Da un’analisi comparata con gli altri paesi europei effettuata dalla Commissione Europea, è infatti emerso che, mentre in relazione ad alcuni temi (ad esempio, capacità di imprenditività) il sistema delle Pmi italiano si colloca in posizioni di vertice, su altri fronti (“innovazione”: media Ue pari a 0,43, dato Italia pari a 0,22; “finanza”: media Ue 0,43, Italia ferma a 0,19; e “internazionalizzazione”: media Ue a 0,47, Italia a 0,20) permane un differenziale da recuperare. Si tratta di aree operative su cui potranno incidere anche adeguate riforme legislative (per citarne una, la riforma degli incentivi) su cui i cantieri sono aperti.
A sottolineare la rilevanza delle Pmi per l’intero sistema-Paese, inoltre, in Italia si è previsto, sul modello di altre leggi annuali esistenti, la presentazione di un Disegno di legge annuale dedicato alle Pmi. Il Governo per quest’anno ha deciso di far confluire le proprie proposte nel ddl di Raffaello Vignali sullo “Statuto delle imprese”, approvato martedì scorso, all’unanimità, alla Camera dei deputati in prima lettura.
In finanza ci prendiamo un bel (mica tanto) 18. Come diceva il bocconiano di Drive in?
Coraggio, al lavoro!
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