Questa news riferisce della presentazione di una ricerca su Il credito nelle Marche: la crisi e il ruolo dei Confidi, realizzata per la Regione dal Mofir - Money & finance research group del Dipartimento di Economia dell'Università Politecnica delle Marche.
Sono intervenuti l’assessore alle Attività produttive, Sara Giannini e il coordinatore della ricerca, Pietro Alessandrini, docente della Facoltà di Economia “G. Fuà”. Ha preso parte all’iniziativa anche l’assessore al Bilancio, Pietro Marcolini. Presenti esponenti delle associazioni di categoria, del sindacato e del settore creditizio regionale.
L'assessore Giannini ha sottolineato due aspetti strutturali virtuosi del contesto marchigiano, evidenziati dallo studio, che hanno consentito di attenuare l’impatto della crisi sull’economia regionale. Impatto che si è sentito, ma in misura minore rispetto alla media italiana. Il primo connotato strutturale virtuoso riguarda il radicamento territoriale delle banche operanti nelle Marche.
Questo aspetto influisce sull’offerta di credito ed è orientato in senso positivo dal peso crescente delle banche di credito cooperativo, i cui sportelli sono più che raddoppiati negli ultimi quindici anni, e dalla presenza di una banca di medie dimensioni che, rimanendo autonoma, ha mantenuto la testa pensante all’interno della regione. Il secondo connotato strutturale virtuoso riguarda la rete regionale di confidi, che ha svolto pienamente il ruolo di ammortizzatore anticiclico nell’attenuare gli effetti negativi della crisi. In ordine di importanza quantitativa delle garanzie in Italia, le Marche sono la settima regione e salgono al terzo posto per le garanzie fornite alle imprese con meno di 20 addetti, che coprono oltre un quinto dei prestiti ad esse erogati. Si conferma anche per i confidi regionali l’importanza del radicamento territoriale come fattore strategico.
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