aleablog

mercoledì 30 giugno 2010

Scampato pericolo!

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Il blog è andato giù per qualche minuto per un serio pericolo: un programma antispam che stavo provando aveva cancellato tutti i contenuti (proprio tutti). Per fortuna il mio angelo custode mi ha ispirato un backup prima dell'infelice esperimento. L'ho ripristinato, ed ecco aleablog di nuovo in linea. Con un problema: sono andati persi i commenti caricati tra le 11.05 e le 12.56 di oggi (mi scuso con i commentatori, la mink..ta è mia).

Wall Street: riparte il calcio-mercato

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Wall Street torna ad assumere, ne parlano Bloomberg e il Sole 24 ore. Alcune figure sono molto ricercate, e le grandi banche se le contendono a suon di stipendi e bonus, con minimi garantiti anche per più di un anno.

martedì 29 giugno 2010

Nuovo formato di aleablog

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Vi propongo come esperimento un nuovo formato del blog in cui non trovate più sulla home page il testo completo dei post, ma soltanto il titolo, la prima frase e un link al resto. Così è più facile scorrere i post e vedere dove ci sono commenti.

Fusione tra Fidindustria Biella e Confidi Lombardia

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Grazie ai contatti in corso per il seminario del 12 luglio, ho appreso una notizia interessante di un mesetto fa, che riprendo dal Biellese:
20 maggio 2010 - Fidindustria [Biella] sceglie la strada delle alleanze forti. Il confidi dell’Unione industriale ha annunciato ieri la decisione di aggregarsi a Confidi Lombardia, dando vita a una nuova organizzazione con 15mila associati, rispetto agli attuali 1.600, localizzata tra Lombardia e Piemonte.

Da UCB WinEvo, un prestito per la programmazione di cassa a breve

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Sento l'esigenza di scrivere qualcosa di tecnico-bancario, e colgo l'occasione offerta dalla campagna di Unicredit Corporate Banking sul prodotto WinEvo. Il foglio informativo lo presenta così:
WinEvo è un finanziamento a breve termine della durata di 12 mesi (di cui massimo 6 di preammortamento), che si affianca a linee autoliquidanti da utilizzare al momento del rimborso del finanziamento stesso, finalizzato alla copertura del fabbisogno finanziario connesso al ciclo produttivo delle imprese. L’impresa si impegna ad utilizzare le linee autoliquidanti per un importo medio non inferiore al finanziamento: il mancato rispetto di uno dei covenant previsti in contratto comporta l’applicazione di una penale. L’Impresa rimborserà il finanziamento, secondo quanto previsto in contratto, mediante pagamento periodico di rate di soli interessi e, a partire dal 7^ mese, comprensive di quote costanti di capitale ed interessi regolati a tasso variabile. L’erogazione della somma finanziata avviene in una unica soluzione.
Quindi si tratta di un mini-mutuo di breve durata, che vive in simbiosi con una linea autoliquidante (un anticipo sbf, ad esempio). Presumo che serva per sovvenire ai fabbisogni di natura stagionale (io ne so qualcosa, avendo seguito col business point la gelateria dell'amico Diego, e anche Roberto Villa, che ha un figlio nel settore). Nei mesi di preammortamento l'azienda finanzia una scorta di liqudità, da usare o tenere come buffer, nella stagione del raccolto l'impresa fattura alla grande, e ha carta da presentare al sbf, così ottiene la liquidità per rientrare dal mini-mutuo. Immagino che complessivamente l'utilizzato su WinEvo + sbf si mantenga nei 12 mesi sull'importo inizialmente erogato, così la banca è agevolata nella sua programmazione di tesoreria. Le condizioni prevedono un tasso euribor 3 mesi + spread dipendente dal rating UCB (lo spread massimo è il 4,5%). Il TAEG esemplificato nel foglio è del 4,28%, assumendo un euribor dello 0,71%, uno spread del 2,25% e computando le spese di istruttoria liquidate all'erogazione nella misura dell'1% dell'importo.

Banca d'Italia: rapporto sull'economia della Calabria

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Alla collezione 2009-2010 dei rapporti sulle economie regionali si aggiunge quello sulla Calabria curato dalla filiale di Catanzaro della Banca d'Italia.

BRI: relazione annuale 2009-2010

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La Banca dei regolamenti internazionali ha pubblicato ieri l'80a relazione annuale (qui in italiano). Fare analisi e prospettare scenari è un esercizio da vertigini. L'ufficio studi della BRI si fa apprezzare per la lettura critica della situazione e dei progressi compiuti nel superamento della crisi, ammonendo sui molti focolai di instabilità apparentemente sopiti. In particolare la BRI paventa gli effetti di tassi prossimi allo zero per lungo tempo, buoni a nascondere i pericoli dell'eccessivo indebitamento delle famiglie, delle imprese, delle banche e degli Stati. Rischia di sopravvivere una zombie economy. E' quindi prioritario mettere in atto senza dilazioni il piano di rafforzamento patrimoniale dei sistemi bancari (leggi Basilea 3) e di rientro dai debiti pubblici insostenibili.

Pubblicità (2): il private equity per tutti del fondo Caronte

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Sempre sul Sole di oggi, a pag. 12, quarto in basso a sinistra, c'è l'inserzione del Fondo Caronte che promette: "La crisi vi fa fallire? Noi no." Fa pubblicità anche su radio24.

