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giovedì 8 aprile 2010

Audizione di Gobbi (Banca d'Italia) sul credito all'agricoltura in Italia



Ho rinfrescato le mie antiche conoscenze in materia di credito agrario leggendo questa Indagine conoscitiva sul sistema di finanziamento delle imprese agricole presentata da Giorgio Gobbi alla Commissione agricoltura della Camera dei Deputati.
Rispetto ai primi anni ottanta, quando mi occupavo di queste cose, si sconta sempre la mancanza di dati contabili sulla maggior parte delle aziende. Per quelle censite in Centrale di bilanci, l'autore rileva una crescita dell'indebitamento (cito dal paragrafo conclusivo).
Il debito appare, tuttavia, molto superiore alla media se rapportato al valore aggiunto (di oltre il 30 per cento). Ciò implica che, a parità di costo unitario dei finanziamenti, una quota relativamente maggiore del reddito generato dalle imprese agricole è destinata al servizio del debito: negli ultimi anni la differenza rispetto alle altre imprese è stata di circa 10 punti percentuali. Un’elevata incidenza degli oneri finanziari riduce le risorse a disposizione dell’impresa per investimenti e ne accresce la vulnerabilità a fronte di eventi avversi.
In termini contabili, l’elevato valore del rapporto tra debiti e valore aggiunto per le imprese agricole è una conseguenza del basso rapporto tra lo stesso valore aggiunto e il totale delle immobilizzazioni tecniche. Anche il rapporto tra il valore aggiunto e il numero degli addetti è più basso per le imprese agricole. Sono questi indizi di una bassa produttività dei fattori impiegati in questo comparto. In assenza di analisi più approfondite occorre tuttavia interpretare queste evidenze con cautela soprattutto in ragione dell’ampia variabilità che caratterizza i processi produttivi del settore.

Luca

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