Il puntualissimo dott. Camanzi di analisiaziendale.it mi segnala di aver ripreso dal Sole 24 ore di oggi due articoli su XBRL: Linguaggio comune per usare meglio i bilanci informatici di Noemi Di Segni e Lorenzo Magrassi, dell'Ufficio Studi del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e Nota integrativa da modificare, di Roberto D'Imperio, membro dello stesso CNDC.
Riprendo dal secondo articolo un'interessante osservazione:
Devono dunque essere attentamente esaminate le modalità di elaborazione di una tassonomia in Xbrl per la nota integrativa [...].Consiglio a quanti, come il dott. D'Imperio, si pongono questo legittimo interrogativo, di consultare questa pagina web, dove si documenta il lavoro di un gruppo di arditi che si è azzardato a semplificare/schematizzare gli schemi di Nota integrativa (Explanatory disclosure e altri prospetti di dettaglio) per i bilanci Ias.
Particolare attenzione merita poi l'attuazione del provvedimento per le società che adottano gli Ias/Ifrs. Infatti, la definizione della tassonomia risulta per tali società molto complessa: la flessibilità degli schemi di bilancio consentita dagli Standard mal si concilia, infatti, con le esigenze di semplificazione/schematizzazione del progetto Xbrl
Luca
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