Pubblicità (1): l'enigmatico Confidi~Prof

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Nell'ultima pagina del Sole 24 ore di oggi campeggia il logo di Confidi~Prof, Cooperativa di garanzia. A tutta pagina. Nient'altro: slogan, recapiti, siti web, niente. Sarà la prima di una serie? Saranno svelati i particolari uno alla volta?

lunedì 28 giugno 2010

Assemblea di Federconfidi 2010

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Ho ricevuto con piacere la mail di invito all'assemblea annuale di Federconfidi, che si terrà a Roma martedì prossimo, 6 luglio, alle ore 10.00 presso la Sala Andrea Pininfarina di Confindustria, in Viale dell'Astronomia, 30. Il programma prevede la relazione del Presidente Francesco Bellotti, e a seguire gl interventi di Corrado Baldinelli (Direttore Principale Sostituto Capo Servizio della Supervisione Intermediari Specializzati Banca D’Italia), Gabriele Cappellini (Amministratore Delegato Fondo italiano di investimento per le PMI), José Fernando Figueiredo (Presidente AECM) e Giovanni Sabatini (Direttore Generale ABI). Concluderà l'assemblea il Presidente della Piccola Industria. Vincenzo Boccia.

domenica 27 giugno 2010

Un messaggio dall'Abruzzo: confidi ammortizzatori sociali?

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Questa news riporta una lettura interessante e rivelatrice del ruolo dei confidi nella crisi attuale:
La crisi economica non accenna ad allentare la morsa, le conseguenze negative del terremoto, come prevedibile, si stanno avvertendo in tutta la Provincia dell’Aquila, anzi nell’intero Abruzzo. La situazione per le nostre aziende, afferma il Presidente della Cooperativa Artigiana di Garanzia Regione Abruzzo (Gruppo Confesercenti) – Mario Del Corvo – , rimane critica[...].

La Provincia di Messina lancia il suo fondo anti-crisi

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Questa news parla della lodevole iniziativa che la Provincia di Messina intende attuare attraverso protocollo d’intesa con i confidi della provincia per l’attivazione del “Fondo anti-crisi provincia di Messina”. I tre CONFIDI indicati sono: Confidi Sicilia, ASCOM Finance e Confarfidi.
Atteso che con determinazione dirigenziale del 07.12.2009 n. 319/Gab. Pres è stata impegnata la residua somma di € 200.000,00 disponibile al citato capitolo 7559 del Peg 2009 e che pertanto può essere utilizzata per l'attivazione dei previsti interventi in favore delle imprese che operano nella provincia di Messina e che risentono particolarmente della diffusa situazione di crisi che interessa in modo particolare il territorio della provincia di Messina;

venerdì 25 giugno 2010

Banca d'Italia: rapporti su Abruzzo, Lazio e Trentino-Alto Adige

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Prosegue la pubblicazione delle note sull'andamento delle economie regionali curate dalle filiali della Banca d'Italia.

Gli insegnamenti di un 3-2

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Che cosa ho appreso ieri tra le 16.00 e le 17.50:
  • abbiamo fatto un pessimo lavoro con i giovani, e ce ne stiamo accorgendo troppo tardi;
  • i senior di provata capacità da soli sono impotenti, e invecchiano;
  • siamo infestati di soggetti petulanti, nullafacenti e rissosi;
  • in questo clima prendersi responsabilità e lavorare è cosa da eroi;
  • puntare a cavarsela non basta più;
Se questo accade con la cosa a cui teniamo di più, l'ultimo baluardo (con il cibo e il vino) della coesione nazionale, quali disastri incombono in altri campi, come il nostro, di cui potremmo stilare lo stesso elenco di doglianze?

giovedì 24 giugno 2010

Seminario sulla consulenza finanziaria del 23/6: com'è andata? Benissimo!

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Ieri si è tenuto l'atteso seminario sulla consulenza finanziaria alle Pmi e il ruolo dei confidi. Presenti 16 persone, me compreso, alcune venute da lontano, come Nic&Gabri che sono partiti alle 2.00 da Teramo, e Marcello Tiddia ed Enrico Gaia (Sardafidi), da Cagliari.

Bando per la cessione della Banca popolare di garanzia in liquidazione

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Un visitatore mi segnala questo articolo apparso sul Mattino di Padova del 22/6. I liquidatori stanno raccogliendo le manifestazioni di interesse a rilevare l’istituto posto in liquidazione coatta con un bando che scade il 30/6. Sono quattro le domande finora presentate alla banca (BPG). Si tratta di quattro confidi: uno piemontese, uno emiliano e due veneti. Il più accreditato appare Sviluppo Artigiano, "107" che fa capo alla Cna del Veneto (l'interesse nasce dall'intento di allargare l'ambito territoriale e settoriale, come dichiarato qui dall'AD di Sviluppo Artigiano Mario Borin, che ha informato Confindustria del suo intento). I numeri sulle condizioni della banca verranno resi noti solo dopo la chiusura del bando.

martedì 22 giugno 2010

Paper della Banca d'Italia sulla disponibilità delle banche a ristrutturare il debito

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Uno studio di Giacinto Micucci e Paola Rossi, La ristrutturazione del debito e il ruolo delle tecnologie di prestito (Debt restructuring and the role of lending technologies, il testo è in inglese), arriva a conclusioni interessanti (cito dalla sintesi in italiano):
La probabilità di ristrutturare il credito alle imprese in financial distress è maggiore quando le banche affidanti: i) sono geograficamente vicine all’impresa; ii) si basano maggiormente sulle informazioni qualitative (soft information), che su precisi indicatori quantitativi (ad esempio, credit scoring); iii) sono caratterizzate da una struttura organizzativa decentralizzata, in cui le deleghe decisionali ai responsabili di filiali sono maggiori. La dimensione della banca affidante ricopre invece un ruolo solo secondario.

Fitch: il paradosso dei bassi default 2010 sui Corporate bond USA

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Un rapporto di FitchRatings (download gratuito con registrazione) sottolinea il buon comportamento dei default sul debito corporate USA nel 2010 per le classi a basso rating. La frequenza dei default è nell'ordine dell'1%. Può sembrare un paradosso, in presenza di una recessione prolungata. Ci sono delle spiegazioni contingenti: gli emittenti hanno aumentato il buffer di liquidità e soprattutto hanno beneficiato dei tassi quasi a zero e della fame di spread degli investitori che ha facilitato il collocamento delle emissioni attuate per rifinanziare e consolidare le passività. La liquidità è migliorata. E la solvibilità? Speriamo che tenga.

