La giunta regionale, su proposta dell'assessore allo Sviluppo economico, Gianluca Rossi, ha approvato il regolamento per la concessione dei contributi ai Confidi dell'Umbria.Ciò in attuazione del protocollo d'intesa sottoscritto il 25 marzo dello scorso anno tra Regione, Camere di commercio di Perugia e Terni e Unione regionale delle Camere di commercio dell'Umbria. In quel protocollo, Regione e sistema camerale si erano impegnati a sostenere il processo di rafforzamento dei sistemi regionali di garanzia fidi, attraverso contributi annuali ai loro fondi rischi, determinati per almeno un milione mezzo di euro dalla Regione e 750mila congiuntamente dalle Camere di commercio.Si tratta di classici apporti a fondi rischi riserve indivisibili, assegnati secondo criteri definiti da un comitato di coordinamento.
In Umbria (dove sono stato l'ultima volta nel giugno 2010) il sistema confidi avrebbe dovuto riorganizzarsi attorno alla finanziaria regionale Gepafin (trasformata in intermediario 107). Nell'attesa, i confidi hanno preferito mantenere l'assetto di 106, rallentando i progetti di fusione (con casi di downsizing "di giustezza").
Non ho ancora capito se la strategia vincente è quella dei confidi che si sono lanciati o di quelli che, come gli amici umbri, hanno preferito navigare sotto costa.
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