Oggi continuo nel relax. Penserò domani alle slide per la lezione sul rating che devo fare giovedì prossimo agli amici di CDO Marche Sud.
Mi è entrato nella testa il ritornello di Viva la vida dei Coldplay, nella versione di Jury Magliolo a X-Factor, il reality-talent show di Raidue. Sì, amici, guardo questo reality, l'unico che non mi disinteressa. Ad esempio trovo fasullo Amici di Maria De Filippi, che è di genere simile, però usa la musica o lo spettacolo come un pretesto per fare televisione chiacchierata. Poi da Amici uno decolla e a Sanremo vince il festival, non a caso rilanciato dalla contaminatio con quel tipo di televisione. Non è un crimine, saranno anche bravi ragazzi, ma non c'è bellezza.
Anche X-Factor ha i suoi birignao e le sue prolissità, ma è fatto da persone che fanno musica con passione, tanto i concorrenti quanto giudici e vocal coach. Si premiano l'impegno, la disponibilità a imparare, e naturalmente il talento, scoperto fuori dei circuiti commerciali prima di questa occasione.
Come il simpatico Jury, viene da vicino a Brescia il mio amico Gabriele, matricola di ingegneria a Trento, che è un fan di Joe Satriani e passa ore a mettere a punto i pickup e gli effetti delle sue chitarre elettriche e a migliorare la pulizia degli assoli sulle note più alte della tastiera.
Abbiamo bisogno di tanti giovani con questo spirito per rilanciare l'Italia, che si facciano avanti, abbiano più spazio. Ho pensato il business point anche per questo, per sfidare i miei studenti, e per ridare la stessa baldanza ai collaboratori di tutte le età. Perché è da vecchi che scopriamo il vero segreto della giovinezza.
Se politici, amministratori, rappresentanti di interessi vari fossero un po' meno "amici" (o "annozero", stessa radice, cambiano gli stereotipi), e un po' più "x-factor" le cose andrebbero meglio.
Luca
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