Il ricorso è così motivato dal il presidente del Confidi CTS, Pierluigi Genta:
«L'impugnativa è finalizzata ad ottenere chiarezza circa i destini dei contributi erogati in forza della legge regionale 75 del 1990, oggi abrogata - spiegano al "Confidi Cts" - in sé il ricorso non può produrre alcun effetto paralizzante dei contributi medesimi e, al contrario, si propone quale occasione per migliorare la disciplina vigente. La recente legge regionale 21 del 2011, nell’abrogare la precedente legge regionale, e nel disciplinare unicamente "i contributi di cui alla presente legge" non si occupa dei contributi pregressi, e ciò determina un vuoto, del tutto inopportuno attesa la particolare congiuntura, circa il quale il "Confidi", nonostante ripetute richieste agli uffici regionali competenti, non ha ottenuto indicazioni».Il presidente della Giunta regionale Rollandin ribatte così:
«Preme innanzitutto rilevare che la disciplina regionale è chiara nella parte in cui consente ai soli "Confidi" iscritti all'Albo di cui all'articolo 106 del "Testo Unico bancario" e sottoposti quindi alla vigilanza della "Banca d'Italia", con garanzia di maggiore trasparenza e solidità economico-finanziaria, di continuare a sostenere economicamente, dal 1° gennaio 2013, le imprese aderenti con contributi in conto interessi a carico del bilancio regionale - risponde Rollandin - ne consegue che le imprese aderenti a "Confidi" che non soddisferanno i requisiti necessari per l'iscrizione all'Albo di cui all'articolo 106 del "Testo Unico bancario" potranno continuare a fruire dei contributi aderendo ad altro "Confidi" regolarmente iscritto, secondo quanto previsto dalla nuova disciplina regionale. ».Non conosco nei dettagli la questione, ma l'ho capita così: cessano per abrogazione della norma istitutiva i contributi disciplinati dalla precedente legge regionale 75/1990, che erano veicolati da tutti i confidi. Dal gennaio 2013 saranno erogati contributi a valere sulla nuova legge, ma soltanto da confidi vigilati (albo 106 nuovo TUB, che per ora significata elenco speciale 107 vecchio TUB). Confidi CTS aveva annunciato un progetto di fusione con Valfidi Aosta (già iscritto come 107): forse il progetto si è fermato? Se andasse avanti il problema di mantenere la gestione dei contributi in conto interessi sarebbe risolto, perché Confidi CTS si fonderebbe in un 107. O forse la questione è soltanto la mancanza di una norma transitoria che non faccia "perdere" i contributi per il 2012 alle imprese che ne beneficiavano in passato? Se vi può consolare anche in Provincia di Bolzano si sta affrontando un problema analogo nell'avvio della nuova legge sui confidi, e con un po' di buona volontà si dovrebbe gestire. Non si deve però partire dal presupposto di mantenere tutto quello che c'era in passato, altrimenti che cosa si è legiferato a fare?
Amici valdostani, da Provincia autonoma a Regione autonoma, Vi auguro di trovare presto un accordo sulla questione senza scomodare troppo a lungo la giustizia amministrativa.
E non scordiamoci che Giarda (il Ministro della spending review) ci guarda: non è prudente farsi notare mentre si discute di soldi pubblici ancora relativamente abbondanti.
1 commento:
E' l'attuazione di quel paper di Banca d'Italia in cui il relatore visti i costi cui un confidi vigilato andava incontro, e rapportati i costi ai benefici con esito assai incerto, si chiedeva come fosse possibile "incoraggiare" i confidi a diventare soggetti vigilati
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