Distretti: urge lavoro di intelligence (e di braccia)

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Un bell'articolo di Dario Di Vico sul Corriere passa in rassegna i principali distretti manifatturieri italiani, sulla base del Monitor dell'ufficio studi di Intesa San Paolo. Emerge un quadro di luci e ombre, con tanti attori alla ricerca di un ruolo diverso rispetto al passato, e un generale bisogno di mettere insieme idee, competenze, relazioni, soldi.

Cambia l'indicizzazione dei CcT con i Ccteu legati all'Euribor

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Vado fuori dai nostri temi per commentare una notiziona: il lancio dei Ccteu, che comporta l'abbandono dello storico meccanismo di indicizzazione dei CcT a cedola variabile, che non saranno più legati ai tassi sui BoT a 6 mesi, bensì all'Euribor (sempre a 6 mesi). Nati nel 1977, i CcT sono stati per anni un pilastro dei portafogli obbligazionari delle banche e delle famiglie, fino a che il calo storico dei tassi e l'apertura agli investitori esteri non ha fatto prevalere l'emissione dei titoli di Stato standard, ovvero i BTp a tasso fisso. I CcT hanno il pregio di difendere l'investitore dal rischio di rialzo dei tassi. In realtà anche i CcT possono subire cali di prezzo rilevanti (è successo nel 2009): sono titoli a medio termine, quindi soffrono di un rialzo del credit spread dell'emittente, cosa purtroppo possibile e frequente sul mercato del debito sovrano negli ultimi mesi. Inoltre, nel caso specifico dei CcT indicizzati ai tassi BoT, possono risentire anche della scarsa familiarità del parametro di indicizzazione, dato che il mercato delle floating rate notes internazionale (come quello degli IRS) utilizza come parametro standard il Libor o l'Euribor.

Titolo V TUB: la relazione al Decreto precisa le norme transitorie sulle procedure di iscrizione dei confidi

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Come segnalatomi da Nic&Gabri, sul sito della Camera è disponibile la Relazione al Decreto famoso sottoposto al parere del Parlamento (vedi ultimo post). Lo potete scaricare anche da qui.

La crisi colpisce anche le professioni: emendamento alla manovra chiede aiuto ai confidi

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Da una news ASCA:
(ASCA) - Roma, 21 giu - Proposte per venire incontro alle categorie professionali colpite dalla crisi sono state presentate dall'Udc, come emendamenti alla manovra. Lo riferisce in un comunicato il deputato Pierluigi Mantini.

domenica 20 giugno 2010

La lezione di Draghi su economia e società del Nord Est

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Il Governatore Draghi ha tenuto una lezione al CUOA di Altavilla Vicentina che potete trovare qui.

venerdì 18 giugno 2010

Seminario ad Orvieto con gli imprenditori associati a Confindustria

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Sono appena tornato da una bella escursione in quel di Orvieto, nata dall'invito del direttore di Confindustria Terni, Mauro Meucci, in occasione di un seminario sul credito per gli imprenditori della sezione territoriale di Orvieto dell'Associazione.

Banca d'Italia: rapporto sull'economia sarda

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La Banca d'Italia ha pubblicato le note sull'economia della Sardegna. Il rapporto non contiene una sezione sui confidi. Per quanto riguarda il credito alle imprese, nel 2009 i prestiti concessi alla clientela residente in Sardegna hanno sensibilmente decelerato; l'espansione è rimasta superiore a quella media nazionale.Sono calati i prestiti alle imprese di piccole dimensioni, mentre la dinamica è rimasta positiva per quelle medie e grandi. I tassi annui di passaggio a sofferenza sono saliti al dicembre 2009 al 5% annuo nel manifatturiero (per effetto della crisi nei settori chimico e dei metalli di base) e al 3,3% nelle costruzioni. All'interno di un campione di società censite dalla Centrale dei bilanci, i credit spread rispetto al tasso refi BCE sono saliti di circa un punto, determinando a fine 2009 una forbice per classi di rischio compresa tra il 5,1 e il 5,5%, molto più stretta di quella osservata nella media nazionale.

Albert Einstein (e Luigi Giussani) sulla crisi

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Da questo bel volantone della CDO di Pavia ho appreso che Albert Einstein nel 1955 ha annotato alcuni pensieri sulla crisi. Scopriteli cliccando e ingrandendo il pdf, troverete anche una frase di don Giussani che completa la riflessione.

mercoledì 16 giugno 2010

Accordo fatto: moratoria prorogata fino al 31/01/ 2011

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Come anticipato qui, ieri l'ABI e le associazioni d'impresa hanno siglato in una riunione tecnica presso il MEF (vedi comunicato) l'accordo che proroga la moratoria sui prestiti alle Pmi per altri sette mesi, fino al 31 gennaio del prossimo anno. Ne potranno beneficiare le imprese già ammesse nel primo periodo di applicazione, anche per nuove operazioni. Trovate i dettagli e i dati sui volumi messi in moratoria in questo articolo del Sole 24 ore: prestiti per 43 miliardi sono giù stati ammessi, e circa 7 miliardi sono in corso di esame. Soltanto il 2,5% delle richieste non è stato accolto.

Prossimo al lancio un confidi regionale di area confindustriale: Fidimpresa Lazio

