A cinque mesi dall’approvazione della manovra di assestamento del bilancio regionale (quello del 2010), non sono ancora arrivati a destinazione i 35 milioni di euro per il sostegno del credito alle imprese. A mancare è il regolamento necessario per avviare l’erogazione dei fondi. Un provvedimento che però, garantiscono ora dalla Regione Veneto, è finalmente in dirittura d’arrivo. E per la prima volta viene quantificata la quota che sarà destinata alle controgaranzie per i consorzi fidi: 10 milioni di euro. Il resto delle risorse, 25 milioni di euro, verranno invece gestite da Veneto Sviluppo, che offrirà direttamente le garanzie alle imprese.I confidi sono riusciti a inserire nel programma una dotazione a loro accessibile come fondo di controgaranzia. Nell'articolo l'AD di Sviluppo Artigiano (CNA), Mario Borin, lamenta che i confidi possano contare soltanto su 10 dei 35 milioni stanziati. Anche Patrizie Geria (Neafidi) auspica un aumento della quota per i confidi. Più sodisfatto sembrerebbe il presidente della Confartigianato del Veneto Claudio Miotto.
Mancando il regolamento, non abbiamo tutti gli elementi per apprezzare il costo e l'efficacia economica e regolamentare del Fondo in questione. L'assessore regionale allo Sviluppo economico Isi Coppola assicura che ha già il dossier sul tavolo e che il regolamento sarà approvato in tempi brevi e applicherà soluzioni all'avanguardia.
Come in Piemonte, notiamo anche in Veneto frizioni ed ostacoli al lancio tempestivo di misure regionali per il credito alle Pmi. Al confronto il Fondo centrale è un Eurostar rispetto a un regionale. Sull'Eurostar non tutti riescono a salire e potrebbe sospendere le corse per mancanza di elettricità.
Io penso che sia ora di parlare meno dai soldi e più di problemi e di risposte fatte con i soldi, ma non soltanto con quelli.
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