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giovedì 10 giugno 2010

Il nuovo ruolo del private equity



Segnalo sul Sole 24 ore l'articolo Il nuovo ruolo del private equity, di Eugenio Morpurgo (AD di Fineurop Soditic). Morpurgo illustra la storia recente, lo stato e le prospettive del settore. Il private equity rappresenta una delle più importanti innovazioni della corporate finance dagli anni ottanta in poi. Idealizzato, o demonizzato, è stato protagonista di tanti casi di crescita o riorganizzazione di aziende e settori. La formula virtuosa del "private" richiede un team di gestione con forti competenze imprenditoriali, che si coinvolge fortemente nelle imprese partecipate facendo squadra corta con i manager, crea valore dal business (e non dalla leva finanziaria, o dall'attesa di multipli elevati al momento della cessione), è quindi disposto a stare nell'impresa quanto servirà e ha una dotazione di capitale che gli consente di farlo. E' una formula che si deve adattare nel contesto italiano, nel quale i target più numerosi sono imprese familiari che al più ammettono soci di minoranza. Il contesto post-crisi chiede inoltre moderazione nelle attese di rendimento. Giustamente Morpurgo vede una forte domanda di interventi per ricapitalizzare le imprese quando si dovrà uscire dalla moratoria, o quando si affronteranno passaggi generazionali. Esprime una valutazione incoraggiante per i fondi con sponsor pubblico che sono nati a livello regionale o nazionale (come il Fondo italiano di investimento).
Spostiamo, almeno un po', l'attenzione dal credito al capitale nelle politiche post-crisi. E' pur sempre finanza d'impresa, di flussi di cassa si parla. Bisogna cominciare a lavorare subito per ottenere risultati tra qualche anno.

Luca

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