Segnalo questa intervista con Francesco Bellotti, presidente di Federconfidi, sul Sole di oggi. Tra l'altro si afferma:
Sì: per il 95% dei Confidi intervistati la concessione del credito è stata più selettiva, sia per Basilea 2 sia per la crisi finanziaria. Le banche hanno richiesto un livello più alto di copertura del rischio per il 51% degli intervistati. Non solo: per l'81% c'è stato un aumento dei tassi di interesse e a parità di erogato è cambiata la composizione delle linee di credito concesse alle aziende, con una forte riduzione delle anticipazioni per cassa a fronte delle varie forme tecniche di smobilizzo, una realtà verificata dal 67% degli intervistati. In sintesi, l'84% ritiene che sia in atto un razionamento del credito.Come auspicavo qui, il mondo confidi sta raccogliendo informazioni sulle dinamiche in atto. Ottimo, sarebbe utilissimo avere qualche dato sui parametri di bilancio delle aziende che questa stretta la stanno afrontando.
Luca
3 commenti:
Nell'intervista rilasciata a Nicoletta Picchio da Francesco Bellotti quest'ultimo dice :
'Si potrebbero destinare parte dei flussi del Tfr maturando alle imprese, per sostenere l'accesso al credito, integrando le risorse a disposizione dei Confidi e del Fondo di garanzia per le Pmi'.
Come si può realizzare tutto questo se il Fondo Centrale di Garanzia opera con un fondo nominalmente rotativo e praticamente a perdere? Si vogliono bruciare i risparmi dei lavoratori ?
E i Confidi ? Nessuno di questi si sostiene con risorse proprie ma solo gestendo agevolazioni in forma di garanzie. Essi non possono mai remunerare il capitale. Cosa vuole il dr. Bellotti, utilizzare i fondi dei lavoratori in attività non remunerate ?
Firenze ' Sviluppo di COFIDI FIRENZE in partnership con Toscana COMFIDI.
16.10.2008 - Lunedì 20 ottobre ore 12,30 , Presso Camera di Commercio Firenze
in Piazza dei Giudici Firenze si terrà una conferenza stampa alla quale parteciperanno: Marco Seracini (presidente COFIDI), Aleandro Manetti (amministratore delegato Toscana COMFIDI), Alberto Marini (direttore Confesercenti Firenze).
Scopo della Conferenza Stampa è quello di illustrare le decisioni dell'Assemblea dei soci COFIDI FIRENZE chiamata a deliberare sul progetto di sviluppo di COFIDI in partnership con Toscana COMFIDI. Si tratta di un progetto di notevole importanza per le PMI dell'area fiorentina che punta a ridurre l'attività consortile di COFIDI al di sotto della soglia stabilita dalla nuova normativa che obbliga a passare sotto il controllo della Banca d'Italia. Tutto ciò attivando una collaborazione operativa con 'Toscana COMFIDI' che per le sue dimensioni ha già avviato un percorso di riorganizzazione e di trasformazione necessario a conseguire il nuovo status di Confidi 107 vigilato con la Banca d'Italia.
Il Consiglio ha ritenuto necessario, per la tutela dei consorziati e degli affidamenti inerenti, il passaggio di uno stock consistente di fidi in garanzia consortile da COFIDI a TOSCANA CONFIDI quale futuro intermediario finanziario vigilato dalla Banca d'Italia.
COFIDI Firenze e il sistema Confesercenti costituiranno in 'joint venture' una nuova società per la gestione delle pratiche di istruttoria degli affidamenti.
Con questa decisione si andrà a costituire uno strumento di supporto alle imprese per l'accesso al credito garantito di grande peso per numero di soci e ammontare delle garanzie prestate e sarà consentito alle imprese stesse, specialmente alle piccole e micro, un ancor più agevole vantaggioso ricorso al credito bancario: servizio tanto più necessario oggi per i vincoli imposti da Basilea 2.
E' anche questa una importate risposta del tessuto economico fiorentino alle esigenze derivanti dall'attuale crisi economica e finanziaria.
Rif. CdC Firenze, Ufficio Stampa, Fabrizio Vanni, tel. 055 2795347 ' email:fabrizio.vanni@fi.camcom.it
grazie della segnalazione. Per comunicati di questo tipo, penso che sia meglio inviarmeli per mail, provvedo io a inserire un blog. Si tratta di notizie e non di commenti ad altre notizie. Così riesco a dare più visibilità e anche esteticamente il tutto si presenta meglio.
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