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Da una news ASCA:
(ASCA) - Roma, 16 giu - La data di nascita e' gia' decisa: 1° gennaio 2011. Anche il nome: Fidimpresa Lazio. La nuova struttura vedra' la luce dalla fusione di Fidindustria Lazio e Confidimpresa Lazio, i due confidi promossi dal sistema Confindustria. E avra' una massa di garanzie e patrimonio netto (unica ad oggi sul territorio) ben maggiore dei 75 milioni necessari per chiedere l'iscrizione all'albo degli vigilati dalla Banca d'Italia. Proprio il riconoscimento di Via Nazionale e' il primo obiettivo in agenda del nuovo consorzio. Fidindustria Lazio e Confidimpresa Lazio (dall'unione dei nomi nasce appunto Fidimpresa Lazio) sono due societa' cooperative per azioni che forniscono garanzie alle aziende che chiedono prestiti alle banche, agevolandone quindi la concessione. Fidindustria nasce nel 2004 dalla aggregazione dei confidi di Roma, Rieti e Viterbo. Confidimpresa, invece, e' stato varato nel 2005 dall'unione delle strutture operanti nelle altre due province della regione, Latina e Frosinone. Fidimpresa Lazio avra' un capitale di 5,9 milioni e 1.868 soci, con un patrimonio e un fondo rischi in totale di quasi 40 milioni. La massa di garanzie rilasciate arriva a 75,7 milioni. Un big se paragonato al sistema della garanzia al credito nel Lazio: secondo Kpmg in Regione ci sono 82 confidi, ''ma di questi - spiega Alessandro Carpinella, director Kpmg corporate finance - solo 30 sono operativi e 4-5 sono quelli di qualche rilevanza''. In provincia di Roma, dove sono le strutture piu' grandi, in media hanno 1.400 soci e 7 milioni di garanzie medie in essere.
Auguriamo buon lavoro e venti propizi al nuovo confidi. La sua nascita dà un contributo a razionalizzare il sistema della garanzia collettiva in Lazio.

Banca d'Italia: i confidi in Lombardia dal rapporto sull'economia della regione

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Ai rapporti sulle economie regionali pubblicati dalla Banca d'Italia si aggiunge oggi quello sulla Lombardia. La mia regione (per nascita) è tra quelle più duramente provate dalla recessione. Nel 2009, si stima che il ricorso alla CIG abbia interessato 145 mila lavoratori nel settore dell'industria. Ciò nonostante, il tasso di disoccupazione nella regione è cresciuto al 5,4 per cento nella media dell'anno, dal 3,7 per cento dell'anno precedente, con un aumento particolarmente sensibile nell'ultimo trimestre. Un'azienda su sei ha intrapreso iniziative volte a ristrutturare il debito, e una su nove ha ottenuto la revisione delle condizioni. In base al monitoraggio effettuato in sede ABI, alla fine dello scorso mese di marzo circa un quarto delle operazioni sospese grazie alla moratoria faceva capo a imprese piccole e medie della regione. Nondimeno, la crisi ha colpito pesantemente le aziende lombarde: il numero di fallimenti è cresciuto in modo significativo, più che nella media del Paese e delle altre regioni del Nord Ovest.

Anche la microfinanza soffre della crisi

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Questo report di Bloomberg documenta la crescita dei default presso le istituzioni di microcredito in India e in altri paesi. La situazione non è proccupante, ma si paventa un rischio subprime, ovvero l'accesso non disciplinato al credito per importi non sostenibili. Il settore risponde alle minacce creando o potenziando i serviizi comuni e gli istituti centrali di categoria.

Banca d'Italia: consultazione su governo e gestione del rischio di liquidità

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E veniamo al secondo documento di consultazione diffuso oggi in materia di Liquidity risk management (Disposizioni in materia di governo e gestione del rischio di liquiditá delle banche e dei gruppi bancari e degli intermediari finanziari iscritti nell’elenco speciale). Si tratta di un documento di consultazione integrativo del documento di Basilea su International framework for liquidity risk measurement, standards and monitoring.

Banca d'Italia: consultazione sulle norme di recepimento delle modifiche alle direttive UE sul capitale

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La Banca d'Italia ha messo in consultazione un documento illustrativo delle modifiche alla normativa di vigilanza prudenziale sulle banche egli altri intermdiari finanziari conseguenti al recepimento delle direttive europee sul patrimonio delle banche 2006/48 e 2006/49 (cd. CRD).

Banca d'Italia: l'economia delle Marche e i confidi

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Il Rapporto Banca d'Italia sull'economia delle Marche parla dei confidi alle pp.32-34. L'operatvità del settore è concentrata in 24 confidi con sede legale in regione, che nel 2009 hanno erogato garanzie per oltre il 60 per cento del totale. I confidi prestano garanzie sul 20 per cento del totale dei prestiti alle imprese con meno di 20 dipendenti, percentuale leggermente superiore nel confronto con l’Italia. È stato ancora più importante il ruolo dei confidi nell’agevolare il ricorso al credito delle imprese di piccolissime dimensioni (con meno di 5 addetti) e di quelle artigiane, con quote dei prestiti garantiti sul totale rispettivamente pari al 57,0 e al 64,8 per cento (notevole!). Il 90% del credito garantito dai confidi è erogato da banche piccole e minori (altra specialità marchigiana). Nel 2008-2009 i prestiti garantiti sono cresciuti dell'1,0%, queli non garantiti sono scesi dell'1,5% (nel manifatturiero il differenziale di crescita è più ampio, +0,4% contro -3,4%). Nelo stesso biennio il tasso medio annuo di default è stato il 2,8% sul garantito, più alto dell'1,6% sul non garantito, una differenza di segno ed entità in linea con la media nazionale.

martedì 15 giugno 2010

Banca d'Italia: rapporti su Friuli-VG, Molise, Valle d'Aosta, Puglia e Piemonte

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Informo brevemente che la Banca d'Italia ha pubblicato altri cinque rapporti per il 2009 sulle economie del Friuli-Venezia Giulia, del Molise, della Valle d'Aosta, della Puglia e del Piemonte.

Confeserfidi 107 è!

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Bartolo Mililli mi informa che l'8 giugno la Banca d'Italia ha perfezionato l'iscrizione all'elenco speciale di Confeserfidi.

Il Decreto di riforma del TUB all'esame della Camera

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Come annunciato qui, il 10/6 il Consiglio dei ministri ha approvato il testo del Decreto legislativo di riforma del TUB, che è stato poi trasmesso dal governo al parlamento (per il parere). Con il prezioso aiuto di Nicola e Gabriele Iuvinale ho messo insieme in po' di informazioni da fonti ufficiali. Questa pagina del sito della Camera documenta lo stato di avanzamento. Potete scaricare qui il testo ufficiale); l'ho a mia volta scaricato da questo link (la parte sul Titolo V è da pag. 22 e segg.). Attualmente si trova presso le commissioni VI FINANZE (termine 20 luglio), V BILANCIO (termine 30 giugno) e XIV POLITICHE DELL'UNIONE EUROPEA (termine 20 luglio 2010).

