Su lavoce.info, Claudio Virno (esperto di politiche pubbliche) fa il punto sullo stato dei programmi di impiego dei fondi strutturali sul periodo 2014-2020. Il processo va avanti, e tra non molto le Amministrazioni (Stato e Regioni) presenteranno i Programmi Operativi. Le regole non sono cambiate, e Virno teme che non andrà diversamente dal periodo 2007-2013, con tante risorse non spese o mal spese. Come fare per evitarlo? E, aggiungo io, come usare bene queste risorse per gli aiuti al credito?
Virno fornisce tre raccomandazioni:
- convogliare le risorse su pochissime iniziative prioritarie;
- dette iniziative devono essere formulate come progetti ben definiti corredati da appositi studi di fattibilità e, dove possibile, progetti preliminari;
- le amministrazioni incapaci di formulare i progetti devono essere sanzionate e commissariate;
- occorre predisporre una “riserva” di progetti che possa subentrare tempestivamente a quelli prescelti nel caso si rivelino non fattibili nei tempi previsti o eccessivamente costosi.
Tuttavia, i criteri di programmazione non bastano. Le persone fanno la differenza. Virno quindi fa appello alla competenza dei funzionari delle Amministrazioni, e auspica che la nuova Agenzia per la coesione (che cura la regia delle operazioni verso i territori del Mezzogiorno più bisognosi di "convergere") faccia bene il suo lavoro, salvando il meglio e scartando il peggio delle esperienze che l'hanno preceduta (Cassa per il Mezzogiorno e Agensud).
Per quanto riguarda gli interventi per il credito, c'è una grossa opportunità, perché possono facilmente essere rubricati come iniziativa a priorità massima. C'è anche un grosso rischio, che diventino un serbatoio dove riversare risorse che non si sanno impegnare per obiettivi più concreti e realmente prioritari. E il rischio può assumere due forme: quella di interventi dissennati che sprecano fondi per tamponare cattivi crediti già concessi (tante piccole bad bank), o quella di interventi sovrafinanziati che servono a parcheggiare e rigirare le ricche risorse per produrre ricchi avanzi rendicontabili, che possano poi essere messi in cassaforte e spesi senza troppe cerimonie.
Quando i lettori di aleablog saranno coinvolti in questi piani e nelle conseguenti azioni, spero che facciano il possibile per usarli in maniera creativa ed efficace. Anche Virno ricorda che ormai la Commissione ce li ha assegnati per fini di sviluppo regionale, non possiamo "spenderli" (come hanno proposto Perotti e Boeri) per abbattere il cuneo fiscale o scambiarli con una riduzione del nostro apporto al bilancio Ue.
Stato e Regioni faranno meglio che nel periodo precedente? Io ci spero.