aleablog

martedì 10 marzo 2009

Fitch aggiorna i rating sui confidi



Mi è stato segnalato il comunicato stampa di FitchRatings sui confidi italiani. L'agenzia ne copre tre: Unionfidi Piemonte, che si è visto abbassare da BB+ a BB, outlook negativo; Eurofidi, che è stato confermato a BBB+, outlook stabile e Federfidi Lombarda, pure confermata BBB+ stabile. Attenzione però: Fitch precisa che ha confermato i giudizi su Eurofidi e Federfidi perché dà valore ai legami dei due enti con le rispettive Regioni Piemonte (e la finanziaria Finpiemonte) e Lombardia (entrambe rating AA-). Se i legami partecipativi o il patronage non ci fossero, il giudizio sarebbe rivisto.
Nel caso di Unionfidi, Fitch dà la seguente motivazione
The downgrade of UPI's Long-term IDR and the change in Outlook to Negative reflect its scarce capitalisation compared to other rated peers and limited profitability combined with Fitch's expectation of deteriorating asset quality. Although UPI's ratings also reflect its improved internal organisation and low market risk exposure, the outlook for the domestic economy is bleak, and Fitch expects problem guarantees to increase significantly. This increase is likely to raise UPI's cost of credit, putting profitability, and ultimately UPI's already low capital, under pressure.
Nel percorso verso il 107, il confidi industriale piemontese ha migliorato la sua organizzazione, ma deve fare i conti con una capitalizzazione sotto la media di settore, una redditività sotto le attese (che forse riflettevano i livelli necessari per migliorare la capitalizzazione) e il peggioramento, riscontrato e atteso ancora, della qualità del credito.
No, fare il confidi oggi non è una passeggiata. Senza bisogno di aggiungere che un garante personale BB piace alla banca quanto la sua impresa associata media.

Luca
PS 12/3: Brutto post, scritto di corsa. Non l'ho corretto, ma ho chiarito meglio il mio pensiero in questo seguito.

Stampa questo post

3 commenti:

sapio ha detto...

.. e quindi una garanzia rilasciata da un BB non è in grado di migliorare il pricing del prenditore medio. Ricordo che il beneficio potenziale per il prenditore è tanto più grande quanto più alta è la differenza fra rating del garante e rating del garantito. Un garante BB può sperare di attenuare sensibilmente il tasso applicato dalla banca solamente ad un garantito scadente. Il garantito però paga un tasso al garante e c'è da domandarsi se alla fine c'è risparmio?

admiral ha detto...

...ma se le banche procedessero con convinzione verso un IRB advanced ( solo alcune già lo sono) non rileverebbe tanto il rating dato da terzi, quanto il LGD misurato su quel singolo Confidi che, se ottimo nella sua capacità di mitigazione della perdita -nonostante Fitch-, potrà scaricare beneficio di prezzo-banca sul suo garantito.

sapio ha detto...

Una banca standard pondera i crediti in bonis al 100% che equivale ad una PD del 2,5% circa (recito a memoria, non ho i conti sottomano). A questa banca converrà passare a IRB Foundation se la rischiosità media dei suoi clienti è migliore di questo 2,5%. Le converrà passare a IRB Advanced se le sue procedure di recupero le garantiscono una LGD migliore del 45% (per esposizioni a breve, nei mutui è diverso etc). Ora nella mia esperienza questo accade difficilmente e le banche fanno bene a tenersi il Foundation. Inolte per quello che so BdI non vuole proprio che i Confidi siano valutati in LGD, neanche dalle IRB Advanced. Comunque tutto questo cosa cambia per il prenditore finale? Lui pagherà comunque un Saeg (Tasso pagato alla banca+commissione ai Confidi) in base al suo profilo di rischio.