Segnalo l'edizione 2012 dell'Equity Gilt Study curato da Barclays Capital. Qui trovate la sinossi dei contenuti (la pubblicazione completa è disponibile per i clienti della banca). La tesi sembra paradossale: la domanda di asset sicuri cresce incessantemente (con i surplus e le riserve valutarie dei paesi esportatori), e incontra un'offerta scarsa.
La crisi ha scottato molti investitori, e si teme che contagi altri paesi o comparti. Sono sempre più alla ricerca di investimenti rifugio, come i bond governativi statunitensi, britannici, tedeschi, giapponesi. L'offerta di questi assets si è dilatata in maniera impressionante, ma non ha tenuto il passo della domanda. Ecco spiegato lo schiacciamento dei rendimenti obbligazionari di questi paesi sui minimi storici: meno del 2% a 30 anni, come se il mercato aspettasse 30 anni di tassi compresi tra l'1 e il 3%. E sono tassi nominali: con l'inflazione relativamente moderata di oggi, i tassi reali sono già negativi (intorno a -1%). E' probabile che questo stato di cose durerà meno di 30 anni, ci sarà una correzione delle aspettative. Come e quando questo accadrà (aggiungo io) lo dobbiamo ancora scoprire (lo potremo decidere?).
In questo video da FT.com Piero Ghezzi, chief economist di Barclays Capital, commento lo studio. Abbiamo diversi giovani economisti italiani che hanno fatto strada nella City.
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