Ancora dal Sole 24 ore odierno a pag 17
In giugno, per l’esattezza «entro la prima quindicina di giugno» la Cassa depositi e prestiti sarà in grado di erogare indirettamente, cioè attraverso gli sportelli delle banche, la prima tranche dei finanziamenti alle Piccole e medie imprese previsti dal piano anticrisi del Governo per una cifra compresa tra i 5 e gli 8 miliardi di euro. Lo ha detto ieri l’amministratore delegato della Cdp Massimo Varazzani, nel corso della conferenza stampa sui dati del bilancio 2008 approvato ieri stesso dal Consiglio di amministrazione [...].
La Cassa è dunque pronta a dare il via a tamburo battente alla sua nuova missione, che sarà tanto rivoluzionaria quanto la riforma del 2003 che la trasformò in spa, la portò fuori dal perimetro della pubblica amministrazione con l’ingresso di azionisti privati. La Cdp infatti a partire dal secondo semestre 2009 potrà per la prima volta nella sua storia utilizzare la raccolta del risparmio postale per finanziare, a condizioni di mercato rapportate al merito di credito, le opere di interesse pubblico "promosse" dagli enti della pubblica amministrazione ma realizzate da soggetti pubblici e anche privati, purché soddisfino criteri di sostenibilità economico-finanziaria.
Questi progetti, che rientreranno tendenzialmente nelle categorie del partenariato pubblico-privato e del project financing.[...]
Entro la fine di maggio, la Cassa prevede di firmare una speciale convenzione con l’Abi, passaggio necessario per stabilire le modalità di assegnazione alle banche dei fondi dedicati alle Pmi, calibrati sulla quota di mercato di ciascun istituto: questo meccanismo eviterà che la Cassa entri in concorrenza con le banche perché Via Goito non finanzierà direttamente le Pmi, non si assumerà il rischio-impresa ma solo il rischio-banca. Inoltre, come ha puntualizzato Bassanini, questo sistema non consente di discriminare tra banche, che tra l’altro saranno lasciate libere di aderire all’iniziativa o meno.
Per agevolare il sistema bancario, oltre alla Cassa che metterà a disposizione la sua liquidità (consentendo alle Pmi di risparmiare e molto rispetto ai costi dei prestiti bancari), in questa iniziativa avrà un ruolo anche la Sace che dovrebbe garantire fino al 50% del rischio-impresa: le Pmi saranno chiamate a utilizzare come collaterale i crediti vantati verso la Pa o nei confronti di altre imprese.
Luca
1 commento:
Mi verrebbe da dire : troppa grazia! Ma aspettiamo di sapere i costi della raccolta per le banche (tutte uguali le banche, solide e meno solide ?) ed il tasso finale per le imprese compreso il costo della garanzia Sace.
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