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giovedì 17 marzo 2011

Incontro con il CdA di Confapi Lombarda Fidi a Milano

L'amico Fabio Cutrera, direttore di Confapi Lombarda Fidi, mi ha invitato a parlare, ieri pomeriggio, al Consiglio di amministrazione del confidi riunito nella sede di Milano dell'Associazione. Era a tema l'equilibrio gestionale dei confidi.
Ho ripreso i contenuti trattati nel seminario Smefin sul tema (tra l'altro sponsorizzato dallo stesso CFL), è seguito un dibattito che ha preso spunto dai report per il CdA su economicità e rischi. La partecipazione è stata attenta e vivace.
Fabio è stato uno dei primi a rimarcare, dall'interno del settore, lo sconvolgimento portato dalla crisi nel modello di gestione dei confidi, specie di quelli che operano con imprese non micro. Le sue slide dell'aprile 2010 hanno prodotto una discussione molto ricca su aleablog. E' stato interessante per me conoscere meglio la sua realtà a quasi un anno da quel primo contatto.
Cambiare modello operativo non è cosa che un singolo confidi sia in grado di determinare e di governare: il successo di qualsiasi azione dipende dalle intese tra i sistemi confidi (settoriali, territoriali, nazionali) e gli enti pubblici, da come si impostano i rapporti con le banche, da come ci si divide il lavoro con le associazioni di riferimento (aspetto molto rilevante nel caso di CFL, che si avvale della rete Confapi per i rapporti con le imprese).
Oggi si fa molta fatica (in Lombardia come altrove) a parlarsi e a lavorare insieme. La crisi rischia di schiacciare ogni attore sulla cura del proprio "particulare", come nell'Italia  di Guicciardini. Riprendere con vigore questo lavoro di ripensamento e rilancio del settore sarebbe il modo migliore per festeggiare il 150° dell'unità nazionale. Stampa questo post

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