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lunedì 10 marzo 2014

Fondo centrale Pmi e M5S: il dissidente Bocchino critica, il blog respinge le accuse

Il 4 marzo beppegrillo.it ha pubblicato questo post. Antefatto: il senatore Fabrizio Bocchino, eletto nelle liste M5S, intervistato ad Agorà sui Rai Tre aveva criticato la scelta del M5S di destinare parte dei compensi al Fondo di garanzia per le Pmi (vedi post di dicembre).

Bocchino è stato espulso dal Movimento il 26 febbraio insieme con i colleghi Luis Alberto Orellana, Francesco Campanella, e Lorenzo Battista. Nella breve dichiarazione rilasciata ad Agorà, ha detto che il Fondo non aiuta le imprese realmente in difficoltà perché il Comitato [di gestione] effettua una valutazione preliminare. Sempre secondo Bocchino, la scelta del Movimento di sostenere il Fondo Pmi rivela anche un conflitto di interesse perché nel suddetto Comitato sono rappresentate le associazioni delle imprese tra cui Confapri, a cui partecipa Gianroberto Casaleggio (che in realtà non compare nella think tank di Confapri, e non mi risulta che nell'attuale Comitato sia rappresentata Confapri, che è una sigla di recente creazione).

Il canale informativo ufficiale di M5S ha smentito le affermazioni [a onor del vero molto vaghe e infondate] dell'ex aderente. Cito il comunicato dei parlamentari M5S:
"Il fondo centrale di garanzia per le Pmi è operativo dal 2000 e favorisce l’accesso alle fonti finanziarie delle piccole e medie imprese attraverso la concessione di una garanzia pubblica che si affianca e spesso si sostituisce alle garanzie reali portate dalle aziende. Il meccanismo di funzionamento del Fondo si basa sull’effetto leva, che moltiplica le risorse pubbliche: con 1 euro di dotazione aggiuntiva del Fondo, al sistema delle imprese arrivano circa 20 euro di finanziamenti. E' per questo che abbiamo scelto di versare le eccedenze di stipendio dei nostri parlamentari presso questo strumento, che agisce a beneficio dell'economia reale. Il fondo è gestito da un Comitato di Gestione e da un Gestore. Il M5S non ha né potrebbe avere alcuna influenza su questo organismo. I requisiti per accedere alla garanzia sono stringenti, chiari e trasparenti. E le associazioni imprenditoriali rappresentate in seno al Comitato non hanno legami diretti o indiretti con il MoVimento 5 Stelle. Chiunque ha detto o dice il contrario ne risponderà nelle sedi dovute. " M5S Camera e Senato
Sul sito imprese5stelle.org c'è un video che spiega che cos'è il Fondo Pmi e come funziona.

E' singolare che il Movimento anti-politico per eccellenza prenda le difese di principale strumento di politica creditizia cavalcato dai Governi che si sono succeduti (compreso quello in carica).
In realtà (come prospettavo nel post pre-natalizio) non sarà facile trasformare il generoso bonifico dei parlamentari pentastellati al Fondo Pmi in microcredito vero. Pertanto, li invito a sottoporre a fact checking il seguito della loro iniziativa.
Può venirne uno stimolo a far funzionare meglio il Fondo, e far arrivare il credito alle imprese che realmente ne hanno bisogno, cosa che non sempre accade. Lo ha affermato non un politico extra-governativo, bensì lo stesso Dirigente che all'interno del MiSE sovrintende al Fondo Pmi,  ing. Gerardo Baione (sentitelo con le vostre orecchie dal video della sua relazione a Confires 2014, minuti 17:29 e 34:10).

PS: la prima stesura del post riportava per una svista il nome di un altro parlamentare non M5S al posto di quello del sen. Fabrizio Bocchino. Mi scuso per il lapsus
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1 commento:

Nicola T. ha detto...

Caro prof quello che dovrebbe dar fastidio credo sia proprio il fatto che non sarà facile trasformare il "generoso bonifico" in credito vero come sottolinea giustamente lei. Come a dire che in questo nostro Paese nemmeno gesti come quello di rinunciare a denaro contante alla fine vengono apprezzati. Allora cosa dire, fanno bene i politici che a questo punto i soldi se li tengono e non rinunciano a niente. Il suo invito a verificare la fattibilità della cosa è più che giusto. Ma, e lo dico da "uomo della strada", non sarebbe il caso di semplificare le cose a livello di sistema senza incorrere ogni volta nei meandri perversi della burocrazia (e di chissa' cosa diavolo altro)? Tra l'altro abbiamo anche un ministro per le semplficazione...Ma ogni volta tutto e' sempre complicato. Lo so pecco di qualunquismo, cavalco forse un'onda populista, boh non lo so, non sono un esperto di queste cose. Mi sento pero' di apprezzare politici che rinunciano a qualcosa per la collettività.