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sabato 24 settembre 2011

Tassazione rendite finanziarie: con le nuove aliquote abrogata la norma anti-triangolazioni

Leggendo ieri un inserto del Sole 24 ore sulla Manovra, ho appreso che il Decreto-legge n. 138/2011, oltre a uniformare al 20% le aliquote sui redditi da capitale (esclusi i titoli di Stato che restano al 12,5%), ha abrogato le norme introdotte nel 1996 dal Governo Prodi per combattere le c.d. "triangolazioni" cioè i prestiti concessi ad imprese a fronte di depositi a garanzia costituiti dai rispettivi proprietari presso le banche (art.7, commi 1-4 della Legge 8 agosto 1996, n. 425).
La norma abrogata applicava un prelievo del 20% (aggiuntivo rispetto all'imposizione sui redditi da capitale) sui proventi dei titoli e dei depositi di denaro posti a garanzia di prestiti ad imprese residenti. Queste operazioni denaro contro denaro erano colpite in quanto elusive: consentivano ai soci di finanziare l'impresa con denaro proprio in guisa di prestito; gli interessi aziendali sono deducibili dal reddito d'impresa; i finanziari proventi personali sono tassati al 12,5% o al 27%, meno del reddito di impresa prodotto e distribuito.
Ora il Governo, togliendo la tassa sulle triangolazioni, favorisce l'investimento in titoli di Stato degli imprenditori. Si elimina una complicazione che poteva intralciare piani di riassetto e operazioni garantite non elusive. Le banche possono erogare crediti sicuri, che assorbono poco o punto capitale di vigilanza, e fanno lucrare un margine. Se poi la garanzia è un deposito di denaro, fanno anche raccolta. Meglio che fare margine sui titoli di Stato di proprietà con il rifinanziamento della BCE.
Ad arginare l'uso dello scudo del debito rimane, per i soli soggetti IRES, il cap di deducibilità degli interessi al 30% del ROL (modifica dell'art. 98 del TUIR introdotta nel 2007, ampiamente commentata nella circolare dell'Agenzia dell'entrate che trovate qui).
Ci sarebbero altri modi per agevolare fiscalmente gli apporti di denaro dei soci. Avevo ipotizzato in un paper uno strumento di impiego della liquidità aziendale. In agosto, si parlava di ridurre la tassazione del ritorno sugli apporti di capitale netto (vedi post). Più banalmente, si potrebbe abbassare l'aliquota IRES.
Si è preferito tornare all'antico. Come nel biliardo all'italiana, c'è più gusto se la boccia va a punti colpendo di sponda. Stampa questo post

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