Dopo la proposta sulle agenzie di rating, la Commissione europea ribadisce il suo interventismo verso i maggiori indiziati della crisi finanziaria. Lo fa con una proposta di direttiva volta ad introdurre obblighi di registrazione e di vigilanza informativa sugli hedge fund con più di €100mn di asset (per i fondi di private equity con vincolo di investimento ad almeno cinque anni la soglia di assoggettamento sale a €500mn). Nel parla il Sole oggi a pag. 37.
Non so come reagirà questa industria dinamica e proteiforme, nata per avere le mani libere (e fiera di difendere questa libertà, affermando che rischia capitali veri di grossi investitori, con una leva relativamente bassa). Il problema è il peso abnorme di questo comparto, dovuto anche alla sua passata legittimazione da parte dei grandi asset managers (sotto l'eufemismo di "investimento alternativo").
In Europa, se c'è un problema, si produce un atto normativo. Serve sempre?
Luca
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