esterna di valutazione del merito di credito riconosciuta dalla Banca d’Italia (ECAI).
Per portare la tranche senior alla classe di rischio migliore (ponderata al 7% se la banca è AIRB) occorre una junior molto consistente. Con i tassi di default della Calabria (ahimè cresciuti molto dopo la crisi) aspettiamoci quote di junior molto elevate.
La garanzia pubblica è concessa a costo zero per le imprese. Il bando non precisa i criteri in base ai quali si gradueranno le proposte delle banche interessate: a questo riguardo il bando MiSE citato stabiliva un sistema di incentivi teso a far competere le banche sullo spread medio atteso sulla tranche di rischio senior che resta a loro carico. Qui si parla di una "convenzione aperta": criterio molto più snello, speriamo sia applicato con coscienza.
La fase di costruzione del portafoglio di esposizioni creditizie deve concludersi non oltre il termine di 24 mesi dalla data di avvio. Il portafoglio di esposizioni creditizie dovrà essere composto, per almeno il 25%, da imprese non già clienti dell’Istituto di credito, alla data di pubblicazione
dell’avviso di manifestazione d’interesse.

Aspettiamo di conoscere le specifiche di dettaglio che saranno sicuramente definite dopo le manifestazioni di interesse delle banche (non saranno numerose, come è accaduto per il bando MiSE citato, di fatto solo le banche AIRB masticano la materia in questione). Aspettiamoci anche la protesta dei confidi che paiono tagliati fuori da questo intervento. Stampa questo post

7 commenti:

Sapio ha detto...

Chi paga l'agenzia di rating esterna?

Sapio ha detto...

Una curiosità: quale banca si è aggiudicata la gestione del Fondo Nazionale dell'Innovazione?

Sapio ha detto...

Questo bando desta in me delle perplessità per queste ragioni:
1) prevedere il ricorso a soc.tà di rating esterne è troppo costoso e quindi, di fatto, il bando è riservato a quelle 3 o 4 banche AIRB esistenti.
2) prevedere che la senior debba diventare, per effetto della protezione, tripla A è errato perché la Supervisory Formula impone alla senior una ponderazione minima del 7% che significa doppia A.
3) prevedere un periodo di ramp_up di 2 anni è eccessivo (anche se necessario per formare un portafoglio condizionato persino da vincoli tipo : 25% di aziende non già clienti della banca o gruppo di banche assegnatarie) perché per 2 anni il portafoglio non può essere segnalato come protetto o tranchato.
4) una operazione del genere avrà un moltiplicatore fra il 7 ed 8 (tot. 28 ME) e, non essendo notificata alla UE, si comporrà di operazioni “de minimis” di 200.000 E ciascuna, quindi circa 150 operazioni, e con 200.000 un’impresa fa poco o niente.
Conclusioni: queste operazioni sono per le banche di difficilissima gestione ed hanno rendimento assai incerto. Infine hanno una utilità trascurabile per le imprese e l’economia regionale.

Sapio ha detto...

Ma allora come si adoperano queste benedette Tranched Cover?

I portafogli da garantire debbono essere formati da esposizioni già erogate!
In tal modo sarà più facile per la banca valutare il rischio residuo.
Di contro la banca si impegnerà ad erogare alle PMI, ad un tasso predeterminato, in un definito periodo futuro, un importo gravato di un rischio pari a quello di cui è stata sgravata dalla quota junior della tranched sottoscritta dall’ente agevolatore.
Il calcolo è un po’ laborioso ma si può fare!

Gigi ha detto...

Concordo sul fatto che le TC sono di difficile se non impossibile gestione se c'è un periodo di ramp up così elevato. Anzi secondo me è più valida l'opinione di Sapio di formare TC con esposizioni già erogate e garantite, magari con un track record positivo e quindi già parzialmente ammortizzate. Così si riuscirebbero a liberare i portafogli dei confidi di importi più elevati di operazioni a basso rischio lasciando fare loro il mestiere che gli compete: selezionare le imprese "apparentemente" rischiose che il sistema non vuole affidare o affidare ad un costo elevato con operazioni di garanzia standard, salvo poi girarle in portafogli di TC uno o due anni dopo l'erogazione. L'asimmetria informativa di cui tanto i confidi si vantano nei confronti delle banche andrebbe così realmente messa alla prova e valorizzata. Al grido di più TC per tutti, così finalmente i confidi avrebbero una ragione di esistere, che adesso faticano a trovare (a parte la sopravvivenza per il principio di autopoiesi).

Anonimo ha detto...

Sapio, l'agenzia esterna è un'ipotesi di scuola e non so cosa potrebbe fare con l'impianto molto elastico del programma. La convenzione "aperta" terrebbe conto della copertura del rischio nel ramp up, presumo, come ho visto nelle operazioni di Banca Impresa Lazio.
Attenzione: l'uso del regime de minimis non costringe a fare prestiti di 200.000 euro l'uno. Si calcola l'esl moltiplicando il garantito x 13,33%.

Sapio ha detto...

Luca, nella SF entra anche la numerosità del campione. Se l'importo aumenta, la numerosità ed il moltiplicatore diminuiscono.