Anche le norme sugli incentivi alle imprese si aggiornano. Leggete il comma 481 della Legge di stabilità (Legge 24 dicembre 2012, n. 228, pubblicata sulla Gazzetta ufficiale n.302 del 29-12-2012 - Suppl. Ordinario n. 212). Introduce una forma di stanziamento multiuso con clausole di prelazione che potrebbe portare nuova linfa alla dotazione dei confidi e del Fondo centrale. Ecco il testo:
Capite perché non ha senso un modello di confidi basato su disponibilità stabili di fondi pubblici? Questi ultimi sono flussi torrentizi, o meglio, arrivano con l'autopompa dei vigili del fuoco.
Non sto ancora sulle posizioni estreme degli economisti di fermareildeclino, che vorrebbero abolire gli incentivi di "politica industriale" e spendere tutto il risparmio in tagli alle imposte (con Oscar Giannino si presenteranno alle elezioni con la lista Fare, li sto seguendo con molta attenzione attraverso lerzegov su Twitter).
Però mi convinco sempre di più che il modello gestionale sano dei confidi deve partire dall'ipotesi di zero contribuzione pubblica. Se poi arrivano soldi, e dalla spartizione con i confratelli in difficoltà avanza qualcosa, buon pro vi faccia. Ma fare il gioco su quello è come organizzare una festa con gli amici confidando nei dolciumi che il parroco distribuirà alla festa dell'Oratorio. C'è il serio rischio che il grosso finisca consumato a domicilio dalle famiglie bisognose. Avanzerà un sacco di caramelle, da lanciare a manciate nel cortile. Che spasso correre ad acchiapparle! Ancora di più assistere alla scena, ma no, che pena!
Tornando al comma 881 sopra citato, direi che in questo guazzabuglio, parlare di sostegno ai confidi e al Fondo centrale come di misure per la produttività è un eufemismo degno dell'amica di nonna Speranza.
PS1: Se non l'avete ancora visto, e avete 13 minuti, date un'occhiata al mio video augurale Confidi tra le onde della crisi, dove non do ricette migliori di quelle del comma 881, ma cerco di far emergere lo spirito dei tempi, e le ragioni per superarlo.
PS2: Il sito Normattiva, così come quello della Gazzetta ufficiale, riportano testi come quello citato nei quali le lettere accentate tipiche della nostra lingua italiana sono sostituite da lettere semplici seguite da apice singolo (à diventa a'). Apprezzo il grosso investimento fatto per rendere navigabile il nostro ordinamento da ogni cittadino, ma possibile che il web developer che ha sviluppato l'applicazione del portale non abbia saputo gestire le lettere accentate? Anch'io ho sbattuto il muso sul problema delle codifiche dei caratteri internazionali (i famigerati charset), che fa uscire dei geroglifici quando visitate un sito, ma con un paio di mezze giornate lo abbiamo sempre risolto. Anche da questi piccoli dettagli si capisce se un Paese (e la sua Pubblica Amministrazione) lavorano col gusto di fare le cose bene.
PS3: Il Governo ce l'ha fatta a rispettare i piani: il 22 gennaio è stato approvato questo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri sulla retribuzione di produttività
481. Per la proroga, nel periodo dal 1° gennaio al 31 dicembre 2013, di misure sperimentali per l'incremento della produttivita' del lavoro, e' introdotta una speciale agevolazione. L'agevolazione di cui al primo periodo trova applicazione nel limite massimo di onere di 950 milioni di euro per l'anno 2013 e di 400 milioni di euro per l'anno 2014. Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, nel rispetto dell'onere massimo fissato al secondo periodo, sono stabilite le modalita' di attuazione del presente comma. Se il decreto di cui al terzo periodo non e' emanato entro il 15 gennaio 2013, il Governo, previa comunicazione alle Camere, promuove un'apposita iniziativa legislativa per destinare le risorse di cui al presente comma a politiche per l'incremento della produttivita', nonche' al rafforzamento del sistema dei confidi per migliorare l'accesso al credito delle piccole e medie imprese, e per incrementare le risorse del fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, di cui all'articolo 2, comma 100, lettera a), della legge 23 dicembre 1996, n. 662.Penso che la misura per l'incremento per la produttività del lavoro di cui al "primo periodo" sia la detassazione del salario di produttività in attuazione dell'accordo Governo-parti sociali di novembre. Allora, provo tradurre il comma in italiano volgare (nel senso di "sao ka kelle terre ..."), anche con l'aiuto di questo commento flash dal Sole 24 ore. Se la traduzione è infedele, correggetemi:
