Come commentavo qui, il piano anti-crisi della Commissione Europea non è rivoluzionario, ma non per questo va trascurato, specialmente da parte dei Ministeri e delle Regioni che pilotano l'impiego dei fondi strutturali. Grazie alle facilitazioni annunciate ieri a Bruxelles, le risorse dei Piani Obiettivo 2007-2013 e i fondi FAS, e i residui dei fondi strutturali 2000-2006 a rischio di richiamo, potranno essere anticipate, acquisite e spese più rapidamente, come ricorda questo articolo del Sussidiario.net. E direi che è il caso di farlo in fretta. Certo, se si fosse già provveduto a razionalizzare i fondi di garanzia, le metodologie di calcolo degli aiuti di Stato, a altre partite, sarebbe tutto più facile.
Luca
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