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lunedì 24 novembre 2008

Neve sulle strade e risk management



Oggi prima neve a Trento. L'ottimo vicino sig. Facchinelli, con angelica sollecitudine, ha puntualmente spalato alle ore 7.00 il vialetto della nostra schiera. A quel punto mi si poneva il solito angoscioso dilemma: come raggiungere la città dalla collina di Povo, dove abito? Tre le alternative: (a) prendere l'autobus, che però con la neve ritarda, (b) montare le catene, (c) rischiare e scendere senza catene (non uso gomme da neve, sarei sopraffatto dall'idea di cambiarle a inizio e fine stagione). Dopo vari ripensamenti, la pigrizia ha prevalso: opzione (c).
Le strade non erano del tutto pulite. Nel sobborgo di Povo erano percorribili, ma all'inizio della discesa di due Km che porta a Mesiano e da lì in città ho trovato una coda sospetta: il solito c..ne che scende senza catene o gomme da neve, con l'ABS non riesce a frenare, prende paura, si ferma sul lato e blocca il traffico (ho pensato). Non era certo il caso di fare la stessa figura, e sono tornato nel garage di casa a montare il rudimentale ma efficace rimedio. Con qualche slittamento sull'ultima curva in leggera salita, mi sono posizionato in piano e ho eseguito l'operazione in tempi accettabili (a quando le catene in materiale termico anticongelamento?).
Scendendo verso la città al volante delle smefinmobile "messa in sicurezza" ho capito una volta di più che le regole di prevenzione dei rischi devono essere applicate prima di essere in situazione di pericolo. Se le banche avessero applicato questo saggio principio non avrebbero tirato troppo la corda con i rischi dei loro trading book.

Luca


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2 commenti:

Flavio B ha detto...

Non sopraffatto dall'idea, ieri ho messo le gomme da neve e non mi sono posto l'angoscioso dilemma. Forse a Basilea, dove nevica spesso, hanno creduto che tutte le banche avessero le catene nel bagagliaio ...

Luca ha detto...

Flavio, la tua prudenza è leggendaria, ma la tempestività è formidabile.