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martedì 25 novembre 2008

Luigi Zingales sul salvataggio di Citigroup



Leggete dal Sole 24 ore questo giudizio di Luigi Zingales, professore di finanza a Chicago, sul salvataggio di Citigroup. Ne parlavo qui. Sentite questo passaggio dell'articolo:
[...] con il suo comportamento il Governo di Washington ha minato le regole fondamentali del capitalismo e trasformato la Borsa in una ricevitoria di scommesse sulle azioni del Governo. Ha minato le regole perché ha deciso i salvataggi non i base a criteri di merito, ma nell'ipotesi più generosa a caso, e in quella più maligna sulla base delle simpatie personali. E ha trasformato la Borsa in una casa da gioco perché qualsiasi analisi fondamentale sui titoli viene stravolta dalle azioni di un Governo che cambia le sue decisioni una volta alla settimana. Non conta chi ha gestito il suo patrimonio in maniera oculata. Chi è stato prudente. Chi non ha assunto rischi in modo eccessivo. Conta chi è nei favori del potere politico.
In effetti leggendo i blog finaziari (ne raccomando diversi qui a sinistra) si ha l'idea della rete di conoscenze nell'ambito della community finanziaria statunitense: stessi dottorati, esperienze di lavoro condivise tra Fondo Monetario, Tesoro, Fed, Wall Street. E gli amici si vedono nel momento del bisogno. Comprendo l'indignazione di Zingales, ma non credo, come fa lui, che sarebbe meglio gestire questa crisi con gli strumenti ordinari (intervento della FDIC a favore dei soli depositanti) e in modo trasparente, con i mercati finanziari che continuano a svolgere la loro funzione. Se le perdite venissero fuori per quello che realmente sono (ammesso che sia possibile una stima equa) il sistema imploderebbe. Il Governo statunitense e il suo entourage combattono alla giornata.
La bolla immobiliare e finanziaria, gonfiandosi, ha prodotto terrificanti e iniqui trasferimenti di ricchezza. Sgonfiandosi, purtroppo, farà succedere la stessa cosa, non importa se per mano dei governi e in nome della stabilità e del benessere collettivo.

Luca

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