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giovedì 25 marzo 2010

Brutte notizie da Soverato



Da ieri circola una notizia che rischia di fare più danno ai confidi di un'impennata dalle insolvenze. La riprendo da l'Altro quotidiano:
La Guardia di Finanza di Catanzaro ha arrestato il presidente del ”consorzio fidi” di Soverato società che gestisce, tra l’altro, fondi pubblici destinati a garantire finanziamenti ad imprese economiche in difficoltà – per peculato, falso, simulazione di reato e false comunicazioni sociali. L’accusa è di aver sottratto fondi, per un milione di euro, erogati dal ministero dell’Economia e delle Finanze e destinati alla prevenzione del fenomeno dell’usura. Soldi che invece di affidarli alle persone o aziende sotto strozzo, avrebbe investito anche in borsa.
L’uomo, Salvatore Froio, un medico di base di Soverato, è stato tratto in arresto, dai finanzieri del nucleo di polizia tributaria di Catanzaro, in qualità di presidente del consorzio fidi Italia, società di garanzia collettiva fidi operante nella cittadina dello Ionio.[...]
Fino a qui, ovviamente, la tesi della pubblica accusa, contro la quale gli indagati non esiteranno a battersi nelle sedi opportune. A farlo per primo sarà Salvatore Froio, in occasione dell’interrogatorio di garanzia che lo vedrà comparire davanti al gip affiancato dall’avvocato Fabrizio Costarella.
Non voglio affettare (e affrettare) giudizi su colpe che devono essere ancora accertate dalla magistratura. Amministratori e dipendenti infedeli che speculano o scappano con i soldi dei clienti o dello Stato ce ne sono (rari, per fortuna) anche negli intermediari vigilati, in tutta Italia.
Però il caso costringe a riflettere sui processi di supervisione dei confidi 106. Occorre che gli operatori seri si autoregolino, non soltanto che prendano le distanze, ma che si qualifichino e facciano dei vigorosi passi in avanti rispetto alla galassia dei confidi battitori liberi, che sono tanti, e non stanno soltanto nella terra di nessuno dei non iscritti alle centrali associative. E queste hanno l'esigenza vitale di alzare l'asticella.

Luca

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19 commenti:

Claudio R ha detto...

Gestire un Confidi, con i controlli che non ci sono, significa gestire un affare molto lucroso.

Gigi ha detto...

Il giudizio sulle responsabilità è compito della magistratura, ovviamente.
Il giudizio sulle norme e sulla vigilanza invece è tutto nostro. Io non credo molto all'autoregolamentazione nel sistema finanziario. Solo regole chiare, precise, e un controllo puntuale come sa dare la vigilanza di bankitalia può limitare (non evitare) problemi di questo tipo.
Certo, qui non c'è rischio di corsa agli sportelli come per le banche, però laddove c'è gestione o, a qualunque titolo contribuzione di fondi pubblici c'è bisogno di controllo pubblico.
106 siete avvertiti.

Nostradamus ha detto...

Bellissimi questi commenti, tutti contro i 106 !
Perchè non andate a vedervi qualche bilancio dei 107 con contributi regionali a destinazione specifica e vincolati a restituzione ( nel caso di utilizzo non adeguato ) tranquillamente messi all'interno del "patrimonio di vigilanza" !!!
107 siete nel limbo, ancora dei pupi, finiranno le colichette ed inizierà lo svezzamento !

Alex ha detto...

Come sempre, fino allo sfinimento, lunga vita ai 106.
Bravo Nostradamus.

Mariolino ha detto...

Al fine della computabilità delle risorse dei confidi nel patrimonio di vigilanza (per i confidi iscritti nell'elenco speciale di cui all'art. 107 Testo unico bancario ) ne va documentata la conformità con i seguenti principi : piena disponibilità e stabilità nel tempo. Il criterio della piena disponibilità è stato così descritto dalla Banca d'Italia : qualsiasi elemento del patrimonio di vigilanza deve poter essere utilizzato senza limitazioni per la copertura dei rischi e delle perdite aziendali.

Nostradamus ha detto...

Gigi, verificati bene il Bilancio prima dell'assemblea prossima ventura !

Sapio ha detto...

E BdI ha accettato che tali contributi regionali venissero computati nel PV? Male ... molto male.
Ma che 106 e 107 fossero tutti .... difettati?!

Beppe ha detto...

Scusa nostradamus di cosa stai parlando ? Che bilancio deve leggere Gigi (e noi con lui)?

Sapio ha detto...

Mi posso permettere di ricordare Urbi et Orbi l'esistenza della Legge 231/01? Meglio che gli amministratori di 106 e 107 che gestiscono fondi pubblici ci diano un'occhiata. Non si sa mai.

