Come negli USA, la prima tornata di aiuti al sistema bancario britannico non è bastata. La nazionalizzazione di Northern Rock e le massicce ricapitalizzazioni dei principali gruppi non hanno rimosso l'incertezza sulla stabilità delle banche. Royal Bank of Scotland (Rbs) ha segnato il record storico delle perdite per una società britannica: 28 miliardi di sterline, di cui 20 legati all'acquisizione della Abn Amro. Il Governo ha convertito le sue prefered shares in azioni ordinarie per ridurre l'onere degli interessi, aumentando la sua quota di Rbs dal 58 al 70 per cento.
Per sbloccare la paralisi del credito, che minaccia di soffocare l'economia britannica, il Governo sta per lanciare un nuovo piano di aiuti.
Come negli USA, si vuole fare pulizia degli asset tossici a sostenere direttamente l'erogazione di credito nuovo. Come sintetizza il Sole 24 ore, si prevedono tre interventi. Il primo è l'assicurazione degli asset a rischio: le banche devono individuare gli asset "tossici"che il Governo assicura in cambio di una commissione. Il secondo è l'ampliamento del sistema di garanzie al credito da 250 miliardi di sterline annunciato in ottobre, che è stato esteso fino alla fine dell'anno. Il terzo, un piano innovativo che secondo molti analisti verra' "imitato" da altri Governi, è una garanzia per le asset-backed securities, compresi mutui, debiti societari e personali, per far ripartire i mercati del wholesale funding.
Un ruolo di rilievo è assegnato alla Banca d'Inghilterra, che immetterà più liquidità sul mercato, con rifinanziamenti fino a un anno contro una commissione aggiuntiva di 25 punti base. La BoE gestirà inoltre una Asset Purchase Facility da 50 miliardi di sterline, garantita dal Tesoro, per acquistare asset e aumentare la massa monetaria.
Luca
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