Nella collana Questioni di economia e finanza (Occasional papers), la Banca d'Italia ha pubblicato un paper di Antonio De Socio, La situazione economico-finanziaria delle imprese italiane nel confronto internazionale. Ecco il sommario:
Il lavoro analizza le principali differenze tra la struttura finanziaria delle imprese italiane e quella dei paesi europei nel periodo compreso tra il 2004 e il 2007, ossia negli anni che hanno preceduto la crisi finanziaria. L’indagine si basa sui bilanci individuali presenti nell’archivio Amadeus (Analyse Major Databases from European Sources).
Le imprese italiane presentano diversi fattori di debolezza rispetto a quelle europee. In primo luogo, esse appaiono caratterizzate da una minore capacità di generare reddito dalla gestione operativa, benché nel periodo considerato abbiano registrato una espansione dei volumi di fatturato leggermente superiore. In secondo luogo, un alto indebitamento, rispetto sia al fatturato sia al capitale di rischio, comporta una più elevata incidenza degli oneri finanziari. In terzo luogo, per le imprese italiane è maggiore il peso dell’indebitamento a breve termine e minore la disponibilità di attività liquide. Infine, è assai elevata la quota di crediti commerciali sul totale dell’attivo. Nel complesso la fragilità finanziaria è confermata dalla più elevata frazione di imprese italiane finanziariamente vulnerabili rispetto alla media europea.
Luca
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