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sabato 4 febbraio 2012

Banca d'Italia: paper sui programmi creditizi anti-crisi

Nella serie Questioni di economia e finanza della Banca d'Italia è uscito un paper di Laura Bartiloro, Luisa Carpinelli, Paolo Finaldi Russo, Sabrina Pastorelli su L’accesso al credito in tempo di crisi: le misure di sostegno a imprese e famiglie. Ecco l'abstract:
La crisi finanziaria iniziata nell'agosto 2007 ha comportato un inasprimento delle condizioni di offerta di finanziamenti. A partire dagli ultimi mesi del 2008, sono state adottate numerose misure di sostegno all'accesso al credito dirette a imprese e famiglie, quali sospensioni del rimborso del debito (cd. moratorie), prestazioni di garanzia su alcuni tipi di finanziamento e varie forme di incentivo alla concessione di nuovi prestiti. Le iniziative riservate alle imprese sono state di entità significativa, avendo interessato risorse pari a circa il 5 per cento delle erogazioni di prestiti bancari dall'inizio del 2009 a settembre 2011. Per le famiglie il corrispondente valore è risultato più contenuto, pari a poco più dell'1 per cento; il minore impatto è riconducibile principalmente alla severità dei requisiti previsti per l'accesso ad alcune iniziative e alla modesta entità dei fondi stanziati.
Troverete nel testo un'analisi approfondita dell'operatività interessata da: Avviso comune (Moratoria); plafond PMI della Cassa Depositi e Prestiti, Fondo centrale di garanzia, Tremonti bond, accordo ABI-SACE.
Ho letto con interesse l'analisi dei "tassi di risanamento" (cure rate) per classi di rating sulle esposizioni messe in moratoria (basata sulle banche maggiori). Ne emerge che il 58% delle imprese beneficiarie è tornata in bonis alla scadenza del periodo di sospensione. Il cure rate è più basso per lo small business, e più alto per le altre Pmi.
E per il futuro? Questo impianto (tuttora operativo, ad eccezione della Moratoria) va ancora bene o c'è da immaginare qualche strumento nuovo?

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