Gigi ha detto...

Volete il bilancio? Eccolo.
http://www.eurofidi.biz/bilancio/

Gigi ha detto...

A dire il vero da Eurofidi mi sarei aspettato qualcosa di più.
Forse anche Bankit si aspetta qualcosa di più.

Nostradamus ha detto...

E' solo per riflettere .
Alcuni passaggi della Relazione degli amministratori sul Bilancio Eurofidi ..ed è quello dell'annualità 2008 e non l'ultimo !
"Nel corso del 2009 si è registrato un aumento delle 'partite in evidenza' che nel loro complesso sono passate da € 358,80 milioni del 2008 a € 491,19 del 2009 con un incremento del 36,9%. Omissis
"Nel corso del 2009 abbiamo effettuato pagamenti per sofferenze pari a € 74,42 milioni con un incremento del 73,8% rispetto al 2008.
L'incremento è dovuto in parte ad una maggiore sinistrosità del portafoglio ma è anche fortemente influenzato dalla modalità introdotta dei pagamenti a prima richiesta.(...) Gli esborsi relativi a tale modalità sono passati da € 19,92 milioni del 2008 a € 43,03 milioni del 2009.
.......vengono contabilizzati come crediti in sofferenza e svalutati in funzione della loro specifica possibilità di recupero.
Tutto questo è stato possibile anche per merito del sostegno pubblico di cui abbiamo beneficiato:
- a fronte di garanzie erogate per € 1.221,1 milioni abbiamo ottenuto controgaranzie per € 861,5 milioni pari al 70,5% rispetto al 38,1 del 2008
- la Regione Piemonte ha deliberato di aderire con € 10,5 milioni all'aumento del nostro capitale sociale
- il sistema Camerale ci ha erogato, direttamente o indirettamente, contributi a fondo rischi per un importo complessivo di € 1,3 milioni.
Poi ....
Cosa faremo nel 2010
Le problematiche relative all'accesso al credito per le piccole e medie imprese perdureranno, a nostro giudizio, anche nel corso del 2010; anzi, tali problematiche saranno destinate ad accentuarsi con la presentazione da parte delle imprese dei bilanci al 31.12.2009.
In questo contesto Eurofidi continuerà ad applicare la politica creditizia approvata all'inizio dell'anno.
Auspichiamo che anche l'operatore pubblico continui nella politica di sostegno al sistema dei confidi, in particolare ci auguriamo che il Comitato di gestione del Fondo Centrale di garanzia recepisca prontamente le difficoltà che verranno evidenziate dai bilanci del 2009 e modifichi i parametri d'accesso.
Nel corso dell'anno sono state inserite n. 51 nuove risorse, mentre si sono dimesse 21 persone
.....

Dodona ha detto...

@ Nostradamus: cosa vuoi dire con "ed è quello dell'annualità 2008 e non l'ultimo !" ?
Grazie

Nostradamus ha detto...

Prevedo..... anzi credo che il Bilancio 2010 annualità 2009 sarà ancora piu' critico.

Peppe ha detto...

Riprendo da Nostradamus: "la Regione Piemonte ha deliberato di aderire con € 10,5 milioni all'aumento del nostro capitale sociale ".
Domanda: alla "Regione Piemonte" interessa che Eurofidi dichiari apertamente che per strategia di diversificazione gran parte di questi soldi andranno a sostegno delle PMI di altre Regioni?

Sapio ha detto...

Il bilancio 2009 è già disponibile sul sito. Guardatevi come è nato l'utile: prelevando riserve e facendole passare per Ricavi, assorbendo nel percorso 20 ME di sofferenze. Inoltre fra i subordinati ci sono i famosi Docup che hanno già fatto guai a BPG.

Nostradamus ha detto...

Caro Peppe, siamo sicuri che all'interno della determinazione della Regione Piemonte non vi sia alcun parametro o vincolo sulla territorialità ?
Ora sarebbe interessante vedere i Bilanci di altri 107 per esempio qualcuno della lombardia e qualcuno della Sardegna .......prevedo qualche problemino anche in questi !

Seth ha detto...

@ Sapio, facendo i conti della serva nel loro calcolo del patrimonio di vigilanza non ci sono i Docup.

Dodona ha detto...

@ Peppe: se "Regione Piemonte" interessa che Eurofidi dichiari apertamente ecc: il primo socio di EF è Finpiemonte, finanziaria della Regione... la risposta è in re ipsa.
Interessante la domanda su eventuali vincoli di territorialità della delibera regionale: ma non credo esistano, anche perchè non pare siano posti dagli altri soci...