Molise: prove di dialogo tra Fidi e Fin, aggiornamenti

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Torniamo dopo questo post sul confronto in atto tra FinMolise, finanziaria regionale, e Fidi Molise, espressione dei confidi molisani. Il Tempo dà spazio al nuovo appello del Presidente di "Fidi", Matteo Russo. Il tema è sempre (se ho capito bene) la rivendicazione di un ruolo centrale nella gestione delle risorse anti-crisi.

Proroga della moratoria, ma soltanto per chi è già dentro

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Come riferisce il Sole 24 ore, le imprese potranno sospendere i rimborsi dei prestiti ammessi alla moratoria per altri sei mesi, grazie alla proroga della scadenza del provvedimento dal 30/6 al 31/12/2010. Non potranno invece essere accettate nuove richieste (cosa che, a detta dell'ABI, avrebbe reso ingestibili gli accantonamenti).

lunedì 14 giugno 2010

Banca d'Italia: i confidi in Veneto e in Umbria

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Oggi sono stati pubblicati due nuovi rapporti della Banca d'Italia sulle economie regionali. Riguardano il Veneto e l'Umbria. Tutti e due trattano dettagliatamente di confidi.

La Rassegna trimestrale BRI esamina la turbolenza finanziaria

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La Banca dei Regolamenti Internazionali ha pubblicato la Rassegna trimestrale del giugno 2010.

domenica 13 giugno 2010

Gruppo Smefin: seminario sulla consulenza finanziaria alle Pmi, Milano, 23 giugno

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"Gruppo di lavoro Smefin" è la sigla che ho ripreso (dal progetto omonimo) per firmare il commento scritto con alcuni amici visitatori e inviato al MEF sulla riforma del titolo V TUB. Dietro la sigla sta una libera associazione di persone (conosciute tramite blog e convegni) che partecipa al dibattito sulla legislazione e sulle politiche materia di finanziamento delle Pmi, propone seminari di approfondimento e discute quotidianamente i temi di attualità sulle pagine di aleablog.

Scoffone (Casartigiani ed Eurocons): i fondi pubblici stile Bancomat basteranno ai confidi?

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Piergiorgio Scoffone (presidente di Euroconsult, responsabile delle relazioni esterne di Casartigiani Piemonte e consigliere di Finpiemonte) ha analizzato sul sito di Eurogroup il tema delicatissimo del sostegno pubblico ai confidi, nello specifico a quelli del Piemonte. Riassumo i punti principali del suo intervento:
  • un sistema che non fa sistema; in Piemonte operano venticinque confidi, hanno tutti "una storia importante", però non mettono in comune nulla: non solo servizi, ma neanche capacità di rappresentanza nei confronti di banche, istituzioni, interlocutori pubblici e privati. Ognuno, tranne Eurofidi, fa riferimento alla propria sigla associativa, con la quale molte volte esiste un legame funzionale anche in termine di gestione e non solo di rappresentanza; proprio perché il "sistema non fa sistema" continuano ad aumentare i costi di gestione dei vari confidi (vedi bilanci 2009).
  • la dipendenza da risorse pubbliche; oggi, a parte Unionfidi ed Eurofidi, tutti i confidi non sono in grado né di generare risorse proprie per incrementare il proprio patrimonio, né sono in grado di aumentare il loro capitale sociale rivolgendosi direttamente ai propri soci; la patrimonializzazione resta a carico quasi esclusivo dell'operatore pubblico; nonostante il consolidamento effettuato dalla Regione Piemonte in capo ai confidi piemontesi di cinquanta milioni di prestiti erogati nel tempo, averne sottoscritti altri venti con versamenti diretti nel 2009, si stima che ai confidi serviranno almeno altri cinquanta milioni nel 2010, poi altrettanti nel 2011 e così via; sino a quando la Regione Piemonte o le Camere di commercio potranno continuare a svolgere la funzione di "Bancomat" per i confidi piemontesi?
Questo il sasso lanciato da Scoffone. La tesi non è esplicita, ma se facciamo un collegamento con il ricorso di Eurofidi (che come Eurocons fa capo ad Eurogroup / Finpiemonte) contro l'esclusione dai bandi per i confidi della Lombardia, possiamo completare il ragionamento fino alle probabili conclusioni: non si può finanziare una miriade di confidi con fondi pubblici, non ci sono abbastanza soldi e soprattutto quei pochi che ci sono vengono bruciati dai costi di (sovra)struttura. E' più equo ed economico finanziare i soggetti efficienti.

venerdì 11 giugno 2010

Mega-convegno sui confidi a Ragusa

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Come riferisce Onda Iblea (ma me lo aveva anticipato un amico) il 16 giugno a Ragusa Res Consulting Group e Confeserfidi organizzano un Workshop nazionale dal titolo “I confidi oggi”. Son previsti numerosi interventi, tra cui quelli di Roberto Rizzo (Regione Sicilia), Claudio D'Auria (Allen & Overy), Vito Rinaudo (Assoconfidi Sicilia) e Bartolo Mililli (Confeserfidi). La quota di partecipazione è di 90,00 euro + IVA e potete iscrivervi su questa pagina del sito RES.

La manovra spiegata da Salvatore Rossi

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Potete farvi un quadro dello stato dell'economia e del senso della manovra di finanza pubblica in corso leggendo l'audizione di Salvatore Rossi, responsabile della ricerca economica della Banca d'Italia, presso la Commissione economia del Senato.

