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domenica 13 febbraio 2011

A Berlino gli yuppies dal volto umano di Margin call - Il Sole 24 ORE

Quello che è immorale – continua il regista –, è permettere a queste società di cercare i talenti migliori nelle università, le persone più intelligenti e dotate, allettandole con grossi profitti e intrappolandole nel meccanismo. Per fare questo film noi tutti abbiamo passato molto tempo con funzionari di Wall Street. Sono individui estremamente creativi, ironici e intelligenti, che sprecano le proprie risorse".
Margin call: un film interessante, da vedere. Il futuro di una società dipende anche dalla missione che nella vita si scelgono le persone più dotate. Quando la missione più attraente è accodarsi all'avidità di soldi o di potere, mascherate dall'ideologia, succedono i disastri.
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1 commento:

Gigi ha detto...

Gli americani hanno giustificato le bombe atomiche sul Giappone, alla fine della 2a guerra mondiale con un mero calcolo di risparmio di vite umane. Qualche centinaia di migliaia di giapponesi contro la stima di circa un milione di americani che ci sarebbero voluti per conquistare il Giappone in un altro modo (senza tener conto che comunque una vita giapponese non era valutata come una americana!). A parte il fatto che in questo caso ci sono anche altre motivazioni più complesse (l'affermazione nei confronti dell'URSS, etc. etc.), ma è la filosofia di fondo che passa: l'utilitarismo. Ovvero mettere sempre a confronto costi e ricavi come ci fosse soltanto questo modo per prendere le decisioni. Ridurre sempre tutto ad un numero che rappresenti l'utilità e poi agire con un mero calcolo razionale. Valori, dignità, rispetto, umanità sono cose difficilmente quantificabili e non sempre conciliabili con l'utile e inseriscono una complessità nelle relazioni umane e sociali che sono difficilmente risolvibili in modelli matematici o econometrici o statistici, per quanto sofisticati possano essere, ma tralasciarli non rende razionale il calcolo di cui sopra, anzi lo rende irrazionale tanto quanto è disumano, e porta, nel tempo, a disequilibri sociali esplosivi. In questi modelli l'avidità ed il potere possono facilmente inserirsi, anche in buona fede, figuriamoci in malafede! Non è immorale cercare i talenti migliori nelle università. E' immorale dare loro come unico metro di valore solamente il dare e l'avere, e qui tocca soprattutto alle famiglie più che alla scuola: se avessero la capacità di valutare saprebbero scegliere cosa fare del loro talento. Queste cose le vediamo anche in altri ambiti, non solo quello economico: il dare e l'avere dei nani e delle ballerine che sono su tutti i giornali di questi giorni...