Dovremmo attuare la detassazione del salario di produttività. Roba costosa, ci dovremmo stanziare quasi un miliardo di euro nel 2013 e 400 milioni nel 2014. Roba complicata, per attuarla serve un decreto, ma diamo tempo al Governo fino al 15 gennaio per emanarlo. Ci riuscirà? Mah, dubito ... Però, visti i tempi, quel gruzzolo può far comodo per molte altre cose, da definire con apposita iniziativa legislativa. Ad esempio, altre misure per l'incremento della produttività magari con l'accordo della CGIL, che in novembre si era dissociata. Ma non era roba troppo complicata? No problem, il Senato ha aggiunto due destinazioni di riserva (complementari o alternative?): fondi per il rafforzamento del sistema dei confidi e incremento delle risorse del Fondo centrale di garanzia. Oh, finalmente si comincia a ragionare: là c'è n'è senz'altro bisogno, non c'è da inventare niente di nuovo, a qualcosa di buono i soldi serviranno.Soldi non ce ne sono, o meglio, si spera che saltino fuori dal fallimento delle misure che dovrebbero marcare un cambiamento deciso nelle politiche per la crescita. E per dirottare fondi dalla strada nuova (ancora da costruire) a quella vecchia, quale argomento migliore dell'emergenza, credit crunch, confidi in ginocchio?
Capite perché non ha senso un modello di confidi basato su disponibilità stabili di fondi pubblici? Questi ultimi sono flussi torrentizi, o meglio, arrivano con l'autopompa dei vigili del fuoco.
Non sto ancora sulle posizioni estreme degli economisti di fermareildeclino, che vorrebbero abolire gli incentivi di "politica industriale" e spendere tutto il risparmio in tagli alle imposte (con Oscar Giannino si presenteranno alle elezioni con la lista Fare, li sto seguendo con molta attenzione attraverso lerzegov su Twitter).
Però mi convinco sempre di più che il modello gestionale sano dei confidi deve partire dall'ipotesi di zero contribuzione pubblica. Se poi arrivano soldi, e dalla spartizione con i confratelli in difficoltà avanza qualcosa, buon pro vi faccia. Ma fare il gioco su quello è come organizzare una festa con gli amici confidando nei dolciumi che il parroco distribuirà alla festa dell'Oratorio. C'è il serio rischio che il grosso finisca consumato a domicilio dalle famiglie bisognose. Avanzerà un sacco di caramelle, da lanciare a manciate nel cortile. Che spasso correre ad acchiapparle! Ancora di più assistere alla scena, ma no, che pena!
Tornando al comma 881 sopra citato, direi che in questo guazzabuglio, parlare di sostegno ai confidi e al Fondo centrale come di misure per la produttività è un eufemismo degno dell'amica di nonna Speranza.
PS1: Se non l'avete ancora visto, e avete 13 minuti, date un'occhiata al mio video augurale Confidi tra le onde della crisi, dove non do ricette migliori di quelle del comma 881, ma cerco di far emergere lo spirito dei tempi, e le ragioni per superarlo.
PS2: Il sito Normattiva, così come quello della Gazzetta ufficiale, riportano testi come quello citato nei quali le lettere accentate tipiche della nostra lingua italiana sono sostituite da lettere semplici seguite da apice singolo (à diventa a'). Apprezzo il grosso investimento fatto per rendere navigabile il nostro ordinamento da ogni cittadino, ma possibile che il web developer che ha sviluppato l'applicazione del portale non abbia saputo gestire le lettere accentate? Anch'io ho sbattuto il muso sul problema delle codifiche dei caratteri internazionali (i famigerati charset), che fa uscire dei geroglifici quando visitate un sito, ma con un paio di mezze giornate lo abbiamo sempre risolto. Anche da questi piccoli dettagli si capisce se un Paese (e la sua Pubblica Amministrazione) lavorano col gusto di fare le cose bene.
PS3: Il Governo ce l'ha fatta a rispettare i piani: il 22 gennaio è stato approvato questo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri sulla retribuzione di produttività
2 commenti:
Grazie al vostro articolo abbiamo accesso alle diverse disposizioni pubblicate nella Gazzetta ufficiale. Ciò è importante poiché nessuno è supposto ignorare la legge.
Sono d'accordo, è scandaloso che non abbiano ancora risolto il problema delle lettere accentate!!
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