I TruPS fanno ostruzione sulla strada di Basilea 3. Insegnamenti per noi

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Sfogliando le news di Bloomberg, mi sono imbattuto nei TruPS. TruPS sta per Trust Preferred Security. Sono obbligazioni bancarie subordinate con facoltà di sospensione degli interessi, emesse con l'interposizione di un trust (veicolo fuori bilancio) tra la banca e gli investitori. Questa news ne traccia la storia. Furono lanciate e ampiamente utilizzate dalle maggiori banche USA, e poi dal 2000 propagate a macchia d'olio tra le piccole community banks. Per dare più mercato alle piccole emissioni, le TruPS sono state confezionate in CDO, come gli ABS subprime. Un titolo a maggior rischio default è così diventato la materia prima per fabbricare senior CDO tripla A.

giovedì 10 giugno 2010

Banca d'Italia: rapporto sull'economia dell'Emilia Romagna

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Le "note" della Banca d'Italia sulle economie regionali (che stiamo seguendo sul blog) si arricchiscono del rapporto sull'Emilia Romagna. La parte sul credito alle imprese è ricca, ma non ci sono dettagli sui confidi (ogni sede regionale mantiene un'autonomia nel definire i contenuti del rapporto). Ecco la sintesi dalla pagina di presentazione:
Dopo anni di crescita sostenuta, il credito bancario ha registrato, dalla seconda metà del 2008, un brusco rallentamento. Alla fine del 2009 i prestiti alla clientela residente in regione sono diminuiti sui dodici mesi dell'1,1 per cento. Quelli alle imprese si sono ridotti in misura più accentuata, soprattutto nell'industria manifatturiera. Dal lato della domanda, la diminuzione dei fabbisogni finanziari legati alla caduta degli investimenti è stata solo in parte compensata dalle maggiori richieste di credito connesse con la ristrutturazione del debito. Le politiche di offerta delle banche hanno mantenuto un accento restrittivo motivato, soprattutto, con l'aumentata rischiosità della clientela. La tendenza all'irrigidimento delle grandi banche si è progressivamente attenuata mentre è proseguita per le piccole. I finanziamenti alle famiglie, sebbene in rallentamento, hanno registrato un incremento, soprattutto nella componente dei mutui. La rischiosità dei prestiti alle imprese ha continuato a crescere collocandosi ai massimi del decennio; quella dei prestiti alle famiglie, sebbene in aumento, si è mantenuta su valori storicamente contenuti.
Rinviandovi alla lettura del documento, riporto un'interessante figura che mostra la convergenza tra banche maggiori (istogrammi scuri) e banche locali (istogrammi chiari) dei ratio di incidenza delle poste problematiche sui prestiti.

A proposito di educazione finanziaria

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Ieri la Banca d'Italia, come riferisce Repubblica - Finanza & Mercati, ha annunciato per voce di Ignazio Visco una strategia comune per l'educazione finanziaria, d'intesa con le altre Authority (CONSOB e ISVAP). Sarà creato un portale web che conterrà tutto il materiale e gli strumenti già presenti sui siti internet delle singole autorità. E' stato avviato inoltre un protocollo con il Ministero dell'Istruzione per svolgere test di apprendimento a conferma dell'efficacia del programma. L'annuncio è stato reso nel corso dell'OECD-Bank of Italy Symposium On Financial Literacy (qui le conclusioni di Anna Maria Tarantola).

Da Bloomberg due report su grandi banche e hedge funds

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E' interessante leggere le news di Bloomberg che raccolgono pareri e voci dagli operatori. Ne segnalo due. La prima riguarda l'incontro delle mega-banche aderenti all'Institute for International Finance in corso a Vienna. Le crisi ricorrenti (ultima quella del debito sovrano in Europa) è un buon pretesto per rinviare sine die l'inasprimento dei requisiti patrimoniali (e di prorogare gli interventi delle banche centrali a sostegno della liquidità e dei mercati). Così la mega-banca respira e prosegue il suo cammino, magari con buoni profitti.

Il nuovo ruolo del private equity

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Segnalo sul Sole 24 ore l'articolo Il nuovo ruolo del private equity, di Eugenio Morpurgo (AD di Fineurop Soditic). Morpurgo illustra la storia recente, lo stato e le prospettive del settore. Il private equity rappresenta una delle più importanti innovazioni della corporate finance dagli anni ottanta in poi. Idealizzato, o demonizzato, è stato protagonista di tanti casi di crescita o riorganizzazione di aziende e settori. La formula virtuosa del "private" richiede un team di gestione con forti competenze imprenditoriali, che si coinvolge fortemente nelle imprese partecipate facendo squadra corta con i manager, crea valore dal business (e non dalla leva finanziaria, o dall'attesa di multipli elevati al momento della cessione), è quindi disposto a stare nell'impresa quanto servirà e ha una dotazione di capitale che gli consente di farlo. E' una formula che si deve adattare nel contesto italiano, nel quale i target più numerosi sono imprese familiari che al più ammettono soci di minoranza. Il contesto post-crisi chiede inoltre moderazione nelle attese di rendimento. Giustamente Morpurgo vede una forte domanda di interventi per ricapitalizzare le imprese quando si dovrà uscire dalla moratoria, o quando si affronteranno passaggi generazionali. Esprime una valutazione incoraggiante per i fondi con sponsor pubblico che sono nati a livello regionale o nazionale (come il Fondo italiano di investimento).

Il bilancio 2009 di Società Regionale Garanzie Marche

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Cristiano Gianangeli, d'intesa con il presidente di Società Regionale Garanzie Marche Carlo Lucarelli, mi segnala che sul sito del confidi è disponibile il Bilancio 2009.

mercoledì 9 giugno 2010

Guerrini (Confartigianato): banche, siate sempre più vicine alle imprese

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Da questa agenzia:
(AGI) - Roma, 9 giu. - Servono banche piu' vicine alla imprese, alla realta' produttiva del paese. Lo ha detto il Presidente della Confartigianato, Giorgio Guerrini, nella relazione all'Assemblea nazionale delLa sua organizzazione, toccando il tema del credito. "E' un tema centrale - ha spiegato Guerrini - non vogliamo disperdere la ritrovata capacita' di interlocuzione, realizzata anche attraverso i Confidi, vogliamo tenere in vita l'attenzione cresciuta nel corso del 2009 e a tale proposito proponiamo la proroga della moratoria dei debiti, che potra' servire anche alle banche, consentendo loro la riqualificazione delle sofferenze.
Già, la moratoria, c'è da farsi venire qualche idea per il dopo (o il prorogato durante).

