Il 2010 è stato un anno di forte crescita per Unifidi, che ha chiuso l’esercizio con un aumento di operatività del 16%. Nei primi tre mesi del 2011 prosegue il trend positivo che supera del 12% lo stesso periodo dell’anno precedente. Il conto economico 2010 chiude con un utile di 4 milioni, su un portafoglio garanzie a fine anno di 858 milioni, di cui 500 milioni sono posizioni riassicurate o contro-garantite per 214 milioni. Le contro-garanzie sono per la maggior parte a valere sul Fondo regionale varato nel 2010, e sul FEI. Limitato (per ora) il ricorso al Fondo centrale.
Cito dalla Relazione sulla gestione un passaggio saliente su costi e ricavi:
L’andamento economico registra la crescita dell’operatività di Unifidi evidenziato dalla crescita delle commissioni attive passate da 9.845.265 ad 11.948.354 (+21%). Si evidenzia anche il forte incremento del deterioramento del portafoglio delle garanzie in essere, evidenziato dall’incremento significativo delle rettifiche di valore per deterioramenti (sui crediti, garanzie erogate e altro) passate da 2.192.959 nel 2009 a 7.086.305 nel 2010 (+231%). Per la precisione, al netto delle perdite effettivamente pagate (€ 893.236) e delle svalutazioni su partecipazioni (€ 8.379) l’accantonamento al Fondo svalutazione crediti è stato pari a € 3.145.627, mentre l’accantonamento al Fondo rischi per garanzie e impegni è stato di € 3.039.063. Un così significativo incremento degli accantonamenti rispetto al 2009 è una scelta di tipo prudenziale operata dal Consiglio di Gestione al fine di ridurre gli effetti del deterioramento del credito sugli esercizi futuri. L’aumento delle spese del personale e delle spese amministrative in generale registra l’adeguamento della pianta organica alla copertura delle nuove funzioni e al sostegno della crescita operativa. Gli altri proventi ed oneri di gestione passano da euro 1.274.526 del 2009 a euro 11.142.191 del 2010, principalmente a causa del contributo della Regione Emilia Romagna per la patrimonializzazione di confidi.
Un caso indubbiamente interessante di confidi con forte radicamento associativo e altrettanto forte ruolo di veicolo delle politiche regionali.
Congratulazioni e un caro saluto al Presidente Sergio Capatti, al Direttore Domenico Menozzi, alla Vice-Direttore Elena Biagetti, e agli altri colleghi che ho conosciuto lo scorso anno.
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