E' McKinsey l'advisor per la Banca del Mezzogiorno

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Come riferisce il Sole 24 ore, sarà la McKinsey a predisporre il piano industriale per la costituzione e il lancio della Banca del Mezzogiorno. La società di consulenza è stata scelta dal Comitato promotore della banca in una short list di quattro nomi (tutti blasonati, a quanto pare).

Banca d'Italia: i confidi in Liguria (e in Sicilia)

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I rapporti sull'economia delle regioni della Banca d'Italia stanno uscendo con ritmo cadenzato.

Banca d'Italia: l'attività dei confidi in Toscana nel rapporto sull'economia regionale

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Dopo la Campania, è la volta della Toscana. La Banca d'Italia conferma l'interesse che sta dedicando al settore dei confidi con ben quattro pagine (37-41) inserite nel rapporto L'economia della Toscana pubblicato ieri. Qualche passaggio:

Confidi Lombardia iscritto all'elenco speciale

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Cipriana Zorzoli mi ha gentilmente comunicato che ieri, 7 giugno, la Banca d'Italia ha pubblicato il decreto con il quale Confidi Lombardia è stato autorizzato all'iscrizione nell'elenco ex art. 107 TUB.

martedì 8 giugno 2010

SOS Impresa Italia di Unicredit: buoni i risultati; si va avanti

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Riporto una news pubblicata oggi:
ROMA (MF-DJ)--Sos Impresa Italia andra' avanti per altri 6 mesi. Lo ha annunciato oggi Unicredit, sottolineando che il progetto, avviato 7 mesi fa insieme a Confartigianato, Cna, Casartigiani e Confcommercio, ha raggiunto e superato l'obiettivo di traghettare in 6 mesi fuori dalla crisi almeno 10mila imprese sane a rischio chiusura.

Riforma del TUB: il Consiglio dei ministri approverà a breve gli schemi di Decreto

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Come riferisce Italia Oggi lo schema di decreto legislativo di recepimento della direttiva sul credito al consumo, che dà attuazione alla legge comunitaria 2008 sarà esaminato nel prossimo Consiglio dei ministri. L'intervento normativo tocca anche il Titolo V del TUB sugli intermediari diversi dalle banche (confidi compresi), come è noto a tutti. Si aspettano tempi stretti per l'approvazione definitiva. Dopo la prima lettura, questa settimana, il testo sarà inviato alle commissioni parlamentari per i pareri. I decreti dovrebbero essere emanati entro settembre.

lunedì 7 giugno 2010

Confidi in Campania: l'autorevole scheda della Banca d'Italia

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Dopo la Relazione del Governatore, la Banca d'Italia sta pubblicando gli interessantissimi rapporti sulle economie regionali, come questo sulla Campania, dove a pag. 34 si traccia un profilo dei confidi in quella regione:
In base ai dati della Centrale dei rischi, nell’ultimo biennio, il credito erogato alle imprese assistite da garanzia confidi è cresciuto in regione del 4,1 per cento, a fronte di un calo dello 0,8 per cento registrato nei confronti di quelle non garantite; inoltre, durante lo stesso periodo, il tasso di interesse applicato ai finanziamenti assistiti da garanzia è risultato in media di circa 50 punti base inferiore a quello rilevato sui prestiti non garantiti.

Fondo centrale di garanzia: tutte le strade conducono a Roma, con una o più tappe

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Il Fondo centrale di garanzia rimane ad oggi lo strumento di garanzia anti-crisi con dotazione più ampia, ponderazione zero per Basilea (sia pur condizionata), e costo competitivo (1% di commissione anticipata su una garanzia pluriennale è un affarone, non parliamo poi delle pratiche a costo zero). Quando è stato rilanciato, col DL 285 del dicembre 2008, molti potenziali utenti non lo conoscevano, o non lo usavano, o non vi erano ammessi. Oggi la popolazione delle banche e dei confidi che hanno accesso, e se ne avvalgono, cresce continuamente. Mi hanno parlato di banche che stanno spostando sul fondo posizioni per risparmiare capitale di vigilanza. Altre che lo stanno usando come leva per accaparrarsi nuova clientela: si procurano i bilanci, calcolano gli score MCC, e se l'azienda rientra nelle fascia 1 (che assicura la proposta positiva al Comitato) partono con la proposta di mutuo liquidità. Alcuni dei maggiori confidi veicolano contro-garanzie del Fondo in pacchetti attivamente collocati dalle banche convenzionate.

Problemi di comunicazione tra FinMolise e FidiMolise

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Il Google alert sui confidi mi ha segnalato ieri questa lettera aperta di Lorenzo Cancellario, del Direttore di FinMolise (finanziaria regionale), al presidente delle Giunta regionale del Molise Michele Iorio. Era la risposta alla lettera aperta di Matteo Russo Presidente di Fidi Molise, l'organismo unitario promosso nel marzo 2009 (vedi ns post) dal partenariato economico (Confartigianato, CNA, Casartigiani, URA, Assindustria, Confapi, Confcommercio, Confesercenti, Confcooperative, CIA) e partecipato da tutti gli 8 Confidi attualmente operanti in Regione.

Roubini al festival dell'economia di Trento

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Come saprete, ieri a Trento si è concluso il Festival dell'economia 2010. Come tutti gli anni, sono stati molti gli incontri interessanti. Per i temi di nostro interesse, segnalo la lezione tenuta da Nouriel Roubini su Crisi della finanza: passato, presente e futuro (video in inglese, dovrebbero mettere in rete anche la versione italiana). Roubini è legato al nostro paese: si è laureato in Bocconi, ed è rimasto amico di suoi ex compagni di studi, come Tito Boeri, che ha introdotto l'incontro. Come sempre, l'analisi di Roubini è stata lucida, serrata, ricca di fatti "visti" con una panoramica a 360° su paesi avanzati ed emergenti, economia reale e sistema finanziario, finanza pubblica e privata. Il suo ultimo libro (scritto con lo storico Stephen Mihm), Crisis economics, è stato tradotto in italiano come La crisi non è finita. Non è un'ovvietà. Nell'intervento al Festival, mi sono piaciute le considerazioni conclusive su dove stiamo andando, non allarmistiche ma realistiche. Il deprezzamento dell'euro che si sta verificando può essere la traccia da seguire per tirarsi fuori dal cocktail micidiale di recessione e crisi della finanza pubblica, non potendosi in Eurolandia monetizzare i debiti pubblici. La crisi greca è la punta di un iceberg di finanze pubbliche dissestate che gravano su molti paesi (e in prospettiva su tutte le maggiori economie, con pochissime eccezioni). Le situazioni critiche saranno più d'una, e nell'immediato non ci saranno alternative a ordinate ristrutturazioni del debito degli stati in crisi di solvibilità, se si vogliono evitare default incontrollati.

venerdì 4 giugno 2010

Consultazione sul Titolo V TUB: il MEF pubblica sul sito le risposte.

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Ieri su questa pagina del sito web del Ministero dell'economia sono stati resi disponibili i documenti inviati in risposta al processo di consultazione sulla direttiva 2008/48/CE. Ci trovate anche il nostro position paper, presentato a nome del Gruppo di lavoro Smefin.

Il bilancio 2009 di Neafidi

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Oracolo mi segnala la pubblicazione sul sito di Neafidi del Bilancio 2009, facendomi notare che rispetto al 2008 i ricavi per commissioni passano dal 24% al 28% del totale ricavi; sono presenti contributi pubblici per il 40% del totale ricavi contro il 47 % del 2008; le perdite ammontano a 2 milioni dopo accantonamenti di 10 milioni a fondi.

Rilancio dei confidi: cura Marchionne?

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Mi è piaciuto questo passaggio da un articolo del Sole 24 ore Ora Detroit è salita tutta sull'auto di Marchionne:
Chi non scherza tanto è Marchionne. Su cui, a Detroit, circolano già leggende metropolitane. «Ehi, mi hanno detto che ha buttato fuori uno che non sapeva rispondere a delle domande su un cambio e l'ha sostituito su due piedi con il suo collaboratore che invece era preparato», racconta Kenneth il tassista.
Se il Governo nominasse un commissario straordinario per i confidi, e questi cominciasse a girare facendo domande su normative e progetti, motori e carrozzeria, temo che molti personaggi chiave sarebbero a rischio rimozione. Ma ci sono i collaboratori preparati in grado di sostituirli?

Più di 400.000 bilanci XBRL depositati al Registro imprese

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Paola Fumiani, di Infocamere, nostra compagna di avventura fin dai primi passi con XBRL in Italia, ci ha aggiornato sui numeri della campagna bilanci in corso: in tutto i bilanci elaborati sono 437.355, di cui 429.152 con allegata l'istanza xbrl; tra questi i bilanci con doppia presentazione delle tabelle di sintesi (xbrl+ pdf) sono 125.250. La stragrande maggioranza dei documenti XBRL è sintatticamente corretta.

giovedì 3 giugno 2010

Modifiche alla legge fallimentare: comunicazioni più rapide e prelazione più facile per la nuova finanza

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In questo articolo di Italia oggi si commentano le novità della "manovra correttiva" in materia di fallimenti. I curatori hanno 15 giorni di tempo per comunicare l'accettazione dell'incarico utilizzando il modulo elettronico di "Comunicazione unica". I finanziamenti concessi nell'ambito di concordati preventivi e accordi di ristruttuazione dei debiti possono essere ammessi in prededuzione in caso di successivo fallimento, così come i crediti dei professionisti per compensi su perizie e i prestiti da soci (sotto alcune condizioni).

Eurofidi ricorre per la mancata ammissione ai fondi lombardi per i confidi

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Segnalo questa news apparsa anche sul Sole 24 ore Nord-Ovest:
(AGI) - Torino, 2 giu. - Eurofidi, consorzio di cui la Regione Piemonte e' socio di maggioranza, ha presentato due ricorsi, uno al presidente della Repubblica e uno al Tar della Lombardia, contro l'esclusione dai fondi stanziati dalla Giunta regionale lombarda per il rafforzamento patrimoniale dei confidi. A riferirlo e' il Sole 24 Ore NordOvest, in edicola oggi. Il primo ricorso, quello al Capo dello Stato, riguarda il bando dello scorso novembre: secondo il settimanale, Eurofidi aveva domandato di poter accedere ai benefici, ma da Milano e' arrivata una risposta negativa motivata dal fatto che il richiedente deve avere almeno i due terzi delle imprese socie in Lombardia. Nel secondo caso, si tratta di un ricorso diretto al Tar della Lombardia contro il secondo bando del 12 aprile scorso. (AGI) Cli/To
Luca

Da Confeserfidi (Bartolo & Co.): Bilancio 2009 e documenti trasparenza

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Ricevo da Scicli questo messaggio ...
Caro Luca,

martedì 1 giugno 2010

Dalle Considerazioni finali

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Ieri ho seguito in diretta la lettura delle Considerazioni finali del Governatore della Banca d'Italia mentre ero in viaggio. Cito alcuni passaggi:
L’industria finanziaria sostiene che la riforma regolamentare potrebbe ostacolare la ripresa. Ma l’applicazione delle nuove regole sarà graduale; non comincerà prima che la ripresa si sia consolidata. Il passaggio verso la nuova definizione del capitale delle banche sarà lungo abbastanza da renderne trascurabili, durante la transizione, gli effetti sul valore di mercato delle banche e sul credito. È importante che le difficoltà del presente non portino a una diluizione degli obiettivi di lungo periodo, che devono rimanere fermi.[...]